I fiori sono la soluzione più semplice e colorata per abbellire il proprio giardino con bordure e aiuole, oppure il balcone di casa con esemplari coltivati in vaso.
In natura sono presenti tantissime specie, diverse per forma, dimensioni e tonalità delle corolle, altezza delle piante, periodo di fioritura e modalità di propagazione. Molto spesso si decide di seminare i fiori in estate per vederli spuntare in primavera.
Fiori Estivi
Esistono tanti fiori diversi che si possono seminare in estate che daranno poi una fioritura l’anno successivo al termine dell’inverno o a primavera inoltrata.
Tra le specie più apprezzate, che possono essere coltivate anche in vaso, si ricordano le Violaciocche, l’Aquilegia e le Primule.
Si tratta di fiori molto facili da coltivare e abbastanza resistenti: solo le Primule possono essere affette da mancanza di magnesio, patologia che porta a un precoce ingiallimento delle foglie. In questo caso si consiglia di somministrare insieme all’acqua per irrigare sali di solfato di magnesio (7 gr per litro).
Tra le specie più apprezzate, che possono essere coltivate anche in vaso, si ricordano le Violaciocche, l’Aquilegia e le Primule.
Si tratta di fiori molto facili da coltivare e abbastanza resistenti: solo le Primule possono essere affette da mancanza di magnesio, patologia che porta a un precoce ingiallimento delle foglie. In questo caso si consiglia di somministrare insieme all’acqua per irrigare sali di solfato di magnesio (7 gr per litro).
Primula: caratteristiche
Anche se alcune Primule perenni risultano piante da vaso di grande impatto estetico, nella maggior parte dei casi si trattano questi fiori come esemplari annuali da eliminare dopo la fioritura.
La semina delle primule in estate avviene per quelle coltivate in giardino. Tuttavia per prolungare per più anni la vita delle primule bisogna conservarle in un posto fresco, luminoso e arieggiato fino alla stagione successiva.
Tutte le varietà di primula presentano fiori circolari riuniti in ombrelle oppure in verticilli composti da 6-10 unità che si sviluppano da steli eretti che spuntano dai bassi cespi di foglie.
La semina delle primule in estate avviene per quelle coltivate in giardino. Tuttavia per prolungare per più anni la vita delle primule bisogna conservarle in un posto fresco, luminoso e arieggiato fino alla stagione successiva.
Tutte le varietà di primula presentano fiori circolari riuniti in ombrelle oppure in verticilli composti da 6-10 unità che si sviluppano da steli eretti che spuntano dai bassi cespi di foglie.
Coltivazione della primula
Una volta che sono state seminate, il germoglio delle primule avviene alla fine dell'inverno successivo oppure all'inizio della primavera.
Queste piante necessitano di molta luce, soprattutto al mattino e verso sera. Le temperature superiori ai 16°C accorciano la vita dei fiori, quindi bisogna aumentare il livello di umidità. Ad esempio gli esemplari in vaso vanno posti su strati di ghiaia umida e nebulizzati giornalmente.
Queste piante necessitano di molta luce, soprattutto al mattino e verso sera. Le temperature superiori ai 16°C accorciano la vita dei fiori, quindi bisogna aumentare il livello di umidità. Ad esempio gli esemplari in vaso vanno posti su strati di ghiaia umida e nebulizzati giornalmente.
Primula: irrigazione e concimazione
Per ottenere fiori colorati e abbondanti bisogna innaffiare le Primule abbondantemente, tuttavia la quantità d’acqua deve essere dosata per mantenere il terriccio umido ed evitare ristagni idrici che fanno marcire le piante. La semina avviene in terreno sciolto, ricco di sostanze nutritive, oppure in una miscela a base di terriccio comune.
Per favorire la comparsa dei fiori si concimano gli esemplari per tutto il periodo di fioritura, usando un liquido fertilizzante ogni due settimane: si procede appena compaiono gli steli fioriferi.
Per favorire la comparsa dei fiori si concimano gli esemplari per tutto il periodo di fioritura, usando un liquido fertilizzante ogni due settimane: si procede appena compaiono gli steli fioriferi.
Violaciocca: caratteristiche
Le Violaciocche appartengono a due diversi generi della famiglia delle Crucifere:
- Matthiola incana specie spontanea diffusa nel bacino del Mediterraneo ed è una pianta perenne, con fusti eretti alti 30-60 cm, legnosi alla base e si caratterizza per avere peli stellati di colore bianco;
- Cheiranthus cheiri, chiamata comunemente violaciocca gialla e proviene originariamente dall'Asia Minore.
Violaciocche: varietà
- La Violaciocca perenne si caratterizza per avere foglie lineari-lanceolate intere e fiori riuniti in folte infiorescenze a grappolo terminale di colore rosa oppure porporini. È considerata una pianta ornamentale, usata molto in giardini e parchi per decorare aiuole e creare bordure di grande impatto estetico.
- La Violaciocca gialla, invece, presenta un fusto legnoso alla base, foglie intere, lanceolato e di consistenza carnosa e fiori riuniti in gruppi terminali di colore giallo-aranciato e porporini. Ogni elemento è sorretto da un peduncolo ascendente di ridotte dimensioni. Questa varietà è ideale per abbellire aiuole e creare giardini rocciosi molto colorati.
Una pianta da fiore da seminare in estate e che fiorisce la primavera successiva è l'Aquilegia: si tratta di un genere dall'aspetto erbaceo che appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee e comprende numerose specie spontanee.
L'Aquilegia è diffusa nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale in diverse varietà, alcune tipiche ed esclusive dell'Europa, altre dell'America e dell'Asia.
Quattro specie sono comprese all'interno della flora italiana spontanea delle Alpi e degli Appennini.
In ogni caso presentano foglie lobato-composte, delicate e leggere, mentre i fiori sono solitari o riuniti in infiorescenze a pannocchia stranamente ramificate.
L'Aquilegia è diffusa nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale in diverse varietà, alcune tipiche ed esclusive dell'Europa, altre dell'America e dell'Asia.
Quattro specie sono comprese all'interno della flora italiana spontanea delle Alpi e degli Appennini.
In ogni caso presentano foglie lobato-composte, delicate e leggere, mentre i fiori sono solitari o riuniti in infiorescenze a pannocchia stranamente ramificate.
Perché coltivare l'Aquilegia
L’Aquilegia è molto apprezzata e decorativa per i suoi fiori abbondantemente peduncolati, che possono presentarsi eretti oppure penduli.
Risultano molto appariscenti per la loro forma strana e al tempo stesso elegante e sono costituiti da cinque petali ricurvi che terminano con speroni nettariferi; il calice è formato da cinque petali alternati agli speroni, molto più corti ma dello stesso colore.
Le specie più diffuse in Italia sono:
Risultano molto appariscenti per la loro forma strana e al tempo stesso elegante e sono costituiti da cinque petali ricurvi che terminano con speroni nettariferi; il calice è formato da cinque petali alternati agli speroni, molto più corti ma dello stesso colore.
Le specie più diffuse in Italia sono:
- l’Aquilegia vulgaris: con fiori violaceo scuro;
- l’Aquilegia alpina: di colore azzurro intenso.
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