VERDE TIME

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mercoledì 21 agosto 2019

VERDE TIME : COME SEMINARE IL PRATO


 Seminare un prato o, meglio, un tappeto erboso, può risultare un opera semplice ed intuitiva ma, se non rispettate fondamentali regole, potremmo non ottenere i risultati sperati.
La resa estetica del tappeto erboso dipenderà da molti fattori fra i quali:
  • scelta delle sementi;
  • un'attenta osservazione del terreno ( se possibile si effettuano analisi chimiche in laboratorio);
  • l’epoca di semina. In questo avrà ruolo importante la scelta tra specie microterme e macroterme.
Questi aspetti influenzeranno tantissimo il risultato, nella sua futura crescita e sopravvivenza.
Seminare in un periodo poco favorevole porta a molteplici problematiche e in molti, non tenendo conto di questi dettagli, incappano in questo errore vanificandone anche l’investimento.

Quando seminare il prato.

I periodi da evitare, intanto, sono l’inverno e l’estate.
L’estate non è adatta alla semina del tappeto erboso perché le temperature eccessive rischiano di bloccarne la germinazione e, dettaglio non da poco, l’evaporazione indotta dal calore priva i semi dell’acqua necessaria allo svolgimento delle loro funzioni vitali.
Quanto alla stagione invernale, la problematica più rilevante è che le temperature essendo estremamente rigide compromettono un buon risultato finale quanto incapaci di germinare.
La temperatura minima del terreno per poter seminare, dovrà essere intorno ai 15 gradi e dovrà essere costante per tutto il periodo della semina. Le stagioni che garantiscono quindi tali requisiti sono la primavera e l’autunno.
La primavera è si una stagione favorevole in quanto consente di trovare un terreno nelle giuste condizioni di umidità e temperatura però (si, vi è un però) in questo periodo molte specie vegetali (infestanti) iniziano a svilupparsi compromettendone un risultato definitivo omogeneo, in quanto inizia una vera e propria competizione radicale.
Il periodo migliore per effettuare la semina, quindi, è l’autunno (ad eccezione per le macroterme).
In questo periodo non si ha il rischio dello sviluppo delle infestanti e la temperatura più bassa di quella estiva, consente una veloce germinazione dei semi e la nascita di un tappeto erboso fitto e uniforme in poco tempo.
In più vi è il vantaggio che in una prossima primavera l’insediarsi di “erbacce” risulterà meno probabile essendo fitto.
Andiamo ora ad osservare qualche aspetto che migliorerà la resa finale.

La falsa semina

Quando si parla di falsa semina, si fa riferimento ad una tecnica agronomica che permette ( adottandola ) di ottenere semine “pulite”.
Consiste, una volta diserbato e fresato nell’intera area, nell'irrigare il terreno per circa 7/10 giorni.
In questo modo se vi sono semi ( infestanti ) ancora in quescienza ( dormienza ), verranno fuori perché alimentati.
Vi sarà poi, in caso di presenza di nuove infestanti, un secondo ed ultimo diserbo seguito da una successiva fresatura ( motocoltivatore ).

La concimazione del prato (nutrizione)

Altra attenzione da dover offrire al tappeto erboso è la nutrizione.
In fase di semina è importante apportare concimi con un buon titolo di fosforo ( P ) .
P è il titolo che indica il fosforo e fa parte dei tre macroelementi fondamentali della crescita e del mantenimento futuro. 
Il fosforo, in ambito di semina, dovrà avere un titolo pari o superiore a 20.
Si può ovviare utilizzando anche concimi con matrice organica, i quali migliorano nettamente il rapporto suolo/tappeto erboso in quanto riattiva in modo significativo l’attività microbica.
Non per ultimo l’integrazione di humus di lombrico potrebbe essere un ulteriore input positivo.

Irrigazione prato: come comportarsi

Le irrigazioni: argomento alquanto banale all’apparenza, ma dietro al quale si nasconde la chiave di un tappeto erboso di successo.
Terminata la messa a dimora dei semiè importantissimo offrire una continua umidità al terreno.
Dare tanta acqua, oltre ad essere uno spreco, è anche poco produttivo.
E’ bene sapere che l’acqua data, dovrà solo e unicamente mantenere un costante grado di umidità al primissimo strato del terreno ( top soil ) .
Un eccessivo apporto idrico, oltre a poter stimolare i potenziali semi infestanti che vivono in strati più profondi, potrebbe creare “allagamenti” spostando di conseguenza i semi.
Quindi le irrigazioni vanno intese come "micro irrigazioni", ovvero cicli brevissimi di 3-4 minuti per più volte al giorno.
Solo dopo una prima maturazione del tappeto erboso potremo modificare questo aspetto e diversificarlo per poter far sviluppare un buon apparato radicale.

Sabbia Silicea

Forse non è un aspetto fondamentale ma in molti casi è utile introdurre sabbia silicea (soprattutto in caso di terreni difficili). 
La sabbia è un ottimo elemento in quanto aiuta in modo significativo il drenaggio, favorendo un ottimo passaggio di aria nel sottosuolo, garantendo una continua integrazione di azoto e permettendo un allungamento radicale di un certo livello.
Infatti basti pensare che i green golfistici sono composti dall’80-90 % di sabbia.
Vi è anche da dire che la sabbia porta a dei problemi, se non vi è una buona gestione del tappeto erboso.

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