La calathea, altrimenti conosciuta anche come "calatea", ha origini tropicali, motivazione per la quale l'umidità dell'ambiente che la circonda ricopre un'importanza fondamentale nella sua coltivazione. I terreni vanno controllati spessissimo. Bisogna assolutamente evitare che siano asciutti per troppo tempo. Conseguentemente, le annaffiature devono avvenire in maniera abbastanza regolare prevedendo quantità idriche rilevanti in primavera ed estate e dosi drasticamente diminuite in inverno. I substrati non devono comunque mai risultare inzuppati eccessivamente. Questo avviene perché la pianta teme moltissimo i ristagni idrici che possono causare gravissime malattie o portare alla sua morte mediante il marcimento della radice. Essendo l'umidità ambientale importantissima, è fondamentale nebulizzare la calathea relativamente spesso.
La coltivazione della calathea è realmente abbastanza complicata, dato che si tratta di una pianta delicatissima. I terricci devono essere ricchi e leggeri. A questi è necessario aggiungere pochissima pietra pomice al fine di renderli più drenanti. E' consigliabile posizionare il vaso su ciottoli di argilla espansa sempre ben bagnati in modo che le radici possano beneficiare di un terreno sempre leggermente umido. Allo stesso tempo, l'evaporazione contribuisce in maniera non indifferente alla corretta umidità ambientale che è costantemente adeguata. Le foglie secche vanno periodicamente eliminate, estirpandole alla base. La pulizia delle foglie è importantissima e da eseguire con un panno in microfibra. Ogni 2-3 anni occorre procedere alla rinvasatura perché le radici necessitano di moltissimo spazio. La concimazione è un'operazione importantissima nella coltivazione della calathea. Questa deve essere attuata differentemente in base al periodo dell'anno in cui ci si trova e, conseguentemente, alla fase vegetativa della pianta. Durante i mesi di maggiore vigore della calathea (corrispondenti normalmente ai mesi compresi tra aprile e settembre) occorre procedere con una concimazione 2 volte al mese. Il fertilizzante ideale deve essere liquido, da diluire secondo le dosi indicate sulle confezioni, direttamente con l'acqua utilizzata per l'irrigazione. In inverno, la concimazione può avvenire semplicemente una volta al mese. Gli elementi assolutamente indispensabili sono l'azoto, il fosforo e il potassio, anche se immancabili devono risultare anche il ferro e il rame. Particolarmente l'azoto favorisce le parti verdi della pianta.
La calathea viene coltivata in vaso generalmente dentro casa in luoghi abbastanza luminosi (anche se non eccessivamente). Se strettamente necessario la calathea può trovarsi anche all'ombra, ma in questa situazione le foglie risulteranno visibilmente meno brillanti. Importantissima la non esposizione ai raggi solari diretti. La calathea è una pianta delicatissima e per questo colpita frequentemente da malattie e parassiti. Tra questi ultimi, i più devastanti sono la cosiddetta "cocciniglia farinosa" e il "ragno rosso". Questi vanno trattati con appositi antiparassitari. Alcuni metodi di coltivazione errati possono portare problemi. Ad esempio, un'eccessiva luce fa accartocciare le foglie, così come un ambiente secco o una concimazione errata causano rispettivamente foglie secche ai bordi e spente. Necessari un aumento dell'umidità ambientale e una riconcimazione.
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