VERDE TIME

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giovedì 21 gennaio 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: AFIDI DELLE ROSE COME ELIMINARLI

 


Gli afidi delle rose appartengono alla specie Macrosiphum rosae. Sono conosciuti anche come pidocchi delle rose e sono i parassiti più comuni che attaccano i roseti, sia nei giardini privati, che nei parchi pubblici.
Sono insetti facili da riconoscere, per via del loro particolare aspetto e della colorazione accesa.
Imbrattano la giovane vegetazione delle rose soprattutto nel periodo primaverile, rovinando l’estetica delle nostre piante. Eliminarli però è possibile, usando rimedi naturali e senza far uso di dannosi insetticidi chimici. E in questa lezione spiego come fare.

Il Macrosiphum rosae è un insetto dell’ordine dei Rincoti e fa parte della superfamiglia degli Afididi. Il pidocchio delle rose è diffuso in tutte le regioni del nostro Paese, in quanto si adatta bene al clima mite italiano.
Ecco le caratteristiche principali degli afidi delle rose:

  • piccole dimensioni, 1-2 mm di lunghezza
  • colore verdastro o rosato
  • in alcune sottospecie presenza di piccolissime ali
  • dotato di lunghe antenne anteriori e posteriori
  • sei zampe simili a quelle dei ragni, che consentono un’elevata mobilità.
Gli afidi delle rose hanno un comportamento gregario e amano vivere in colonie molto numerose. Per insediarsi sulle piante prediligono i boccioli dei fiori ancora chiusi e i giovani germogli.
In genere, questa tipologia di afidi sverna allo stadio di uovo. Ad ogni modo, in annate molto miti, si possono trovare forme adulte attive anche nei mesi invernali. Si tratta delle femmine partonogenetiche che completano il ciclo autunnale e la riproduzione, senza bisogno della fecondazione.
Le grosse infestazioni degli afidi delle rose si verificano nei mesi primaverili, con picchi elevati in aprile e maggio.
Le diverse generazioni si susseguono per tutta la stagione estiva, di solito fino all’autunno.
Gli afidi delle rose si nutrono della linfa delle piante, attraverso le punture di nutrizione. Possono attaccare, tra le altre piante, i comuni roseti e la rosa canina.
Sintomi diretti ed evidenti sono: la grave deformazione dei giovani germogli, con crescita che s’interrompe; e la deformazione dei piccoli boccioli fiorali, che in seguito all’attacco degli afidi non si aprono o fioriscono in modo stentato.Gli afidi delle rose, oltre ai danni sopra descritti, secernano abbondante melata, una sostanza zuccherina che imbratta la vegetazione. Di questa melata sono ghiotte le formiche, che quindi invadono la pianta.
In seguito alla melata, avviene la formazione della fumaggine, ovvero una fastidiosa patina nerastra che compromette la vegetazione.
Le rose piene di fumaggine, oltre a perdere le loro qualità estetiche, rischiano di perire, per via delle importanti cadute di foglie che questa sostanza provoca.


Eliminare gli afidi dalle rose non è un’impresa difficile. Questo perché esistono diversi metodi di azione. Nello specifico ve ne elenchiamo tre: gli insetti antagonisti, l’uso del sapone potassico molle e, infine, la prevenzione con i macerati naturali.
Vediamo tutti e tre i rimedi nello specifico.Le coccinelle sono il nemico numero uno degli afidi delle rose. Basti pensare che una sola può mangiarne fino a 100 in un solo giorno. Se quindi abbiamo la fortuna di avere un giardino ricco di biodiversità, con la presenza di coccinelle, non dovremo preoccuparci troppo della presenza del parassita.
Questo simpatico coleottero ne mantiene bassa la popolazione, evitando le grandi infestazioni. Un equilibrio naturale che sarebbe auspicabile avere dappertutto.
Purtroppo il massiccio ricorso a pesticidi chimici dell’agricoltura tradizionale ha colpito le coccinelle, che sono oggi sempre più rare.
C’è poi da considerare che i balconi degli ambienti urbani sono luoghi sono ostili alle coccinelle. Le rose coltivate qui, avranno quindi di rado il loro aiuto.
Un rimedio della nonna per rimuovere gli afidi dalle rose è quello dell’uso del classico sapone di Marsiglia.
Questi piccoli ma fastidiosi insetti, infatti, sono composti da tessuti molli. Il sapone, entrando in contatto col corpo, li secca, provocando la morte per asfissia dell’insetto.
Questo sapone potassico lava, inoltre, le piante dalla melata e dalla fumaggine. Com’è ovvio, ci si riferisce a un sapone di Marsiglia specifico per l’agricoltura biologica  e non al comune sapone da supermercato.

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