VERDE TIME

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domenica 28 gennaio 2018

VERDE TIME: TRACHELOSPERMUM JASMINOIDES,OVVERO RINCOSPERMO,OVVERO FALSO GELSOMINO




Piccola introduzione: il rincospermo, si chiama scientificamente Trachelospermum, ma siccome questo nome è tremendo, nessuno in Italia si sogna di chiamarlo così: la metà delle persone  lo chiama rincospermo  l’altra metà degli italiani invece lo chiama gelsomino. Sì, il nome gelsomino è proprio bello, di gran classe, sennonché gelsomino è già il nome del Jasminum, che è tutt’altra pianta di tutt’altra famiglia. Per ovvie ragioni su cui non mi dilungherò, è piuttosto sciocco chiamare due piante diverse con lo stesso nome. Quindi almeno voi non chiamate questa pianta gelsomino.Ora abbandoniamo i cavilli e parliamo di cose più pratiche.
 Per prima cosa, cominciamo col dire che il Rincospermo è un bellissimo rampicante dal profumo intenso. Di facile coltura, è perfetto per ricoprire muri e steccati con una compatta coltre di belle foglie coriacee e lucide che saranno presenti tutto l’anno. Il fatto che sia sempreverde è in molte situazioni un enorme vantaggio estetico: pensate a un brutto muro o a un vecchio treillage di legno quasi marcio.

I suoi profumatissimi fiori bianchi fanno capolino in giugno e si mantengono freschi e numerosi per tutto il mese. Proprio una bella pianta, davvero altamente consigliabile. Se ben curata le sue fioriture saranno di anno in anno sempre più spettacolari.La sua origine va ricercata in Asia. Le sue 20 specie, infatti, provengono tutte da India, Corea, Cina e Giappone. In Europa se ne coltivano soltanto due: il Trachelospermum jasminoides e il Trachelospermum asiatico.
Il profumo di questa pianta merita un capitolo a parte. E’ piuttosto simile a quello del Jasminum officinalis. E va detto che è molto forte,  può essere talmente intenso da risultare per qualche anima particolarmente sensibile addirittura nauseante.

Come si coltiva
Il Rincospermo è facilissimo da coltivare! Il nostro eroe infatti non ha bisogno di essere potato secondo regole complicate, questo non vi preclude il sadico piacere delle potature: quando vi avrà sommerso il terrazzo sentirete il desiderio di prenderlo a forbiciate. In quel caso niente sensi di colpa: fatelo. E rifatelo tutte le volte che riterrete necessaria una potatura “contenitiva” per questa strabordante pianta.
Non siate avari con le concimazioni: la scarsa nutrizione della pianta sfocia sempre in una scarsa fioritura.
Quindi soprattutto nel periodo vegetativo somministrate regolarmente concime universale.

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