L’albicocco, il cui nome botanico è Prunus Armeniaca, è un albero a foglie decidue della famiglia delle Rosacee coltivate per i suoi frutti. Questo esemplare cresce generalmente in posizione eretta e si propone con una chioma molto ampia. Le foglie dell'albero sono ovali con una base arrotondata, una punta lanceolata e con i margini seghettati. L'albero produce fiori bianchi o rosa, singolarmente o in coppia, ed ha un frutto carnoso di colore giallo-arancio. Il frutto dell'albicocco è racchiuso in una pelle che può essere liscia o ricoperta di peli minuscoli a seconda della varietà. Gli alberi di albicocco, che formano una cima di forma rotonda quando diventano adulti, possono arrivare ad un'altezza di circa 3 metri e riescono a vivere ovunque tra i 20 e i 40 anni a seconda della varietà e delle condizioni di crescita.
Varietà
L’origine delle albicocche sono documentabili in Cina, Asia centrale e Medio Oriente. Esistono quindi una vasta gamma di albicocche ed ogni regione produttrice ne sviluppa una serie autoctona che si adatta alle caratteristiche morfologiche del suolo e dell'area in cui vive. Tuttavia ci sono alcune svariate specie di albicocche coltivate in tutti i paesi; per citarne alcune troviamo quelle del genere Bebekou e Tirynthos della Grecia, la Bergeron che proviene dalla Francia, l’Hamidi dalla Tunisia, l’Imola Royal dall'Italia, ecc.
La varietà Bebekou è quella greca più importante ed è destinata principalmente all'esportazione nell'emisfero nord ed è disponibile da metà giugno fino a luglio. Nello specifico si tratta di un frutto rotondo, giallo con alcune tracce di rosso, mentre l'osso è facilmente rimosso dalla polpa che è succosa e molto dolce. La Bergeron è una pianta della valle del Rodano in Francia e suoi frutti sono adatti sia per il consumo fresco che per la trasformazione. L’Imola Royal è invece una delle varietà italiane più importanti, e grazie alla consistenza della sua polpa è molto sfruttata nel settore conserviero. Anche la Montedoro è un'albicocca italiana disponibile in luglio e agosto i cui frutti sono grandi ed ovali con un aroma incomparabile. In riferimento a quanto sin qui premesso, nei passi successivi del presente articolo troverete tutte le informazioni sulla potatura dell'albicocco, i metodi da adottare, il periodo migliore per eseguirla e gli attrezzi da utilizzare.
La varietà Bebekou è quella greca più importante ed è destinata principalmente all'esportazione nell'emisfero nord ed è disponibile da metà giugno fino a luglio. Nello specifico si tratta di un frutto rotondo, giallo con alcune tracce di rosso, mentre l'osso è facilmente rimosso dalla polpa che è succosa e molto dolce. La Bergeron è una pianta della valle del Rodano in Francia e suoi frutti sono adatti sia per il consumo fresco che per la trasformazione. L’Imola Royal è invece una delle varietà italiane più importanti, e grazie alla consistenza della sua polpa è molto sfruttata nel settore conserviero. Anche la Montedoro è un'albicocca italiana disponibile in luglio e agosto i cui frutti sono grandi ed ovali con un aroma incomparabile. In riferimento a quanto sin qui premesso, nei passi successivi del presente articolo troverete tutte le informazioni sulla potatura dell'albicocco, i metodi da adottare, il periodo migliore per eseguirla e gli attrezzi da utilizzare.
Introduzione generale alla potatura dell'albicocco
La potatura dell'albicocco è necessaria una volta che l’albero diventa adulto, successivamente richiede una manutenzione annuale per mantenere dimensioni e forma adeguate. I tagli di intestazione riducono i rami, mentre quelli di assottigliamento rimuovono interi arti. Un albero di albicocco ha un aspetto migliore e produce più frutti quando è opportunamente potato. Il processo di costruzione di un albero forte e produttivo inizia al momento della semina e continua per tutta la sua vita. Una volta che avete imparato come potare un albero di albicocco, potete affrontare questo compito annuale con maggior sicurezza.
I metodi di potatura dell'albicocco
Potare l'albero per la prima volta lo aiuterà a farlo sviluppare con una struttura forte. Premesso ciò, i metodi da adottare sono subordinati ad un loro ben preciso momento di crescita. La potatura dell'albicocco consiste nel cercare alcuni rami solidi che crescono di più per poi tagliarli. Quando lo si rimuove bisogna però tagliarlo vicino al colletto che è l'area addensata tra il tronco principale e il ramo stesso.
Per la potatura di un albicocco giovane, i passaggi necessari sono i seguenti:
- rimuovere tutti i rami e gli arti danneggiati o rotti, seguiti a ruota da quelli con un cavallo stretto e poi da altri che crescono più sporgenti.
- Fatto ciò, è altresì necessario rimuovere tutti i rami che si trovano entro 45 cm dal suolo ed accorciare poi quelli laterali rimanenti da 5 a 10 cm di lunghezza. Inoltre è importante sottolineare che ognuno deve comunque avere almeno una gemma fruttifera.
La potatura di un albicocco adulto
Il secondo metodo in precedenza accennato, che si può adottare per la potatura dell'albicocco, è invece subordinato a quando l'esemplare diventa adulto. In questo caso la rifilatura dell'albero durante il secondo anno rafforza la struttura iniziata nel primo e consente la crescita di alcuni nuovi rami principali. Eseguendo entrambe le operazioni con i rispettivi metodi, significa (dal terzo anno in poi) ottenere un albero robusto con una struttura solida e anche la potatura negli anni successivi risulterà molto più facile da eseguire.
Il periodo migliore per la potatura dell'albicocco
Un albero di albicocco richiede la potatura verso metà o fine estate. Potarlo a fine agosto offre tuttavia la possibilità di evitare malattie causate dalla condizione di ristagno, essendo il clima più asciutto, ed in questo caso i tagli della potatura non corrono il rischio di marcire e generare le suddette infezioni. In alcuni casi potrebbe essere necessario ritardare la potatura per evitare di stressare l'albero, specie se la temperatura raggiunge costantemente i 38°C.
Se vivete in un clima freddo, la potatura invernale è l'ideale perché in quel momento l'albero risulta dormiente, senza foglie, fiori o frutti e ciò significa che sarà facile vedere e correggere la sua struttura. Eppure, la maggior parte degli orticoltori evita la potatura degli alberi da frutto all'inizio dell'inverno, perché ritiene che in tale periodo la crescita del ramo sia minima e l'albero non possa guarire dalle ferite causate dai tagli della potatura. Premesso ciò, anche l’inverno è un momento ideale per potare l'albicocco.
Se vivete in un clima freddo, la potatura invernale è l'ideale perché in quel momento l'albero risulta dormiente, senza foglie, fiori o frutti e ciò significa che sarà facile vedere e correggere la sua struttura. Eppure, la maggior parte degli orticoltori evita la potatura degli alberi da frutto all'inizio dell'inverno, perché ritiene che in tale periodo la crescita del ramo sia minima e l'albero non possa guarire dalle ferite causate dai tagli della potatura. Premesso ciò, anche l’inverno è un momento ideale per potare l'albicocco.
La procedura di potatura dell'albicocco
Un'altra parte fondamentale della potatura dell'albicocco è il diradamento dei suoi frutti che fornisce consistenza nella produzione di anno in anno. In questo caso bisogna rimuovere i frutti che sembrano danneggiati o di forma strana. Il taglio degli arti più vecchi serve tra l’altro a mantenere un albero di albicocco sano e produttivo. Tutti i polloni che sono germogli e crescono attorno alla base dell'albero, e anche quelli verticali, devono nel contempo essere rimossi man mano che appaiono. Dopo la potatura un albero di albicocco diventa suscettibile alle scottature del sole. In tal caso in genere bisogna dipingere i rami con una miscela composta per metà da acqua e metà da vernice bianca in lattice che serve a proteggere l'albero. Tuttavia è importante sottolineare che la vernice in oggetto non deve intaccare le parti interessate dal taglio.
Strumenti da utilizzare
Per una corretta potatura dell'albicocco è necessario disporre di strumenti specifici, come ad esempio le cesoie che vengono usate per tagliare arti piccoli con un diametro inferiore a 1,5 centimetri. Una sega per la potatura serve invece per prendersi cura di eventuali rami più grandi di 5 centimetri di diametro. Gli strumenti di potatura funzionano meglio se mantenuti puliti, privi di ruggine e ben affilati. Prima di ogni utilizzo e dopo aver rimosso gli arti malati, bisogna immergere le lame in una miscela di acqua e candeggina poiché la pulizia in tale soluzione impedisce la diffusione di eventuali malattie.
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