Cosa c’è di più aggraziato di un alberello di rose? Quando si parla di rose ad alberello ci si riferisce ad una pianta arbustiva di medie dimensioni derivata da un portainnesto cresciuto come singolo fusto e poi innestato con varietà di rose rifiorenti.
Le specie di rose ad alberello sono dunque il frutto del l’innesto di una tipologia di rosa ornamentale sul fusto di una rosa di specie a portamento eretto. Le varietà che sono più adatte a questo innesto sono quelle caratterizzate da un fiore piccolo oppure le varietà tappezzanti.
I portainnesti più comuni per realizzare le rose ad alberello sono la Rosa canina, la Rosa coriifolia froebelii, la Rosa eglanteria, la Rosa mutiflora, la Rosa rugosa.
Purtroppo, rispetto al passato, la rosa ad aberello non è molto diffusa, questo è dovuto al fatto che vengono innestate soprattutto sulla Rosa canina che è molto pollonifera e che richiede quindi molta manutenzione. Ma gli appassionati del genere sanno che la bellezza del risultato ripaga appieno l’impegno.
Il portamento delle Rose ad alberello è molto elegante: la chioma tonda o ricadente, compatta, sferica, simmetrica e mai troppo grande né troppo pesante portata su di un tronco sottile e dritto come fosse una capigliatura ricca e vaporosa su di un corpo da ballerina.
Le rose alberello possono essere piantate singolarmente, regalando colore a un angolo del giardino o del terrazzo, oppure in gruppi numerosi, per la composizione di filari, o per perimetrare una bordura o un viottolo.
Le rose ad alberello sono un gruppo di rose risultato dell’ibridazione di diverse specie tutte appartenenti al genere Rosa ed alla Famiglia delle Rosaceae
Le varietà che sono più adatte all’innesto sono quelle caratterizzate da un fiore piccolo oppure le varietà tappezzanti, vediamone alcune.
Rosa Melrose
La Rosa melrose ha una ricchissima fioritura ed è adatta per la creazione di una rosa ad alberello da inserire al di un’aiuola o lungo il vialetto.
Produce fiori elegantissimi in una bellissima combinazione di colori e profumi. E’ adatta per la coltivazione ad alberello. Il colore dei fiori varia a seconda della varietà
Rosa Minerva
Per un elegante alberello di rosa si può optare per la Rosa Minerva. Una rosa doppia con un delizioso profumo. I suoi fiori sono di colore viola. I fiori fioriscono dall’estate fino all’autunno. Questa rosa è resistente ai rigori invernali.
La fioritura delle rose ad alberello, rifiorente, è identica a quella degli altri tipi di rosai: cespugli, arbustivi etc. e compare, a seconda delle varietà da aprile a settembre. Anche il colore dei fiori cambia in base alla varietà.
I fiori delle rose ad alberello sono più piccoli rispetto a quelli delle varietà comuni di rose da giardino, ma la fioritura è molto più abbondante.
Le Rose ad alberello sono altamente decorative, sono perfette sia come pianta singola sia come fila di piante in viali o in bordure.La loro coltivazione è semplice esattamente come quella delle rose a cespuglio.
Le rose sono caratterizzate da radici forti che hanno la tendenza a spingersi in profondità nel terreno. Costringerle a forza in un vaso non è molto indicato, tuttavia possono essere coltivate in contenitori purchè si rispettino dei determinati parametri.
Le rose ad alberello in realtà sono molto scenografiche in vaso: immaginiamole in un viale o negli angoli del nostro terrazzo. Ma il vaso deve essere di dimensioni adeguate e deve garantire un perfetto drenaggio.
I vasi adatti per le rose ad alberello devono misurare almeno 80-120 cm di profondità. Prima di procedere con la messa a dimora della rosa ad alberello è ben potare leggermente le radici ed i rami come si fa con la messa a dimora in piena terra.
Sul fondo del vaso occorre disporre uno strato di 3.5 centimetri di materiale drenante come sassolini, perlite, argilla espansa) per scongiurare il rischio di ristagni idrici.
Il terriccio adatto per la coltivazione in vaso è composto da 6 parti di terra da giardino di medio impasto, 2 parti di torba, 2 parti di sabbia e un fertilizzante a lenta cessione specifico per rose.
Si versa il terreno nel vaso e si colloca l’alberello di rosa in modo tale che il colletto si trovi 3 – 4 centimetri sotto il bordo del vaso, per permettere le operazioni colturali. Una volta sistemata la rosa ad alberello occorre riempire il vaso (senza mai superare il limite del colletto) e compattando bene il terreno.
Alla fine si annaffia abbondantemente fino a fare uscire l’acqua dai fori di scolo del vaso. Si può ottenere un ottimo terriccio per le rose in vaso mescolando terra da giardino di medio impasto, torba e sabbia ed aggiungendo il concime.
E’ bene annaffiare più frequentemente le rose in vaso rispetto a quelle coltivate in piena terra perché il terriccio tende ad asciugare più velocemente. Occorre avere cura a bagnare la terra in modo omogeneo senza inzupparla. Un indicatore per capire se stiamo fornendo il corretto apporto di acqua sono le foglie ed i germogli: se si piegano significa che l’acqua è insufficiente , se invece le foglie ingialliscono e cadono, significa che la pianta sta ricevendo troppa acqua.
Nella coltivazione in piena terra delle rose ad alberello è opportuno mantenere le distanze corrette che tra un alberello e l’altro devono essere di almeno 100 – 150 centimetri.
Per piantare una rosa ad alberello si inserisce nella buca di 40X40X40 una manciata di concime granulare a lenta cessione e si copre il concime con uno strato di terreno cosi che non venga in contatto con le radici della pianta e non le bruci.
Prima di posizionare la pianta nella buca è bene smuovere leggermente la zolla di terra per dare impulso all’apparato radicale e per favorire la crescita. Si procede aggiungendo abbondante terriccio per rose e si compatta. Le rose ad alberello hanno bisogno di un tutore al quale andranno fissati dei legacci di gomma o plastica mediante legatura.Il supporto, che può essere di bambù, deve essere saldamente infisso nel terreno cosi che il vento non ne comprometta la stabilità e scongiuri il rischio che crescano inclinati o che si sradichino.
Occorre posizionare il palo tutore prima dell’impianto accanto al centro della buca. Si fissa il fusto dell’alberello al tutore con i legacci.
In caso si utilizzi il fil di ferro, è opportuno proteggere la corteccia della rosa da eventuali lesioni con dei pezzetti di gomma. Le legature vanno controllate per evitare che con la crescita della pianta diventino troppo strette e provochino cicatrici o strozzature.
Le rose ad alberello possono essere coltivate in terrazzo nei contenitori adeguati, occorre scegliere una posizione che sia riparata dal vento e che garantisca le adeguate ore di sole.
Le rose si adattano bene sia al caldo estivo sia al freddo invernale.
La temperatura ideale per le rose ad alberello, soprattutto per la fioritura, è compresa fra i 12 e i 25 gradi centigradi. Le rose ad alberello hanno una buona resistenza ai geli del clima italiano e solo eccezionalmente è necessario adottare misure per la coltivazione invernale.
Nelle zone caratterizzate da abbondanti nevicate è sufficiente effettuare una leggera spuntatura dei rami al termine dell’inverno.
La rosa si adatta bene anche al clima arido e ventoso delle zone litoranee. Per aiutare le rose ad affrontare i rigori invernali si può somministrare, nelle tre settimane prima dell’arrivo del gelo, del potassio sotto forma di cloruro di potassio liquido o in granuli che renderà più robusta la corteccia.Per le specie più sensibili si può accumulare terra da riporto o paglia attorno al piede della rosa.
Le rose amano la luce, vivono all’aperto e se poste in pieno sole producono una ricca fioritura mentre a mezz’ombra la fiortura ne risente.
Le rose ad alberello preferiscono un terreno che sia ricco di humus, fresco e profondo, ma si adattano anche alla terra argillosa purché drenata. Se coltivate in vaso si deve utilizzare un terriccio specifico per rosai.
Le irrrigazioni devono essere regolari secondo le stagioni:più abbondanti in estate e contenute in inverno.
Occorre regolarsi fornendo acqua abbondante nel primo anno dopo l’impianto, in estate e per le piante in vaso. Nelle zone calde e aride, durante i mesi estivi, le rose possono andare a riposo, è quindi del tutto superfluo annaffiare frequentemente, concimare o potare.
La moltiplicazione delle rose può avvenire per seme o per via agamica o vegetativa, impiegando le parti della pianta stessa. La talea è il sistema di propagazione che consente di ottenere un nuovo esemplare da una porzione di ramo della pianta madre.
Per le rose si impiegano talee di legno tenero preparate verso giugno luglio oppure talee di legno duro realizzate verso la fine dell’autunno.
Le rose sono piante che necessitano di un abbondante nutrimento, e la concimazione che si somministra nel momento dell’impianto è rapidamente esaurita.
A partire dal secondo anno, pertanto, al termine dell’inverno, occorre intervenire dopo la potatura reintegrando gli elementi nutritivi attraverso una concimazione di copertura. Per le varietà rifiorenti si deve nuovamente intervenire ad inizio giugno.Il concime può essere somministrato in forma solida o in forma liquida. I concimi in forma solida sono generalmente a lenta cessione e vanno incorporati nel terreno attraverso una leggera zappettatura oppure scavando attorno alla pianta a 20-30 centimetri di distanza dal fusto realizzando un piccolo solco circolare che non superi i 5-6 centimetri di profondità.
Le Rose ad alberello vanno potate ogni anno attorno a metà febbraio cosi da portare tutti i rami alla medesima lunghezza, tagliandoli a 4-5 gemme nelle varietà più vigorose ed a 2.3 gemme nelle altre. Occorre inoltre eliminare i rami che vanno nella corretta direzione o che sono malformati o vecchi o malati.
Al termine della stagione vegetativa, nei mesi di ottobre novembre vanno spuntati i rami troppo deboli. Se nel fusto dell’alberello spuntano dei getti selvatici sotto il punto di innesto della chioma occorre eliminarli prontamente.
Le Rose ad alberello possono avere anche un portamento piangente, in tal caso gli interventi di potatura devono essere limitati, è sufficiente eliminare i rami vecchi che hanno prodotto i fiori lasciando intonsa la crescita della stagione in corso.
La potatura delle rose ad alberello è molto semplice: basta mantenere la forma tondeggiante. Si consiglia di eliminare i polloni nati dal portainnesto, per non indebolire la vegetazione e le fioriture.
Le Rose ad alberello sono talmente particolari che è difficile trovare degli abbinamenti che donino senza essere oscurati dalla loro bellezza.
Nella coltivazione in vaso della rosa ad alberello si può abbinare una stessa varietà di rosa sia sotto forma di rosa ad alberello che sotto forma di tappezzante. Il risultato sarà una sorta di aiuola rialzata dalla quale emerge la rosa al alberello. Una varietà di rosa adatta a questa composizione è la Sea Foam.
Le rose ad alberello si possono inoltre accostare a piante perenni soprattutto ad edere che ricopriranno il terreno e faranno risaltare l’alberello di rosa. Si possono inoltre abbinare le rose ad altri fiori dello stesso colore o a piante verdi per creare un contrasto di colore.
I Funghi micorrizici sono un alleato prezioso per le rose: si legano all’apparato radicale e creano una rete di fibre fungine che portano una maggiore quantità di acqua e nutrienti alla pianta.
La micorriza è un particolare tipo di associazione simbiotica tra un fungo e una pianta superiore, che si localizza nell’apparato radicale del simbionte vegetale, e che si estende nella rizosfera e nel terreno circostante.
le rose hanno diversi nemici compresi gli errori di coltivazione. Tra i parassiti vegetali più temibili troviamo i funghi che seppur raramente portano la pianta alla morte ne deturpano la bellezza. Il Mal bianco è una delle malattie più frequanti e si manfesta con una deformazione delle foglie e nella comparsa di una povere biancastra. Anche la ruggine provocata da un fungo chiamato Pharagmidium mucrunatum è comune nelle rose, comprese le rose ad alberello. Inoltre ci sono gli afid, gli acari e le cocciniglie.
Anche per le rose ad alberello il significato dei fiori è il medesimo che per gli altri gruppi di rose.
Molto dipende sempre dal tipo di colore del fiore, avremo quindi il rosa per manifestare un sentimento di amicizia e di gratitudine, il giallo per rappresentare la gelosia, il rosso per parlare d’amore e di passione, il bianco per l’amore eterno e la purezza.
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