Nell’era moderna,
condizionata da un incremento della cementificazione, sempre più
famiglie e persone si spostano verso la provincia, abbandonando la
città e l’asfalto. La necessità di spazi verdi, aria più tersa e
voglia di calma ha cambiato la fisionomia delle metropoli. Una
riscoperta della natura, delle necessità e delle esigenze personali,
una voglia di guidare con calma la propria vita anziché subire il
tempo che scorre.
Sempre
più persone sposano il concetto dell’impatto zero, attraverso uno
stile di vita meno complesso e più rispettoso. Al primo posto una
filosofia legata al riciclo e
al riuso, condita e implementata da una scelta etica dei materiali e
dei cibi. Ovviamente l’alimentazione riveste
un ruolo focale, e sempre più spazi verdi anche comunali vengono
impiegati per mini coltivazioni. Piccoli o grandi orti dove
sfogare la propria voglia di benessere.
L’orto
è un luogo senza età che affascina tutte le generazioni in modo
indiscriminato, in un territorio come il nostro con un passato legato
all’agricoltura. La voglia di mettere le mani nella terra,
faticando, curando, seguendo il tempo scandito dalle stagioni, per
poi godere dei frutti è la chiave che porta alla creazione degli
orti. Ma se lo spazio verde manca, se non si può beneficiare di un
giardino medio-grande, il balcone si
troverà ad assolvere questo ruolo e necessità. Perché per
coltivare un orto non è indispensabile possedere spazi immensi, ma
spesso può bastare lo spazio di pochi vasi. L’orto in balcone è
quindi la nuova frontiera del benessere, dove sfogare la propria
voglia di verde e cura.
I vasi
Se lo spazio del
balcone lo consente è possibile ricreare un piccolo angolo bio dove
coltivare verdura e anche frutta, magari proteggendolo alla vista con
un reticolato dove far crescere una pianta floreale o con un’infilata
di vasi di fiori. Ma anche un vaso con pomodori e lattuga potrà
donare fascino e colore al balcone di casa vostra. Se invece lo
spazio è esiguo è indispensabile scegliere vasi e piantine in
misura, in modo da non caricare lo spazio soffocando il balcone.
L’orto in balcone necessita dello stesso tipo di cure e attrezzi da
impiegare nell’orto. Il terreno e il campo saranno sostituiti dai
vasi, possibilmente in terracotta perché maggiormente traspiranti.
Ma anche in plastica, oppure sacchi in juta con l’interno rivestito
di plastica e con qualche foro per far respirare il terreno.
Un sempreverde sono
le cassette della frutta, in plastica o legno, ideali per verdure
piccole da coltivare in sequenza. Meglio supporti rettangolari e
quadrati, con una profondità variabile in base a ciò che si vorrà
coltivare. ad esempio i pomodori necessitano di spazio, sia verso il
basso che verso l’alto. Ma anche ceste di vimini o sacchi del riso,
borse di tela capienti e vecchi contenitori di latta e barattoli.
L’importante, nel caso della stoffa, è foderare l’interno
permettendo però al terreno di respirare attraverso micro fori.
Mentre per i barattoli o i contenitori rigidi è bene praticare un
foro alla base, e appoggiare il vaso sopra un piattino di plastica o
cotto in misura.
Terriccio e concime
In ogni vaso va
creato un fondo con argilla o ghiaia, la quale fungerà da filtro.
Inoltre è bene mescolare il terriccio di produzione con un 10% di
sabbia, per consentire all’acqua di attraversare il tutto senza
ristagnare. Per facilitare la coltivazione è giusto concimare, ma
senza esagerare per non rovinare le radici e i rapporti di buon
vicinato. Evitate concimi chimici o medici, ma preferiti quelli bio
come il terriccio con lombrichi. Un classico naturale, che non
rovinerà la verdura intossicandola. Inoltre è bene utilizzare
prodotti naturali anche per la cura e la salute delle verdure,
evitando sostanze aggressive come i pesticidi. Le verdure da balcone,
come quelle dell’orto, potranno subire l’aggressione di insetti e
batteri oltre che dell’inquinamento cittadino. Ma è sempre meglio
contrastare i problemi con un approccio sano, naturale che non incida
sulla nostra salute.
La scelta delle verdure e l’acqua
La scelta dei
prodotti da coltivare è fondamentale, per un risparmio di forze ed
energia è meglio dirigere l’attenzione verso articoli poco
pretenziosi e che non richiedono troppa cura. In particolare se è il
primo approccio nei confronti dell’agricoltura da balcone o in
generale. Meglio quindi le piantine aromatiche, una per vaso così da
permettere loro l’ambientazione singola e duratura, come ad esempio
timo, rosmarino, prezzemolo, basilico e salvia. Oppure pomodori,
melanzane, peperoni e le più classiche zucchine. O ancora carota,
lattuga, aglio, cipolla, ravanello e sedano. Ma anche piante da
frutta come limoni, arance, melograno, mele, susine e ciliegie.
Ovviamente il formato e il vaso dovranno assecondare lo spazio
disponibile, senza fra crescere la pianta a dismisura. Per quanto
riguarda l’annaffiatura è importante non eccedere, ma tastare con
le dita se il terreno necessita o meno di bere. Questo risulterà
positivo sia per la salute delle piante, che per l’economia
dell’utilizzo dell’acqua.
Ovviamente la
pratica e i primi risultati potranno aumentare la vostra esperienza
personale in materia di orto e ortaggi. Come sempre è importante
seguire la stagionalità dei prodotti, seminando seguendo la
ritualità delle stagioni e della natura. Proteggendo le coltivazioni
dal freddo dell’inverno e dal sole eccessivo, magari con un tessuto
non tessuto che respingerà anche le polveri sottili dello smog.
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