Anche se è originaria dell'America centrale e delle indie occidentali, il nome di questa pianta deriva da J.P Dieffenbach, amministratore dei giardini del palazzo reale di Vienna.
Genere dalla linfa molto velenosa, in particolare è pericoloso il contatto con la bocca e con gli occhi.
Tra le tante specie ne ho scelto 3 tra le più diffuse: la D. Amoena, la D. Maculata e la D. sanguine.
Dieffenbachia amoena
Dieffenbachia maculata
Dieffenbachia seguine
E' una pianta che si può coltivare in serra, in appartamento, oppure all'esterno in paesi caldi e umidi dove la temperatura invernale non scende sotto i 15 °C. Per brevi periodi possono resistere anche a temperature inferiori, ma in tal caso consigliamo di innaffiare moderatamente, in quanto sono piante che marciscono facilmente.
In inverno è meglio tenerle esposte alla luce, ma nei mesi estivi è consigliabile non esporle ai raggi diretti del sole. Se coltivate in luoghi particolarmente caldi è consigliabile spruzzare le foglie con vaporizzatore una o due volte al giorno nei mesi più caldi, con acqua a temperatura ambiente, per evitare pericolosi sbalzi di temperatura. Le temperature più adatte per la coltivazione di queste piante sono comprese tra i 20 e i 30 °C.
Se si vogliono avere degli esemplari abbastanza grandi, conviene rinvasare ogni anno, partendo da vasi di 10-15 cm fino ad utilizzare vasi di 30 cm circa.
Nel periodo tra aprile e giugno, staccare l'apice con una parte di fusto lunga circa 8 cm, togliere le foglie più basse, e mettere a radicare in un composto di sabbia e torba (in parti uguali), alla temperatura di circa 22-24°C.
Il resto del fusto può essere tagliato in parti lunghe circa 6 cm, che, una volta coperte con lo stesso composto di torba e sabbia, si lasciano radicare e si poi si invasano in contenitori dal diametro di circa 10 cm.
Queste piante possono essere colpite da ragnetto rosso, cocciniglie o malattie fungine, derivanti da un'eccessiva umidità. Se vengono colpite da un particolare marciume di origine batterica, dovuto al Erwinia chrysanthemi var. dieffenbachiae, è difficile salvare la pianta. E' importante intervenire con tempestività eliminando tutte le parti colpite e travasando la parte sana in un nuovo terriccio. Per le cocciniglie, invece, se sono poco diffuse, possono essere eliminate manualmente con l'uso di un panno o un batuffolo con alcool. I ragnetti rossi possono essere eliminati con frequenti vaporizzazioni d'acqua sulle foglie o con l'uso di insetticidi specifici.
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