I pieris (raggruppati un tempo nel genere Andromeda) sono arbusti sempreverdi, di media o piccola grandezza, diffusi soprattutto nelle zone montuose dell’Asia centrale ed orientale; alcune specie botaniche sono presenti anche nel continente americano, ma nei vivai europei si trovano soprattutto ibridi e specie originari dell’Asia, in particolare Pieris japonica e i suoi ibridi. Ha un bel fogliame di colore verde scuro, di forma ovale lanceolata, coriaceo, disposto a spirale; le foglie dei germogli sono in molte specie in colore contrastante, in particolare rosso o porpora, e divengono verdi con il passare dei giorni. I fiori sono riuniti in racemi terminali e penduli, hanno dimensioni minuscole e sono a forma di campanella, di colore bianco; tipicamente sbocciano a fine inverno o inizio primavera. I boccioli floreali vengono preparati dalle piante già durante l’estate, e quindi rimangono sulla pianta per svariate settimane prima di sbocciare, restando spesso di colore verde chiaro. Esistono decine di ibridi, con fiori rosati o che presentano venature scure, o con foglie giovani tinte di rosso fuoco. Ai fiori seguono minuscoli frutti, delle capsule semi legnose che contengono i semi, di solito fertili. Oltre a queste esistono anche varietà nane; un pieris adulto, che abbia alcuni anni, può tranquillamente raggiungere i due o tre metri di altezza; le varietà nane si mantengono invece al di sotto del metro, circa.
Si tratta di una delle specie più diffuse come pianta ornamentale, e anche di quella di cui esistono più varietà ibride; il pieris japonica, come suggerisce il nome, è originario del Giappone e della Cina. Questi pieris sono arbusti di medie dimensioni, a crescita molto lenta, che si mantengono densi e fitti anche senza potature di alcun tipo; il fogliame è di colore verde scuro, nei germogli è color bronzo. Le varietà hanno tipicamente fogliame dei germogli di colore molto vistoso, rosso ciliegia, arancione, o anche giallo intenso, cosa che rende gli arbusti decisamente molto decorativi. I fiori sono candidi, sbocciano a inizio estate, in lunghi racemi penduli, spesso ricoprendo in grande quantità l’intero arbusto.
Specie diffusa in natura nell’Asia centrale, nelle zone himalaiane; ha dimensioni leggermente maggiori rispetto a pieris japonica, soprattutto per quanto riguarda le foglie, che pur mantenendo forma simile, son decisamente di misura maggiore, con una lunghezza che può superare i 15 sc; l’aspetto generale dell’arbusto è molto simile, con forma tondeggiate, ramificazioni fitte e crescita lenta. Le giovani foglie primaverili di Pieris formosa sono di un vistoso color ciliegia, che passa all’arancio e al giallo prima di arrivare al vere de tipico delle foglie mature. I fiori sono bianchi, campanulati, delicatamente profumati, sbocciano in primavera, quando l’arbusto produce il fogliame più vistoso.
I pieris appartengono alla famiglia delle ericacee, sono quindi piante acidofile, che necessitano di terreno fresco e con ph acido, privo di calcare; si coltivano quindi in terriccio apposito, evitando di annaffiarli con acqua fortemente calcarea. Nelle zone con terreno alcalino di solito si preferisce coltivare i pieris in vaso, in modo da poter meglio controllare il terreno attorno alle radici; oppure si prepara un'ampia buca di impianto, che va riempita con torba e terriccio per piante acidofile; se viviamo in una zona con acqua fortemente calcarea, il terriccio attorno ai pieris andrà sostituito periodicamente, o rischiamo che con il passare degli anni divenga eccessivamente povero in ferro biodisponibile, causando la clorosi ferrica, ovvero un irreparabile ingiallimento del fogliame. I pieris sono piante del sottobosco, abituate in natura a vivere in zone con freddo interno invernale ed estati fresche; in Italia trovano posto nelle aiuole semiombreggiate, riparate dal sole diretto nelle ore più calde del giorno. Possono sopportare il sole diretto, ma in estate causerebbe temperature eccessivamente elevate e un’aria molto asciutta. I pieris possono sopportare brevi periodi siccitosi, ma prediligono un clima fresco e umido, vanno quindi annaffiati regolarmente, da marzo a settembre, evitando di lasciare il terreno seco a lungo; evitiamo però anche gli eccessi, e quindi spettiamo che il terreno sia asciutto prima di annaffiare nuovamente, e garantiamo alle nostre piante un terreno fertile, profondo e molto ben drenato, in modo che l’acqua in eccesso possa scivolare via rapidamente. Per tutto il periodo vegetativo forniamo n concime per piante acidofile a fiore, ogni 12-15 giorni; possiamo utilizzare lo stesso concime che forniamo alle azalee o alle ortensie. Si tratta di piante molto decorative, senza grandi necessità, lo sviluppo infatti è molto lento, e quindi di solito non è necessario potare i pieris; se proprio dovesse essere necessario, accorciamo i racemi di fiori appassiti, e ricordiamoci di evitare potature autunnali, in quanto andrebbero di certo ad asportare la gran parte dei futuri fiori.