VERDE TIME

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lunedì 28 giugno 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: ABELIA

 


L'abelia è un genere che comprende 15-20 arbusti sempreverdi, o semi-sempreverdi, originari della Cina, del Giappone e del Messico. La specie generalmente coltivata in giardino è un ibrido di specie originarie della Cina, ovvero Abelia grandiflora. Ha portamento tondeggiante e gli esemplari di alcuni anni raggiungono l'altezza e la larghezza di 100-120 cm; i lunghi fusti, scarsamente ramificati, sono rossastri e tendono ad arcuarsi allungandosi.

Le foglie sono ovali, dentellate, di piccole dimensioni, cuoiose, di un bel verde scuro e lucido; le nuove foglie sono color bronzo, e in autunno tutta la pianta assume questo gradevole colore. In estate produce una profusione di piccoli fiorellini a trombetta, di colore bianco-rosato, che persistono fino ai primi freddi; il frutto è un achenio legnoso, contenente un singolo seme. Le abelie crescono senza problemi in qualsiasi terreno, anche in terra da giardino; sicuramente però una fioritura più abbondante e uno sviluppo più rigoglioso si avranno in terreno ricco di materia organica e molto ben drenato.

Nel mettere a dimora una abelia ricordarsi di preparare una buca ampia, ponendo sul fondo della sabbia a grana grossa, del buon terriccio bilanciato e del concime organico ben mescolati, in modo da favorire un attecchimento rapido.


La moltiplicazione di questa pianta avviene per seme, in primavera; le abelia del genere grandiflora si moltiplicano invece per talea, prelevando delle porzioni di fusto in primavera, che vanno fatte radicare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali; le nuove piante vanno coltivate in contenitore per almeno un paio di anni prima di poter essere messe a dimora.

Per quanto riguarda la potatura, questa non è necessaria, si può ricorrere solo ad una potatura che consenta di eliminare le parti più secche; oppure, nel periodo autunnale, ricorrere ad una potatura più drastica per consentire alla pianta di rinnovarsi. Queste piante sono di solito molto rustiche e non vengono attaccate di frequente da parassiti o da malattie, ma possono essere colpite dagli afidi; per contrastarli è possibile fare ricorso ad uno dei prodotti specifici disponibili in commercio o ricorrere a metodi naturali come un infuso di aglio fatto macerare in acqua da spruzzare sulle foglie.



Sono piante abbastanza autonome, ma dando loro un po’ di cure avremo una crescita più lussureggiante e armoniosa, oltre a fioriture più abbondanti.

Concimazione

Le abelie per dare il meglio vogliono un terreno ricco di nutrienti e di buona tessitura. Questo si ottiene spargendo abbondante stallatico pellettato, compost o ammendante organico in autunno su tutta l’area coperta dalla chioma. A fine inverno possiamo integrarlo con un granulare a lenta cessione ad alto tenore di potassio, come stimolo per la fioritura. Facciamo seguire una leggera zappettatura e abbondanti irrigazioni.

Una seconda somministrazione, a giugno, può essere utile, specialmente negli esemplari più giovani, per ottenere una buona crescita vegetativa in previsione dell’anno seguente. Le abelie più diffuse sono ibridi del gruppo x grandiflora e nel nostro paese possono essere decidue o semidecidue a seconda del clima. Per questo tipo di piante l’intervento ordinario richiesto è minimo; inoltre, fiorendo sui rami prodotti nell’annata precedente, vi è il rischio di perdere la produzione di boccioli.

Il consiglio è di intervenire a fine inverno, ma solamente per eliminare rami malati, incrociati o disordinati. Può capitare che, con gli anni, gli esemplari diventino legnosi alla base: operiamo allora alla fine della fioritura con un taglio abbastanza drastico: stimoleremo il rinnovamento.

Le specie sempreverdi, come la floribunda, sensibili al freddo, si coltivano quasi esclusivamente al Sud. Anche in questo caso gli interventi, da fare in estate, sono minimi: accorciare i getti sporgenti ed eliminare le infiorescenze appassite.




In commercio è largamente diffuso solo l’ibrido di grandiflora, ma vale la pena prendere in considerazione anche altre specie ricche di fascino, in particolare quella di origine messicana, adatta alle regioni a clima più mite del nostro paese.

Specie semirustiche

Di solito, essendo originarie delle zone montuose dell’Estremo Oriente, sono adatte a tutto il nostro paese. Alcuni ibridi di grandiflora sono però più delicati ed è bene informarsi nello specifico, in particolare se viviamo in altura.

Abelia chinensis un arbusto di medie dimensioni, deciduo e dalla forma espansa. I fiori, bianco-rosati, compaiono in estate, e sono raccolti in grandi pannocchie apicali. Bella la cultivar “China rose” dalle corolle più rosate, durature ed estremamente profumate.

Abelia x grandiflora arbusto vigoroso e resistente con foglie verde scuro, ovate. I fiori, tubulari, sono apicali, raccolti in pannocchie e profumati. In commercio si trovano molte cultivar: “Canyon Creek”, notevole per le foglie nuove color bronzo, “Francis Mason”dalla crescita più lenta e foglie dorate con spruzzi verde, “Hopley” foglie giovani verdi con margine giallo e poi crema, “Kaleidoscope” foglie dal margine giallo ampio che in autunno si colorano di nuance calde; “Prostrata” fogliame verde scuro e porpora in autunno, portamento allargato, alta al massimo 60 cm; “Sherwood” alta un metro, ha foglie piccole, fioritura abbondante e duratura;

Abelia ‘Edward Goucher” molto rustica, alta fino a 2 metri, ha fogliame rossastro in primavera e fioritura abbondante nei toni del lilla.

Abelia mosanensis bell’arbusto arcuato con foglie verde vivo e fiori bianchi molto profumati, amati dalle api. Molto rustica

Abelia triflora arbusto di grandi dimensioni con bella corteccia e grandi foglie verde scuro. In estate produce una grande quantità di piccoli fiori bianchi estremamente profumati. Molto rustica.

Specie delicate

Abelia floribunda dal Messico, arbusto sempreverde con foglie verde scuro e fiori rossi penduli ad inizio estate. Può crescere fino a 3 metri di altezza e 4 di larghezza.




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