Gli afidi sono piccoli insetti, detti anche "pidocchi delle piante", che rientrano nella famiglia dei rincoti. Ci sono numerose differenti specie di afidi, riconoscibili in base al colore, alla lunghezza e alla forma del corpo. Di norma sono lunghi circa 1-3 mm e hanno un corpo di forma ovale, con zampe corte. Si possono trovare sia in forma alata sia privi di ali.
Gli afidi hanno un apparato boccale pungente-succhiatore, con il quale vanno ad attaccare la superficie delle foglie, i rami ed i germogli ed hanno la tendenza a svilupparsi e riprodursi su qualsiasi tipo di pianta, non solo dunque sulle piante orticole, ma anche su quelle ornamentali. La loro presenza è più cospicua nel periodo primaverile ed in estate, dal momento che il clima è favorevole per loro anche per la riproduzione.
Alcuni di questi insetti preferiscono parti più morbide sulle quali insidiarsi, mentre altri si insidiano anche in fusti semi legnosi. Per esempio possiamo trovare gli afidi neri delle leguminose che usano principalmente gli arbusti come insediamento, lasciando come secondo obiettivo le piante erbacee.
Gli afidi delle piante tendono a succhiare la linfa delle varietà botaniche, rompendo i fusti e succhiandone l'interno, provocando così un indebolimento di tutta la pianta ed un arricciamento delle foglie, nonchè un raro e scarso sviluppo di fiori e frutti.
Come si può ben capire questi insetti determinano danni ingenti alle piante in quanto si stabilizzano in colonie molto popolate: basta pensare che generalmente si hanno due o tre generazioni all'anno. Questo provoca, dunque, una vera e propria colonia, se non si interviene tempestivamente.
La riproduzione degli afidi varia a seconda della specie, ma la maggior parte di essi si riproducono allo stesso modo. Le femmine, che non sono munite di ali e sono visibili sul retro delle foglie, tendono a riprodursi per partenogenesi, dando origine ad esemplari femminili. Solo prima dell'inverno si verifica una riproduzione sessuata per generare uova in grado di svernare esemplari maschili. Le femmine vanno a produrre uova rintanate in luoghi riservati e appartati, per poi trascorrervi l'inverno. Tuttavia se la stagione invernale è piuttosto mite anche gli esemplari maschili sono in grado di superarla.
Durante la stagione autunnale, in genere si ha un numero maggiore di esemplari di afidi alati. Infatti in questa stagione è fondamentale evitare che migrino da una pianta all'altra, al fine di evitare una diffusione dell'infestazione a tutte le colture presenti in zona.
Le grandi colonie di afidi producono un liquido zuccherino, chiamato "melata". Quest'ultimo cade sulle foglie e sui fusti, trasformandosi in un ottimo terreno di coltura per i funghi e fumaggini, che provocano il deturpamento dell'aspetto estetico della pianta e determinano gravi danni funzionali. Oltre al problema dei funghi, la melata attira anche molti insetti tra cui anche le formiche, che vivono in simbiosi con la melata degli afidi. Un importante campanello d'allarme per capire se è presente un'infestazione di qualche specie nelle nostre amiche piante è, infatti, proprio la presenza delle formiche. Possiamo tranquillamente dire che le formiche allevano questi insetti per la produzione di melata, perché salvaguardano le uova degli afidi durante la stagione invernale, mentre con l'arrivo della primavera le spostano sui rami per nutrirle e produrre la melata.
Per contrastare ed eiliminare gli afidi con rimedi naturali è possibile optare per diverse strategie. Se l'infestazione è ancora lieve si possono rimuovere manualmente i parassiti o riversare su di essi un forte getto d'acqua, in modo da staccarli e spazzarli via. Una seconda strategia consiste, invece, nell'utilizzo dei macerati, come il macerato di tabacco, peperoncino, aglio e ortica. Di quest’ultimo è possibile trovare già dei composti a base d’ortica in commercio ideali per combattere questi insetti ed efficaci sopratutto contro gli afidi bianchi.
Anche il Neem può essere utilizzato con successo per combattere questi parassiti in modo naturale, in particolare per prevenire ulteriori attacchi futuri.
Se l'infestazione invece è già più imponente ed avanzata è possibile tentare con prodotti a base di Piretrine, da distribuire lontano dal periodo di fioritura perché danneggia i fitofagi e le api. Questi prodotti sono da vaporizzare dopo averli diluiti in acqua piovana o osmotica sul retro delle foglie e sui boccoli. É preferibile eseguire questa operazione possibilmente la sera perché il principio attivo è sensibile alla luce e per evitare una veloce degradazione ed aumentare la sua efficacia, è opportuno farlo la sera.
Si possono utilizzare altri prodotti a base di tossine di origine naturale, come i prodotti a base di Spinosad, ma se invece non vogliamo utilizzare nessun tipo di prodotto, possiamo sempre usufruire dei predatori naturali come le coccinelle e le forbici.
La melata sulle foglie invece è possibile eliminarla con un po' di sapone Marsiglia, sciolto in acqua o utilizzando saponi appositi per le piante. Ci basterà strofinare delicatamente le foglie per eliminare ogni traccia lasciata dalla colonia degli afidi.
Nessun commento:
Posta un commento