VERDE TIME

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martedì 31 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : PAPAVERO BLU

 



Il Papavero blu è una pianta originaria dell’Asia, dal bel fiore decorativo, ma difficile da coltivare

Il Papavero blu dell’Himalaya (nome scientifico Meconopsis betonicifolia), anche detto Papavero himalayano, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Papaveraceae. È originario delle montagne dell’Asia dove cresce sino a un’altitudine di 1700 m sopra il livello del mare ed è il fiore nazionale del Buthan.

Si presenta come erbacea, con una rosetta di foglie lunghe e verdi coperte da una peluria leggera. Il fiore è molto simile al papavero comune, ma di colore blu e composto da cinque petali sottili, mentre la parte centrale è gialla con pistilli abbastanza lunghi. Il Papavero blu è coltivato come pianta ornamentale perenne da giardino, soprattutto in zone con clima fresco. In Italia è molto difficile da coltivare. 

Coltivazione

Moltiplicazione

La propagazione del Meconopsis betonicifolia avviene per semina: si effettua in autunno, in semenzaio posto in luogo riparato. Le nuove piantine si trapiantano in piena terra in primavera.

Terreno

I papaveri blu prediligono terreni acidi, sciolti e soprattutto ben drenati.

Esposizione

È bene preferire ambienti luminosi, ma ombreggiati e non esposti ai raggi diretti del sole. Ama i climi freschi, non sopporta il caldo e non teme il freddo. Le temperature estive tipiche dell’area mediterranea rendono difficile la coltivazione di questa pianta in Italia. 

Irrigazione

Dalla primavera sino all’autunno si consiglia di irrigare spesso. È comunque bene fare attenzione a non eccedere con le quantità d’acqua e rendere il terreno fradicio. Le irrigazioni vanno diminuite nella stagione autunnale e interrotte in inverno.

Concimazione

È buona norma somministrare fertilizzante liquido per piante da fiore miscelato all’acqua delle irrigazioni.

Potatura

Si consiglia di rimuovere i fiori appassiti per prolungare la fioritura. Inoltre è bene rimuovere gli steli delle piante seminate in primavera per evitare che fioriscano durante il primo anno di vita; questo permette di ottenere fioriture più copiose negli anni successivi.

Malattie e parassiti

Il Papavero blu teme le lumache che vanno ghiotte per le sue foglie.

lunedì 30 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: PLATYCODON GRANDIFLORUS

 


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La Platycodon grandiflorus, la pianta perenne con i bei fiori a campanula

La Platycodon grandiflorus, più comunemente conosciuta come Campanula grandiflora o Campanula giapponese, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Campanulaceae. Questa campanula perenne è originaria del continente asiatico, ma può essere coltivata anche in Italia per decorare giardini e balconi.

Si presenta con portamento eretto e può raggiungere i 50 centimetri di altezza. Ha belle foglie verdi con sfumature blu e di forma lanceolata o ovale. Produce fiori a campanella di colore viola, bianco o azzurro. Prima di sbocciare le infiorescenze si presentano con una forma molto particolare simile a un piccolo palloncino (per questo motivo è anche detta fiore pallone o palloncino). La Platycodon grandiflorus è coltivata come pianta ornamentale per via della bellezza del suo fiore a campanula, molto appariscente e decorativo. Si coltiva facilmente in giardino e in vaso.

Coltivazione

Moltiplicazione

Esistono molteplici modi per riprodurre la Campanula grandiflora: per seme in autunno, per divisione dei cespi in primavera e per talea in estate. Per la procedura di moltiplicazione con talea (la più diffusa) è necessario rimuovere una porzione apicale di pianta sana e interrarla. È possibile cospargere la talea con ormone radicante prima di posizionarla nel terreno per facilitare lo sviluppo dell’apparato radicale. Solo quando la pianta ha radicato e si è rafforzata si può procedere al trapianto, in piena terra o in vaso.

Terreno

Predilige terreni leggeri, sabbiosi e ben drenati.

Esposizione

Questa perenne ama gli ambienti luminosi, meglio se con sole diretto, ma si adatta comunque a luoghi in semi-ombra. È una pianta rustica in grado di resistere alle basse temperature tipiche dell’inverno.

Irrigazione

La pianta va irrigata periodicamente nella fase di vegetazione sino al termine della fioritura. È comunque bene evitare di eccedere con le quantità d’acqua per scongiurare pericolosi ristagni idrici.

Concimazione

Ogni 30-40 giorni somministrare un fertilizzante liquido disciolto nell’acqua delle irrigazioni per garantire alla pianta una fioritura abbondante.

Malattie e parassiti

La Platycodon grandiflorus è una pianta molto resistente che non teme particolari malattie o parassiti. Tuttavia le lumache possono essere un pericolo per la pianta in quanto vanno ghiotte per i suoi germogli. È possibile allontanare questi animali realizzando trappole con la birra, poiché sono attratte dal suo odore fermentato.



domenica 29 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO :

 

L’Aquilegia è una pianta rustica da fiore adatta alla coltivazione in vaso e in giardino; è resistente al freddo

L’Aquilegia, anche detta Colombina, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae. È originaria di EuropaAsia e America e cresce sino a un’altitudine di 2 mila metri.

Caratteristiche

Ha un aspetto cespuglioso, normalmente è alta 40 cm e ha foglie verdi a tre lobi, simili a quelle del capelvenere. Dagli steli, lunghi circa 90 cm, si sviluppano le infiorescenze molto caratteristiche riunite in grappoli. Sono costituite da una sorta di calice imbutiforme formato da cinque sepali, contenente la corolla composta da cinque petali dai quali si sviluppano protuberanze dette speroni. Sbocciano tra aprile e giugno.

frutti sono capsule di consistenza legnosa contenenti i semi di colore scuro. 

Coltivazione

Moltiplicazione

La Colombina si propaga per semina e per divisione. Nel primo caso si dispongono i semi in primavera o autunno. Tramite seme non è detto che le nuove piante si ripresentino come la pianta madre.

La divisione dei cespi si effettua in primavera tagliando la pianta in più parti, garantendo a ognuna di esse una porzione di radici sufficiente a garantirle il nutrimento. Una volta separate, le piante si interrano immediatamente e si annaffiano. 

Terreno

Cresce bene in ogni tipo di terreno, ma predilige il suolo fertile, sciolto, sabbioso e ben drenato.

Esposizione

Le Aquilegie amano gli ambienti luminosi ed esposti ai raggi diretti del sole. Crescono senza problemi anche in semi ombra e non temono il freddo.

Irrigazione

Non necessitano di quantità d’acqua eccessiva, ma vanno irrigate con regolarità durante la fioritura e in estate.

Concimazione

In primavera ed estate si consiglia di somministrare fertilizzante specifico per piante da fiore una volta al mese.

Malattie e parassiti

La Colombina teme il ragnetto rosso e le lumache


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Specie

  • Aquilegia Vulgaris – Di origine europea. Ha fiori viola penduli e fusti ramificati. Fiorisce tra la primavera e l’estate.
  • Aquilegia Alpina – Si presenta con fiori azzurri, bianchi e violetti a seconda della varietà. Le foglie hanno incisioni profonde.
  • Aquilegia Caerulea – I fiori possono essere di colore differente: bianco e rosa, gialli e rossi, bianchi e gialli.
  • Aquilegia Flavescens – Ha fiori gialli e foglie molto incise. Fiorisce in estate da giugno ad agosto.

sabato 28 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO :

 



La Campanula portenschlagiana è una pianta da fiore perfetta per decorare le aiuole o le bordure del giardino; facile da coltivare, cresce addirittura sui muri

La Campanula portenschlagiana, anche detta Campanula portens, è una pianta erbacea originaria di Europa, Asia e America settentrionale. È perfetta per le decorazione degli spazi esterni grazie al bel fiore elegante che dona colore.

Si presenta con portamento cespuglioso ed è composta da tanti rametti dai quali si sviluppano le foglie a forma di cuore e dai bordi seghettati. Il fiore a campanula si presenta di colore viola o lilla, con 5 petali a punta. Sboccia tra la primavera e l’estate. La Campanula portenschlagiana, per via dei bei fiori, è coltivata come ornamentale da giardino, per decorare aiuole e muretti, ma può essere coltivata anche in vaso per abbellire terrazze e balconi. 


Coltivazione

Moltiplicazione

Questa campanula si propaga per semina in primavera e autunno. Si procede disponendo i semi in terriccio con torba e sabbia e si attende che germoglino. Quando le piantine sono cresciute si procede al trapianto in vaso o alla messa a dimora in piena terra.

La moltiplicazione può avvenire anche in autunno con la divisione dei cespi. Si procede dividendo la pianta in diverse parti dotate di radici che vanno interrate immediatamente e annaffiate.

Terreno

Si adatta bene a ogni tipo di terreno, purché sia ben drenato. La sua adattabilità è tale che può crescere anche in corrispondenza di muri.

Esposizione

Ama gli ambienti soleggiati, ma cresce senza particolari problemi anche in zone in semi-ombra. È molto resistente al freddo.

Irrigazione

Non teme la siccità, ma è comunque buona norma annaffiare la pianta quando il terreno risulta asciutto.


Concimazione

Al fine di implementare la fioritura si consiglia di concimare una volta al mese da marzo sino all’estate con fertilizzante liquido miscelato all’acqua delle irrigazioni.

Potatura

Per agevolare la produzione di nuove campanule è bene rimuovere quelle appassite.

 


Malattie e parassiti

La Campanula portenschlagiana teme l’attacco da parte degli afidi, che possono essere allontanati utilizzano antiparassitari specifici.

venerdì 27 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI GIARDINAGGIO : ERIGERON

 

L’Erigeron è una pianta da fiore molto simile alla margherita, ideale per bordure e giardini rocciosi

L’Erigeron, anche detto Erigero, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È molto simile alla margherita e per via dei bei capolini è impiegata come pianta da fiore decorativa.

Si presenta con portamento tappezzante, strisciante e cespuglioso a seconda dalla varietà. Ha steli eretti dai quali crescono foglie di colore verde e lanceolate; entrambi sono coperti da una sottile peluria. I fiori sbocciano in primavera, agli apici degli steli e si presentano in capolini. Queste infiorescenze sono simili alle margherite, con petali sottili di vari colori (dal bianco al lilla) e con un disco centrale giallo con sfumature verdi.


Coltivazione

Moltiplicazione

Questa pianta si moltiplica per divisione dei cespi e per semina. La divisione dei cespi si effettua in autunno o in primavera dividendo la pianta in più parti, ognuna delle quali deve essere dotata di una buona porzione di radici. I cespi divisi vanno interrati immediatamente e annaffiati per permettere alle radici di espandersi.

Terreno

Si adatta a qualunque tipo di terreno, ma preferisce i suoli sciolti e ben drenati.

Esposizione

Predilige gli ambienti luminosi con sole diretto, ma teme in vento per cui è bene posizionarle in luoghi riparati.

Irrigazione

Dall’inizio della fase vegetativa sino al termine della fioritura è bene annaffiare ogni settimana.

Concimazione

Durante la fase vegetativa concimare ogni 40 giorni con fertilizzante a lenta cessione specifico per piante da fiore.


Malattie e parassiti

È una pianta rustica abbastanza resistente, ma l’umidità eccessiva può portare all’insorgenza di oidio. Inoltre teme l’attacco da parte di afidi e cocciniglie che possono essere allontanati con l’ausilio di antiparassitari specifici.



giovedì 26 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO :

 

L’Alstroemeria è un’erbacea dell’America meridionale con piccoli fiori simili a gigli, perfetti per giardini o bouquet colorati

L’Alstroemeria, anche detta giglio del Perù o giglio degli Incas, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Alstroemeriaceae. È originaria del Sudamerica ed è coltivata per via delle belle infiorescenze.

Si presenta con portamento eretto e fusti sottili e poco ramificati che possono raggiungere anche un metro di altezza (mediamente 60 cm). Ha lunghe foglie appuntite alternate e bei fiori simili a piccoli gigli, che nascono all’apice della pianta. Questi possono essere di vario colore (rosa, giallo, rosso, arancione) e sui petali sono presenti, sfumature, striature e puntini. Sbocciano in tarda primavera o in estate e durano circa 15 giorni prima di appassire. L’Alstroemeria è spesso coltivata come pianta ornamentale da giardino per via dei bellissimi fiorellini colorati, commercializzati anche come infiorescenze recise per bouquet o decorazioni floreali. La pianta si adatta bene anche alla coltivazione in vaso.


Coltivazione

Moltiplicazione

Questa pianta si propaga per semina e per divisione dei rizomi. La semina si effettua a cavallo tra inverno e primavera, disponendo i semi in terriccio fertile e umido.

La divisione dei rizomi si effettua in autunno. Si procede tagliando una porzione di rizoma con radici già sviluppate utilizzando una lama disinfettata; il rizoma va interrato immediatamente.

Terreno

Ama i terreni sciolti, fertili e ben drenati, ma cresce bene in qualunque tipo di terreno.

Esposizione

Il giglio del Perù predilige le zone esposte al sole, ma cresce senza difficoltà anche in semi-ombra. Resiste alle basse temperature, ma teme i venti forti, per cui è buona norma posizionarlo in un luogo riparato.

Irrigazione

Si consiglia di annaffiare con regolarità da inizio primavera sino all’autunno, evitando però i ristagni idrici.

Concimazione

Prima del trapianto in piena terra aggiungere letame per fertilizzare il substrato. Ogni due settimane è bene somministrare un concime specifico per piante da fiore.


Malattie e parassiti

L’Alstroemeria teme l’oidio che si può combattere con l’utilizzo di anti-fungini specifici. Teme anche parassiti quali afidi e pidocchi, eliminabili attraverso prodotti antiparassitari.

mercoledì 25 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: DICENTRA SPECTABILIS

 

La Dicentra Spectabilis è una bulbosa ornamentale con bei fiori a forma di cuore

La Dicentra Spectabilis, più comunemente conosciuta come “Cuor di Maria“, è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Fumariaceae.  È originaria del Giappone e nonostante sia una pianta perenne spesso è coltivata come annuale.

Si presenta con steli eretti e sottili foglie composte di colore verde chiaro. Il nome Cuor di Maria ha origine dal fiore a forma di cuore per l’appunto. Questo è pendulo e costituito da un calice rosa dal quale si sviluppano petali bianchi. Queste particolari infiorescenze sbocciano in primavera e hanno una durata di circa una settimana. La Dicentra Spectabilis cresce bene anche in vaso ed è coltivata come pianta ornamentale in giardini rocciosi o come pianta da bordure e aiuole.


Coltivazione

Moltiplicazione

Il Cuore di Maria si moltiplica per semina che va effettuata in primavera. Una volta che le piantine si sono sviluppate vanno trasferite e coltivate in vaso per un anno prima di procedere con l’impianto in piena terra.

La Dicentra si propaga anche attraverso la divisione dei cespi tagliando la pianta in due parti provviste ognuna di una porzione di radice sufficiente a garantirle il nutrimento. Dopo la divisione si procede immediatamente all’interramento.

Terreno

Cresce bene in terreni fertili e umidi, leggermente acidi e ben drenati.

Esposizione

Ama gli ambienti in semi ombraTeme il freddo e le correnti gelide per questo motivo in inverno è bene spostarla in un luogo riparato.


Irrigazione

Si consiglia di annaffiare la pianta regolarmente in primavera ed estate al fine di favorire una copiosa fioritura. In autunno diminuire gli apporti idrici e interromperli in inverno.

Concimazione

È buona norma somministrare fertilizzante a lento rilascio ogni due settimane in primavera ed estate.

Malattie e parassiti

La Dicentra Spectabilis teme l’oidio e gli attacchi da parte degli afidi, inoltre è bene fare attenzione alle lumache che sono ghiotte delle sue foglie.


martedì 24 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : STIPA TENUISSIMA

 

La Stipa tenuissima è una bella graminacea ornamentale, elegante e facile da coltivare

La Stipa tenuissima, o tenuifolia (nome scientifico Nassella tenuissima), è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Graminacee. È originaria dell’America meridionale e per via del suo aspetto è anche detta “pianta dai capelli d’angelo“.

Si presenta infatti con sottili steli dal portamento leggero al cui apice si sviluppano i piccoli fiori; questi sono raccolti in sottili pannocchie dall’aspetto piumoso. Fioriscono in estate, mentre in autunno le infiorescenze tendono a cambiare colore e a produrre molti semi. Questi fiori possono essere recisi, essiccati e utilizzati per decorare la casa. Questa graminacea è molto apprezzata per le sue infiorescenze simili a piume soffici e proprio per il suo aspetto è coltivata come ornamentale in giardino o in vaso. Non va confusa con la stipa gigantea (con fiore a pannocchia più appariscente) e con la stipa pennata (anche detta lino delle fate).


Coltivazione

Moltiplicazione

La stipa tenuifolia si propaga per semina e per divisione dei cespi. La semina si effettua in estate disponendo i semi in un semenzaio posto in un luogo ombreggiato e si attende la germinazione per trapiantarla.

La divisione dei cespi invece si esegue in primavera dividendo la pianta in più parti dotate di apparato radicale, dopodiché si procede immediatamente al trapianto in terra o in vaso.

Terreno

Ama i suoli ricchi di materia organica purché siano ben drenati. Il terriccio da giardino mischiato a sabbia è il substrato perfetto per garantire a questa graminacea una crescita ottimale.

Esposizione

Predilige gli ambienti esposti al sole diretto; inoltre resiste bene al freddo adattandosi ai climi invernali più rigidi.

Irrigazione

La Nassella tenuissima non teme la siccità e tende ad accontentarsi delle piogge. È comunque buona norma annaffiare regolarmente la pianta durante il primo anno, avendo cura di lasciare asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra.

Concimazione

Non necessita di concimazioni, ad esclusione del primo anno di vita, durante il quale si consiglia di somministrare concime granulare a lento rilascio ricco di azoto.


Malattie e parassiti

La stipa è una pianta molto resistente che non teme parassiti quali afidi e cocciniglie. È tuttavia sensibile ai marciumi radicali; a tal proposito si consiglia di evitare i ristagni idrici e di garantire un buon drenaggio del terreno di coltivazione.

lunedì 23 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: CISTO

 

Il Cisto è un arbusto dai bei fiori ornamentali simili alle rose selvatiche; ideale per decorare il giardino

Il Cisto (o Cistus) è una pianta arbustiva rustica e sempreverde. È originaria dell’area mediterranea e appartiene alla famiglia delle Cistatceae. Il nome deriva dalla parola greca “kystis”, cioè “piccola vescica”, per via della forma dei suoi frutti.

Si presenta con portamento eretto, con steli ricoperti da una leggera peluria che possono raggiungere un metro di altezza. Da questi nascono le foglie di forma ovale, più o meno allungate in base alla specie; in alcune piante sono simili a quelle della salvia. I fiori hanno un aspetto increspato caratteristico, con 5 petali di colore rosa, bianco o giallo (a seconda della specie). 


Le infiorescenze sbocciano nel periodo a cavallo tra maggio e giugno e sono molto somiglianti alla rosa selvatica. I frutti sono capsule rosse e pelose contenenti i semi. Il Cisto è coltivato come pianta ornamentale nei giardini per via dei bei fiori caratteristici, appariscenti e colorati. 

Coltivazione

Moltiplicazione

Il Cistus si propaga per semina alla fine dell’inverno in semenzaio protetto; oppure in primavera in pieno campo.

La moltiplicazione può avvenire anche per talea. In questo caso l’operazione si effettua a fine primavera, durante il periodo della fioritura, prelevando una porzione apicale e sana di pianta (10-15 cm) e la si interra in un miscuglio di sabbia e torba. A radicazione avvenuta si procede a trapiantarla in vaso o in piena terra.


Terreno

Si adatta a ogni tipo di terreno, purché sia ben drenato e lavorato.

Esposizione

Questo arbusto ama il clima mite e le zone esposte al sole. Teme i venti freddi, per cui è buona norma posizionarlo in ambiente riparato.

Irrigazione

Se coltivato in piena terra si accontenta delle piogge, ma è bene annaffiare quando il terreno è asciutto. Al contrario, se coltivato in vaso, è opportuno annaffiare regolarmente.

Concimazione

Prima della fioritura si consiglia di somministrare concime a lenta cessione per garantire fiori colorati e vigorosi.

Potatura

La potatura va limitata ai rami secchi e malati.


Malattie e parassiti 

Teme i marciumi radicali, per cui è bene evitare ristagni idrici e garantire al terreno un corretto drenaggio. Al contrario è molto resistente alle altre malattie di tipo fungino.

Può subire l’attacco da parte di afidi e cocciniglia, parassiti che possono essere eliminati con l’ausilio di prodotti specifici.

domenica 22 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : MARRUCA

 


La Marruca è una pianta arbustiva da giardino grazie alla quale si ottiene un miele molto gustoso

La Marruca (nome scientifico Paliurus spina christi) è un arbusto deciduo appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae. È una pianta molto antica, di origine europea, conosciuta già al tempo degli antichi greci e dei romani.

La spina christi è coltivata come pianta da bordura o come siepe con spine. Il nome Paliurus spina christi ha un’origine biblica, si riferisce infatti alla corona di spine posta sul capo di Cristo durante la crocifissione. Non va confusa con la “Corona di Cristo“, cioè l’Euphorbia milii.

Caratteristiche

Ha un portamento arbustivo eretto con un fusto legnoso, ramificato e spinoso. Le foglie sono di colore verde intenso, alterne e di forma ovale a punta. I piccoli fiori, riuniti in corimbi, sono di colore giallo e sbocciano in estate. Il frutto, inizialmente di colore verde e successivamente marrone, ha forma lenticolare con una membrana sottile che contiene al centro un seme legnoso. 

Coltivazione

Questa pianta cresce bene in qualunque tipo di terreno, purché sia ben drenato. Predilige posizioni soleggiate, ma cresce bene anche in semi ombra. È abbastanza resistente alla siccità, ma è bene annaffiarla nei periodi più caldi. Non necessita di concimazioni.

Si propaga per semina disponendo i semi in un cassone protetto con sabbia e torba e rinvasando o mettendo a dimora le piantine quando sono abbastanza grandi e robuste.


Marruca miele

Il miele di marruca ha un colore ambrato, un profumo di media intensità e cristallizza poco. Il sapore fruttato e caramellato si abbina molto bene ai formaggi stagionati come il pecorino.



sabato 21 agosto 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : STYRAX OFFICINALIS

 

Lo Styrax officinalis è un arbusto dai fiori a campanella bianchi e profumati; è una pianta rustica che non teme il freddo e non necessita di cure particolari

Lo Styrax officinalis, più comunemente detto Storace, è una pianta caducifoglia appartenente alla famiglia delle Styracaceae. È anche detto Stirace o Mella bianca e gli inglesi la chiamano “snowbell“, cioè campanella di neve.

In Italia cresce a un’altezza compresa tra gli zero e i 600 metri sopra il livello del mare; è molto diffuso nel Lazio e in Campania. Si tratta inoltre di una pianta protetta, simbolo del Parco dei Monti Lucretili (RM).Lo Styrax officinalis può essere coltivato come pianta ornamentale da giardino, mentre le proprietà officinali sono poco conosciute in Italia, ma è considerata una pianta mellifera, in grado cioè di attirare le api.

Caratteristiche

Si presenta con portamento arbustivo e può raggiungere un’altezza discreta, sino a sembrare un piccolo albero. Le foglie sono ovali e di colore verde brillante, con un’intensa nervatura e presentano una leggera peluria sulla superficie inferiore. I fiori, come suggerisce il nome inglese, sono a forma di campanella; sono profumati e bianchi con infiorescenze a racemo. Sbocciano tra aprile e maggio.

Coltivazione

Terreno

Lo Styrax officinalis predilige terreni fertiliumidi e poveri di calcare. Fondamentale un buon drenaggio.

Esposizione

Ama gli ambienti in semi-ombra, ma nei climi più freschi può essere esposto al sole. È una specie rustica resistente al freddo, ma patisce i venti invernali. Cresce bene nell’area mediterranea.

Irrigazione

Non necessita di molte annaffiature; si consiglia di bagnare solo nei periodi siccitosi.

Concimazione

Non è necessario concimare questa pianta se coltivata in piena terra, al contrario in vaso è bene aggiungere concime organico una volta all’anno al termine dell’inverno.

Potatura

Non necessita di interventi particolari, ma è buona norma rimuovere i rami secchi e malati e accorciare quelli più lunghi per compattare la chioma. 

Moltiplicazione

Lo Styrax officinalis si moltiplica per semina e talea. La semina è abbastanza complessa perché si basa su equilibri di temperature che non sempre è possibile rispettare. Talvolta però le piante in piena terra si propagano da sole per seme e in primavera nascono le nuove piantine alla base della pianta madre. Queste possono essere prelevate e trapiantate altrove.

La propagazione per talea si effettua a luglio prelevando talee semi-legnose apicali (circa 10 cm), interrandole in un miscuglio di sabbia e torba e coprendole con un sacchetto di plastica trasparente. Nel giro di qualche mese la radicazione sarà completata e le piantine saranno trapiantabili.

Varietà

Tra le diverse varietà si ricordano:

  • Styrax japonica – È originario di Cina e Giappone; si tratta di una pianta decidua e rustica che può raggiungere i 10 metri d’altezza. Ha foglie di colore verde scuro e fiori bianchi riuniti in racemi ricadenti.
  • Styrax americanus – Proviene dagli Stati Uniti. Ha un’altezza di 3-5 metri e presenta foglie coriacee dentellate ai margini e fiori bianchi in fascicoli terminali.
  • Styrax benzoin – Diffuso in Indonesia, ha fiori a ombrello e dalle sue drupe si ricava un olio usato in profumeria.