VERDE TIME

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venerdì 14 luglio 2017

TUTTO E DI PIU' SUI BONSAI



COME POTARE UN OLIVO BONSAI
Molti esperti del giardinaggio ritengono che la tecnica bonsai non è adatta per alcuni alberi come ad esempio per l’olivo, ma in realtà si tratta di una concezione sbagliata poiché con le cure necessarie e una potatura adeguata, si possono ottenere degli ottimi risultati in termini di riuscita del lavoro. A tale proposito ecco un post, in cui ci sono alcuni consigli su come potare un olivo bonsaiL'olivo bonsai se ben strutturato è un albero stupefacente che dura per tantissimi anni, per cui se l’operazione riesce, si tratta di qualcosa di veramente bello e particolare per arricchire la propria serra, fatta con questi meravigliosi esemplari in miniatura.Come ogni bonsai, gli alberi di olivo sono generalmente costituiti da un gruppo di specie tra cui il popolare Cailletier (olive nere) e la Picholine (verde oliva). Si tratta in entrambi i casi di un albero fruttifero che fornirà anche delle olive bonsai. Per ottenere il top da questo punto di vista, è fondamentale salvaguardarlo da parassiti e malattie, e la migliore soluzione è una potatura adeguata che rende l’albero più forte e meno vulnerabile a questi inconvenienti.

 Per iniziare diciamo che innanzitutto per potare e modellare il nostro olivo bonsai, bisogna aspettare la luna calante durante l'autunno, quando cioè le gemme fruttifere sono rivolte verso l'alto e verso il basso allo stesso modo. Potandolo e cercando di mantenere la stessa simmetria orizzontale, si consente inoltre di far aumentare la ramificazione intesa come lunghezza, per cui la potatura serve per evitare che tendano a crescere verso l'interno. Gli olivi hanno dei tronchi relativamente morbidi, per cui il taglio dei rami può avvenire utilizzando della rafia a filo.Quest’ultima è composta da fibre lunghe tratte dalla palma, e nel giardinaggio si usa in genere per legare e proteggere dopo il taglio, e per consentirne la cicatrizzazione. Per potare il nostro olivo bonsai è dunque necessario procedere dal tronco verso l'alto, in modo che poi la crescita avviene in posizione verticale stretta e con i rami tendenti ad allargarsi verso l’esterno.

 Di fondamentale importanza è dunque utilizzare delle cesoie sterilizzate, e provvedere poi con la rafia a proteggere il taglio con una sorta di coibentatura, quest'ultima necessaria per evitare che durante la fase di cicatrizzazione dei rami, ci siano degli inopportuni attacchi di parassiti che potrebbero danneggiare irrimediabilmente la pianta.

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