VERDE TIME

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venerdì 25 giugno 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: IL GELSOMINO RAMPICANTE

 

Il gelsomino rampicante è un profumatissimo arbusto perenne, perfetto per ricoprire pergolati e muretti o creare barriere naturali nei giardini e sui balconi. Si adatta bene anche in appartamento per la sua versatilità e la semplicità di coltivazione.

È una pianta originaria del bacino del Mediterraneo, del Medio Oriente, e anche della Cina e dell’India.
Appartiene al genere Jasminum, della famiglia delle Oleaceae, di cui fa parte anche l’ulivo.

Il nome gelsomino deriva dall’arabo e significa “dono di Dio”. Per questo da sempre il gelsomino è il simbolo della purezza e della femminilità. Appartengono al gelsomino più di 200 varietà.

Tra le più diffuse in Italia, possiamo trovare sia piante che fioriscono in primavera, sia altre che fioriscono in autunno. Vediamo insieme quali sono le più comuni:

  • Jasminum officinale – Il gelsomino comune, o anche gelsomino bianco. È una pianta rampicante molto rustica, che coltivata in piena terra può arrivare a 7/8 metri d’altezza. Fiorisce a fine primavera/inizio estate, producendo piccoli fiori bianchi profumatissimi. È sicuramente la specie più diffusa in Italia, è molto resistente e sopporta anche gli inverni freddi.
  • Jasminum grandiflorum – o gelsomino di Spagna. Predilige regioni con clima temperato e ha una lunga fioritura da marzo a dicembre.
  • Jasminum polyanthum – è una varietà di gelsomino rampicante e sempreverde, che può raggiungere i 2,5 metri d’altezza. Fiorisce durante il periodo invernale, con fiori profumati, riuniti a grappolo.
  • Jasminum primulinum – noto anche come gelsomino di primavera. Fiorisce dalla primavera all’estate, e può avere fiori bianchi o gialli, con un delicato profumo.
  • Jasminum angulare – sempreverde con fiori bianchi.
  • Jasminum beesianum – varietà a foglie caduchedai piccolo fiori rossi raggruppati a mazzetti.
  • Jasminum tortuosum – con profumati fiori bianchi.
Il gelsomino rampicante è un arbusto che può essere coltivato sia in piena terra che in vaso.
È una pianta di facile coltivazione, che non necessita di cure particolari, adatta anche a chi non ha molta dimestichezza con il giardinaggio.
Vediamo insieme tutte le attenzioni per ottenere i migliori risultati dai nostri gelsomini. Il gelsomino rampicante preferisce un clima mite, pur sopportando anche il freddo invernale.


La scelta ideale è quella di posizionarlo in un luogo ben soleggiato e luminoso, perché predilige l’esposizione solare diretta. Cresce anche in zone di mezza ombra, purché riceva luce diretta per qualche ora al giorno.

Importante sapere che il gelsomino rampicante non tollera il vento forte. Perciò è bene piantarlo al riparo dalle raffiche di vento, nelle vicinanze di un muro o alle spalle di grandi arbusti.
In casa è consigliabile posizionarle vicino a finestre o fonti di luce naturale.

Esistono varietà più adatte di altre ad essere coltivate in vaso. In ogni caso bisogna usare un vaso quanto più possibile largo e profondo non meno di 30 cm di diametro. Inoltre, è bene scegliere vasi di terracotta, che favoriscono l’ossigenazione del terreno e delle radici.

Il gelsomino coltivato in vaso va rinvasato una volta all’anno. Se il tuo gelsomino fiorisce in primavera è opportuno rinvasare a settembre, fai questa operazione, invece, all’inizio della primavera per il gelsomino che fiorisce in inverno. Questo perché le radici del gelsomino crescono rapidamente ed è necessario dargli sempre spazio a sufficienza.

Il gelsomino rampicante cresce velocemente e ricopre in poco tempo le pareti a cui viene ancorato.
Perciò, sia che si coltivi in vaso, sia che si coltivi in piena terra, avrà bisogno di sostegni attorno ai quali svilupparsi.
Si possono perciò collocare vicino ad altre piante più rigide a cui potersi aggrappare oppure alla base di gazebi o ringhiere a cui legare i tralci che si integreranno con la struttura reggente.



O ancora, si possono utilizzare gli appositi sostegni per piante che si trovano nei negozi di articoli per il giardinaggio o, se preferisci una soluzione più rustica, vanno bene anche canne o bastoni.
Man mano che la pianta cresce, i tralci andranno legati con fili di rafia naturale, facendo attenzione a non legarle troppo strette per non danneggiare il fusto

Il gelsomino rampicante va potato regolarmente, per rimuovere i rami secchi e permettere la crescita di nuovi gettiti. In tal modo la pianta sarà folta e compatta. Il gelsomino rampicante ha bisogno di un terreno soffice e profondo in cui sviluppare le radici.

Bisogna evitare ristagni d’acqua, pericolosi per le radici, perché potrebbero farle marcire, causando la morte del gelsomino.

Il terreno ideale deve essere ricco di sostanze organiche, fertile e ben drenato. Per favorire il drenaggio si può mescolare al terriccio del giardino della torba e della sabbia. Se invece coltiviamo il nostro gelsomino in vaso, possiamo disporre dei sassolini o delle palline di argilla espansa alla base del vaso.



Il gelsomino rampicante ha bisogno di poche ma giuste pratiche di concimazione.

Per rinforzare la pianta, durante il periodo della fioritura utilizza del concime che contenga azoto, potassio e fosforo.
Per far crescere la tua pianta in modo vigoroso e se ti piacciono i rimedi naturali, aggiungi al terreno delle foglie in stato di decomposizione, per garantire apporto nutrizionale alle radici.

E in inverno, in vista dell’imminente ripresa vegetativa, concima la pianta con materiale organico maturo, ossia compost o letame.
Ricordati che il gelsomino rampicante ha delle radici molto delicate e non tollera prolungati periodi di freddo, che potrebbero causare la perdita delle foglie Per questo in inverno puoi mantenere le radici al riparo e proteggerle dal gelo cospargendo il terreno, in prossimità delle radici, con paglia e corteccia sminuzzata. Il gelsomino rampicante non ha bisogno di molta acqua.

Bisogna innaffiare il gelsomino con regolarità per fare in modo che il terreno resti sempre costantemente umido. E bisogna fare attenzione, soprattutto, ad evitare i ristagni idrici, che danneggerebbero irrimediabilmente le radici.



Le annaffiature dovranno essere più frequenti nella stagione estiva, e quasi assenti in quella invernale
Orientativamente si potrebbe innaffiare ogni due settimane in estate, ricordando sempre che il gelsomino coltivato all’aperto si alimenta anche grazie alle piogge. Fin dall’antichità il gelsomino era conosciuto ed utilizzato per curare diversi disturbi. Ancora oggi, il fiore di gelsomino trova largo impiego nella fitoterapiaaromaterapiaomeopatia cosmesi.

I fiori possono essere essiccati e vengono miscelati alle foglie del tè e utilizzati in pasticceria come essenza per biscotti e marmellate. L’aroma di gelsomino è presente già nella storia come fragranza presente solo sulla tavola dei nobili e dei ricchi, che se ne facevano vanto, perché considerata una prelibatezza.

Inoltre dai petali del fiore, attraverso la distillazione in corrente di vapore o per enflorage, viene estratto
l ’olio essenziale di fiori di gelsomino, molto utilizzato per la formulazione di creme e essenze.

Il gelsomino può essere assunto come infuso, attraverso il tè, con un effetto calmante, analgesico e sedativo. Oppure può essere diluito con altri oli e usato per massaggi, per profumazione nei diffusori ambientali o per rilassanti bagni.

Tuttavia, può risultare fortemente irritante per le mucose e perciò va utilizzato con attenzione per uso esterno ed è assolutamente vietato per quello interno.
Ne è sconsigliato l’utilizzo anche alle donne in gravidanza.

Per le discipline orientali la sua tonalità viene associata al quarto chakra, quello che corrisponde alla zona del cuore e, infatti, viene utilizzato per la distensione del respiro e l’apertura verso l’altro e il mondo.

Vediamo tutte le proprietà che vengono attribuite al gelsomino:

  1. antistress – il gelsomino è un blando sedativo, capace di rilassare, aiutare il riposo e ridurre gli attacchi d’ansia. È indicato anche contro la depressione.
  2. espettorante – il gelsomino è un efficace rimedio per lenire tosse e problemi respiratori. Inoltre può essere d’aiuto per i soggetti che russano molto.
  3. calmante – utilizzato per le sue proprietà analgesiche e antispasmodiche, il gelsomino è ottimo per lenire mal di testa e dolori da sindrome mestruale.
  4. antiossidante – grazie ai flavonoidi contenuti al suo interno e alle sue capacità antiossidanti, questa pianta è anche un naturale rimedio anti-age, perché contrasta i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento delle cellule.
  5. cicatrizzante – il gelsomino ha forti proprietà antibatteriche e per questo viene impiegata in estetica per curare brufoli e acne ma anche ferite e smagliature.
  6. afrodisiaco – l’olio di gelsomino ha un effetto afrodisiaco e stimola la libido. In alcuni casi viene utilizzato per curare l’eiaculazione precoce.

Come visto, quindi, tanti sono i benefici che può arrecare questa pianta.



A questi aggiungici che molti consigliano di bere tè verde al gelsomino, ottenuto con l’utilizzo di foglie fresche, per un carica generale di benessere e favorire la propria longevità.

Per finire, un tempo veniva consigliato un bagno di gelsomino per allontanare l’invidia e la gelosia dalle persone.

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