VERDE TIME

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venerdì 15 ottobre 2021

VERDE TIME LEZIONI GIARDINAGGIO : ASPIDISTRA

 

L'Aspidistra è una pianta molto rustica, che sopravvive anche in condizioni avverse. In natura si sviluppa nei boschi freschi e umidi della Cina, dove può contare su un regolare apporto di umidità. Nonostante il fatto che la pianta può sopravvivere senza problemi anche in un ambiente estremamente asciutto, è consigliabile annaffiarla regolarmente, da aprile fino a settembre, soprattutto se si decide di spostarla all'aperto, ad esempio su un terrazzo o in giardino. In ogni caso conviene evitare di lasciare il terreno bagnato a lungo, quindi prima di irrigare è consigliabile verificare l'umidità del terriccio: quando è asciutto si annaffia abbondantemente. Nei mesi freddi le annaffiature devono essere drasticamente ridotte, bagnando leggermente il terreno circa una volta a settimana, o anche meno. Se si decide di coltivare l'Aspidistra all'aperto in inverno è consigliabile evitare di annaffiare.


Questa pianta viene anche chiamata pianta di piombo, perché ha una elevata resistenza alle condizioni avverse. In generale si coltiva in appartamento, in quanto teme temperature inferiori ai 10°C; per periodi di tempo brevi può sopportare anche temperature vicine ai 5°C, motivo per cui in genere, nelle zone con inverni miti, la si può vedere in pieno inverno coltivata in vasi sul terrazzo, o anche all'interno di un vano scala scarsamente riscaldato. Nei mesi freddi, durante i quali le giornate sono brevi, la pianta tende a preferire un clima abbastanza fresco, conviene quindi tenerla in una stanza non eccessivamente calda. L'Aspidistra è una pianta rizomatosa, che produce lunghe foglie prive di stelo; in appartamento il fogliame tende ad accumulare la polvere e lo sporco presenti nell'aria. Per avere una pinta sempre bella è consigliabile rimuovere le foglie rovinate, tagliandole alla base, vicino al terreno. Le altre foglie vanno periodicamente pulite, utilizzando un panno umido. Le zone in cui l'Aspidistra si sviluppa in natura sono caratterizzate da un terreno non eccessivamente ricco di nutrienti, tale situazione dovrebbe essere replicata anche in appartamento. Il rinvaso non si effettua troppo spesso, anche solo una volta ogni 2-3 anni, quindi è consigliabile arricchire periodicamente il terreno con dei sali minerali, utilizzando un fertilizzante. Per l'Aspidistra è consigliabile prediligere un fertilizzante ricco in azoto, povero in fosforo e potassio, come ad esempio i concimi per piante verdi. Tale prodotto deve essere fornito circa una volta al mese, nel periodo che va da aprile a settembre, seguendo le istruzioni presenti sull'etichetta del prodotto. Nei mesi freddi si evita di concimare; è sconsigliabile, in ogni caso, utilizzare un concime a lenta cessione, che potrebbe sovraccaricare eccessivamente il terreno di sali minerali.


Sono diverse le problematiche che possono rovinare vistosamente le foglie di Aspidistra, molte delle quali sono dovute ad una cattiva coltivazione. L'Aspidistra sopravvive anche con scarsa umidità e luce quasi assente; permanere in queste condizioni però può portare ad ottenere una pianta con foglie dal colore spento, che tendono a cadere di lato, poco turgide. In questo caso è bene riprendere le annaffiature e fornire alla pianta almeno alcune ore di luce al giorno. L'esposizione alla luce solare diretta è però sempre da evitare, perché può causare vistose bruciature sul fogliame, cosa che avviene anche in condizioni di eccessiva presenza di sali minerali nel terreno. Le foglie rovinate andranno rimosse, fornendo alla pianta le corrette cure colturali. Gli esemplari coltivati sempre in casa, con clima secco e scarsa ventilazione possono essere soggetti all'attacco della cocciniglia, che va rimossa manualmente e debellata utilizzando appositi insetticidi. Eccessive annaffiature possono favorire lo sviluppo di funghi e marciumi, che possono portare alla morte della pianta. 


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