VERDE TIME

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sabato 5 giugno 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: IL FIORDALISO

 

Il fiordaliso fiore dalle incantevoli sfumature blu che cresce spontaneo nei campi, soprattutto quelli di grano, viene anche coltivato sia in vaso che in piena terra sia a scopo ornamentale sia per le sue proprietà officinali.

Il fiordaliso è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae e originaria dell’Europa meridionale, dell’America settentrionale e dell’Asia, con origini antichissime, risalenti già all’era neolitica.



Il fiore di fiordaliso ha uno stelo sottile alto dai 20 ai 90 cm e piccole foglie allungate di colore verde brillante. Fiorisce in primavera inoltrata, presentandosi con un piccolo fiore blu, formato da petali lunghi e sottili, riuniti attorno a una corolla centrale più scura.

Oggi, purtroppo, il fiore di fiordaliso allo stato spontaneo è a rischio di estinzione, a causa dell’utilizzo massiccio e indiscriminato di diserbanti e sostanze chimiche. Iniziamo a conoscere il fiore di fiordaliso scoprendo il significato del suo nome e i miti che lo accompagnano.



Il nome scientifico di questa pianta è Centaurea cyanus ed è da ricondurre a due episodi della mitologia romana.

Nel primo Flora, dea romana della fioritura, si innamora di Cyano, un giovane che trova senza vita in un campo pieno di fiori blu e, per questo, dà al colore il nome del suo amato, il color ciano, appunto.

Il secondo mito narra di come il centauro Chirone, esperto in medicina, venne ferito da una freccia avvelenata scagliatagli da Ercole e guarì proprio grazie alle proprietà benefiche dei fiori di fiordaliso.

Un altro nome botanico con il quale è conosciuto il fiordaliso è Cyanus segetum, dal latino “seges”, che vuol dire campo di grano, il luogo per eccellenza dove questa pianta cresce spontanea.



Il nome comune, invece, deriva dal francese “fleur de lys” e significa fiore del giglio, perché era un fiore particolarmente apprezzato dai Borboni, che avevano il giglio nello stemma nobiliare e volevano che anche il fiordaliso fosse considerato un fiore regale.

Grazie alla presenza di flavonodi e altre sostanze antiossidanti, le proprietà benefiche del fiore di fiordaliso sono conosciute da tempi antichissimi.

  • In fitoterapia il fiordaliso è una delle piante più utilizzate in caso di congiuntiviti o orzaioli e, nei rimedi casalinghi, un infuso di fiori di fiordaliso è un eccellente trattamento decongestionante delle palpebre e degli occhi arrossati.
  • fiori di fiordaliso hanno proprietà antinfiammatorie e, utilizzati come impacchi, sono ottimi alleati contro gli eczemi e l’acne, oltre ad essere un utile trattamento naturale contro le rughe.
  • Il decotto, invece, serve per calmare la tosse, stimola la diuresi e favorisce la depurazione dell’intestino.
  • Infine, sciacquare i capelli dopo lo shampoo con un infuso di fiori di fiordaliso dona lucentezza e vitalità ai capelli e aiuta a combattere la forfora.

Il fiordaliso è una pianta molto decorativa, che può essere coltivata sia in vaso che in piena terra e perciò perfetta per abbellire con i suoi fiori aiuole o balconi.



Inoltre è molto resistente ed adattabile, non richiede cure particolari e perciò la sua coltivazione è indicata anche per chi non ha grande dimestichezza con il giardinaggio. Il fiordaliso va seminato in primavera direttamente a dimora, perché non tollera molto i trapianti.

Se hai superato il periodo, puoi seminarlo in semenzaio a fine estate, metterlo in un luogo riparato dai venti e, quando termina la stagione fredda, trapiantarlo in piena terra. Il fiordaliso predilige i climi temperati, tuttavia, una volta che ha attecchito, si dimostra molto forte e adattabile alle differenti condizioni climatiche, sopportando anche inverni freddi.

L’ideale è, comunque, un’esposizione in pieno sole, al riparo dai venti.Il fiordaliso vuole un terreno morbido, sciolto, ben drenato e ricco di materia organica, magari arricchito con compost. Va bene anche il comune terriccio, ma importante è evitare la formazione di ristagni idrici e per questo si può aggiungere della sabbia di fiume al terreno, per agevolare il deflusso dell’acqua.

Se è coltivato in vaso, bisogna disporre sul fondo uno strato di ghiaia o di argilla espansa. Il fiordaliso ha bisogno di annaffiature regolari e costanti, soprattutto nel periodo vegetativo e in caso di estati particolarmente torride e asciutte.

In genere va innaffiato tre o quattro volte a settimana, affinché il terreno non risulti mai secco e disidratato, ma nemmeno eccessivamente acquoso.

Ma questa regola varia a seconda delle condizioni meteorologiche o di dove è posizionata la pianta. Il metodo migliore resta sempre quello di tastare il terreno con le mani e innaffiare solo se risulta asciutto al tatto, mentre rimandare se invece si sente la terra ancora umida.Il fiordaliso va concimato ogni 20-30 giorni nel periodo vegetativo, ossia da fine marzo a fine agosto, con un fertilizzante liquido da aggiungere all’acqua dell’innaffiatura.



In alternativa, una volta al mese si può distribuire nel terreno un concime granulare a lenta cessione. Il fiordaliso è una pianta molto resistente e raramente viene attaccata da parassiti o si ammala.

L’unico pericolo è rappresentato dal marciume radicale causato da un eccesso di acqua, che potrebbe portare anche l’insorgenza di funghi come l’oidio o mal bianco. In questo caso bisognerà intervenire somministrando fungicidi specifici, reperibili in ogni negozio di articoli per giardinaggio.

Il fiore di fiordaliso assume diversi significati a seconda delle diverse culture.
Nella tradizione europea, chi dona un fiore di fiordaliso vuole esprimere un’amicizia sincera, mentre nei paesi orientali il fiore di fiordaliso viene donato alla persona amata come augurio di felicità.

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