Il termine Primula identifica un genere di piante appartenente alla famiglia botanica delle Primulaceae. Questo genere comprende centinaia di varietà distribuite in tutto il mondo. In Europa vi sono quasi 400 specie presenti allo stato spontaneo e selvatico. Parlando in generale, si tratta di una pianta da fiore famosa per essere tra le prime a fiorire, visto che parte già a fine inverno. In Italia le varietà più note sono: primula vulgaris, conosciuta anche come primula comune; poi c’è la p. farinosa, ossia la tipica primula con i fiori colorati di rosa; la p. veris (o primula odorosa); quella p. palinuri, specie tipica delle coste calabro-lucane; la p. auricola (o primula orecchia d’orso) e la p. allionii, specie, quest’ultime due, caratteristiche delle zone alpine.
In quest’articolo vedremo come coltivare questa pianta da fiore, e analizzeremo alcune delle centinaia di varietà esistenti.In totale, sarebbero circa 500 le tipologie di primule presenti nel mondo. Dalle specie classiche, infatti, sono state selezionate decine di altre specie e varietà. Non tutte sono uguali in quanto a colori e portamento, e non tutte fioriscono nello stesso periodo. Ci sono varietà precocissime, che fioriscono in pieno inverno, e altre tardive, con fioritura primaverile ed estiva. Conviene quindi conoscerle singolarmente, descrivendo quelle più interessanti da coltivare in giardino o in vaso. In questo modo, potrete scegliere nei vivai la specie più rispondente ai vostri gusti.
A questo gruppo afferiscono le primule coltivate più conosciute. Queste iniziano a fiorire a partire dalla fine dell’inverno, e sono in pratica i primi fiori a sbocciare in giardino. Conosciamo meglio le principali varietà di primula con fioritura precocissima.
La Primula denticulata sviluppa una pianta vigorosa e robusta, di media grandezza. Questa specie in primavera-estate forma grandi cespi, con diametro di 40 cm, foglie verde brillante, ovali e lucide. Sul finire dell’autunno perde le foglie e durante l’inverno va in riposo vegetativo, lasciando solo una rosetta di gemme rigonfie a livello del suolo. A fine febbraio inizia a fiorire, in contemporanea con lo sviluppo della nuova vegetazione. Le infiorescenze hanno forma globosa. Il tipico colore rosa brillante appartiene alla varietà Rubin mentre quella Alba regala petali bianchi. I primi fiori si sviluppano a livello del suolo, poi su steli che si crescono dal centro della rosetta e che arrivano fino a 40 cm.
La Primula Gold Lace è una varietà sempreverde, molto rustica e longeva. I fiori hanno forma appiattita, un bel profumo e colorazione rosso intenso, quasi mogano. Il margine dei petali è dorato. Forma una pianta a rosetta da cui si sviluppano steli eretti alti fino a 25 cm. Fiorisce in maniera continua da fine febbraio a tutto il mese di maggio.
La pianta di Primula x pubescens ha un portamento rigoglioso. La sua grandezza è media, e può essere alta fino a 25 cm (steli compresi). Le foglie del cespo sono ampie e carnose, dall’aspetto farinoso, colorazione verde chiara. I fiori hanno forma appiattita, colori variabili dal giallo al rosa, fino a versioni porpora e blu. È una varietà sempreverde, che fiorisce in primavera (da marzo ad aprile).
La Primula rosea grandiflora è di dimensioni medie più piccole. La sua fioritura avviene a marzo e ad aprile ed è molto abbondante. I fiori sono appiattiti, con petali di colore rosa brillante e un “occhio” giallo al centro. I boccioli fiorali compaiono sulla pianta prima delle foglie. Nella stagione vegetativa primaverile-estiva sviluppa una rosetta compatta di foglie di color verde brillante. In inverno, poi, le perde completamente e al suolo rimane solo una rosetta di gemme rigonfie.
La varietà di Primula veris Sunset Shades è molto vigorosa e sviluppa steli eretti alti sopra i 30 cm. I fiori di questa primula hanno colori variabili dal giallo all’arancio, fino al rosso scuro. Le foglie sono ovali, rugose e di colore verde scuro. Si tratta di una varietà sempreverde, con periodo di fioritura continuo da febbraio a maggio.
Nel gruppo estivo e autunnale troviamo specie di primula con fioritura che inizia in primavera e che può ripetersi in estate e fino all’inizio dell’autunno. Vediamone qualche varietà particolarmente interessante.
La Primula bulleyana è una pianta di grandi dimensioni, con cespi con diametro di 60 cm e steli lunghi oltre mezzo metro. Si contraddistingue per la rusticità e la longevità. È una primula ideale per essere coltivata in zone umide.
Le foglie sono di forma ovale e allungata, con margine dentato e colore verde scuro. In inverno le perde e diventa una corona di gemme rigonfie radenti il terreno. Fiorisce sugli steli in giugno o in luglio e i fiori sono disposti in strati circolari sovrapposti. Il colore di queste primule è giallo dorato o arancio chiaro.
La Primula capitata mooreana è una varietà di media grandezza, con rosetta compatta di foglie dal margine seghettato e una sottile patina pruinosa bianca. La vegetazione resiste parzialmente all’inverno. La fioritura avviene in maniera ripetuta dal mese di giugno fino a settembre e ottobre. I fiori sono viola-bluastri, con una tonalità molto intensa. Ama le posizione ombreggiate, ma non tollera i ristagni idrici.
La Primula japonica è una varietà di taglia medio-grande, rustica e vigorosa. Tollerante all’acqua, al punto da possedere anche radici parzialmente sommerse, è ideale per adornare le rive di un laghetto artificiale. In inverno perde le foglie e si riduce allo stadio di gemme rigonfie. Le nuove foglie nascono a inizio primavera, hanno margine dentato e colore verde-chiaro. Fiorisce da maggio a giugno sugli steli, sviluppando infiorescenze multiple, circolari e sovrapposte.
La varietà Alba ha i fiori bianchi, quella Apple Bossom rosacei con occhio centrale rosso, mentre quelli della Miller’s Crimson sono rossi e brillanti.
Le primule, essendo piante molto rustiche e resistenti, superano l’inverno in diversi modi, per cui la temperatura non è un fattore limitante alla coltivazione. Sono fiori che amano le esposizioni luminose, ma non il sole diretto, specie in piena estate. Nella coltivazione in vaso potete facilmente spostarle, nell’aiuola di un giardino dovete invece fare in modo di trovare una posizione più riparata dal sole, ad esempio ai piedi di alberi e arbusti che fanno ombra, evitando le esposizioni a sud.La primula cresce bene in terreni di medio impasto, freschi, con una buona dotazione di sostanza organica. Sono da evitare i terreni che danno luogo a ristagno idrico, fatta eccezione per la Primula japonica.In fase di preparazione del terreno è buona regola ammendare al suolo della sostanza organica matura, come letame, stallatico pellettato, humus di lombrico o compost. Oltre alla concimazione di fondo è buona regolare fertilizzare una volta l’anno in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo. Il modo migliore per iniziare a coltivare le primule in giardino è acquistando qualche piantina in vivaio, visto che è una pianta molto ricercata e quindi riprodotta in numerosissime varietà. La semina diretta è più difficoltosa. I periodi più adatti alla messa a dimora in piena terra sono due, ovvero a inizio primavera, tra marzo e aprile; e a inizio autunno, tra settembre e ottobre.
Nella messa a dimora primaverile, attendete che la pianta abbia terminato la sua fioritura, poi recidete gli steli prima di metterle in terra. In caso acquistiate piante di primula in estate, aspettate invece l’autunno prima di mettere in piena terra, mantenendo il vasetto in una posiziona ombreggiata e con il terriccio ben umido.Le primule sono piante molto facili da moltiplicare con la tecnica della suddivisione dei cespi. Questa operazione consente di ringiovanire il cespo e di riprodurre piante del tutto simili alla pianta madre. La si fa a settembre per tutte le varietà con fioritura tardo-invernale e primaverile, e a inizio primavera per quelle che fioriscono in estate. È importante che sia un periodo fresco, poiché le piantine appena suddivise soffrono la siccità e la calura.La moltiplicazione può avvenire sia sulle piante cresciute in terra che su quelle coltivate in vaso (caso più semplice). La primula deve essere scalzata dal terreno del giardino con una grossa zolla, avvalendosi di una buona vanga. Con le mani, poi, si suddivide il cespo, lasciando porzioni di apparato radicale. Le singole rosette devono essere messe in un vaso di almeno 15 cm di diametro, al quale va aggiunto il terriccio mancante. Terminata l’operazione bisogna innaffiare abbondantemente. La nuova piantina va tenuta in un luogo ombreggiato e con il terreno ben umido, finché l’apparato radicale non si sarà riformato, occupando tutto il pane di terra. A questo punto le nuove piantine sono pronte per la nuova messa a dimora, in piena terra o in un vaso più grande.La primula ha bisogno di un terreno che va mantenuto fresco con l’irrigazione qualora le precipitazioni non fossero sufficienti. Non lasciate mai che il suolo si secchi completamente e irrigate con regolarità, specie in primavera-estate.Le primule si possono coltivare tranquillamente in vaso, con il vantaggio di poterle spostare in estate, qualora ci fosse troppa esposizione solare. Una volta l’anno, la pianta va rinvasata, momento in cui si può approfittare per effettuare la moltiplicazione con la suddivisione dei cespi o, semplicemente, effettuare il passaggio in un contenitore più grande. In questo secondo caso, la pianta trasferita in un vaso grande (30-40 cm di diametro) fiorisce in abbondanza per almeno due anni. Al termine del secondo anno, va comunque effettuata la suddivisione dei cespi per ringiovanire la pianta.Il substrato ideale per la coltivazione in vaso è un mix di terriccio universale e torba neutra .Il fondo del contenitore, però, va prima cosparso di argilla espansa , utile per favorire il drenaggio dell’acqua.
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