Per quanto riguarda l'esposizione, queste splendide piante prediligono le posizioni luminose, ma non direttamente esposte ai raggi solari che potrebbero danneggiare la pianta; sembra riescano ad adattarsi abbastanza rapidamente alla luce viva, mentre temono l’ombra, che causa una scarsa fioritura. Temono il freddo e la minima invernale non deve scendere al di sotto dei 15-18°C.
Per tutto l’arco dell’anno è bene inumidire regolarmente il substrato di coltura, evitando di lasciarlo asciutto per periodi prolungati di tempo; possono sopportare alcuni giorni di terreno asciutto. Evitiamo di coltivare le doritis in clima troppo secco, ricordando di vaporizzare frequentemente il fogliame, anche quotidianamente se la stagione è molto calda o se le coltiviamo in luogo riscaldato. Per coltivare al meglio le nostre piante, è opportuno valutare quale terreno sia più adatto alle doritis. Ogni pianta ha particolari necessità e un'adeguata cura e attenzione riguardo alle specifiche esigenze di ciascuna permetterà di ottenere ottimi risultati e una bellissima fioritura. In questo caso, sarà da prediligere un terreno soffice, molto ben drenato e leggero; come per molte altre orchidee anche in questo caso si utilizza un composto costituito da cortecce sminuzzate, pezzetti di torba o di fibre vegetali. Queste piante nell’arco degli anni tendono ad ingrandirsi, è quindi buona norma rinvasarle ogni 2-3 anni.
La riproduzione della pianta avviene per seme, ma è molto difficile procurarsi sementi selezionate di orchidea ed anche maneggiarle, viste le dimensioni minuscole; più spesso si procede alla propagazione asportando le plantule che si sviluppano lateralmente alla pianta madre, e rinvasandole in contenitore singolo. Per quanto riguarda invece l'attacco di parassiti e lo sviluppo di malattie, sicuramente la principale causa di scarsità di sviluppo o di appassimento della pianta è l’eccesso o la mancata annaffiatura. Anche la coltivazione in luogo troppo asciutto può provocare difficoltà di crescita alla pianta. Possono venire attaccate dalla cocciniglia e dagli acari.
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