VERDE TIME

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martedì 17 gennaio 2017

COME REALIZZARE UN BIRDGARDEN


Analisi degli spazi e scelta delle piante



Il primo passo per realizzare un birdgarden è, ovviamente, quello di valutare gli spazi a propria disposizione. Il giardino, infatti, non dovrà risultare troppo affollato di alberi, ma nemmeno troppo scevro di varietà di cui gli uccelli possano nutrirsi. Inoltre, è sempre utile vagliare le caratteristiche climatiche del proprio luogo di residenza, anche chiedendo consiglio al proprio fornitore di botanica di fiducia, per capire quali varietà vegetali possano regale il massimo della crescita e della fioritura.
La scelta delle piante è molto varia e, naturalmente, deriva anche dalle tipologie di uccellini che solitamente albergano la propria zona. In genere, gli uccelli possono nutrirsi di semi in caso fossero granivori, di bacche se frugivori, di piccoli animaletti se insettivori. Di conseguenza, a seconda della presenza autoctona, si dovrà cercare di realizzare un equilibrato mix delle piante: alberi da seme, da frutto e specie vegetali solite a ospitare innocui insetti. In genere, si sfruttano innanzitutto le piante ad alto fusto già presenti, come la quercia, arricchendo poi il giardino di tipologie di media altezza quali ciliegio, biancospino, prugnolo e cotoneaster. Ma anche agevolando la crescita di siepi di rosa canina oppure approfittare di edera e cardo, la prima per fornire simpatici nascondigli, il secondo perché attira piccole farfalle e falene. Spazio anche ai fiori, quali il girasole amato per i suoi semi, ma anche a vasi di profumate varietà come la lavanda.
La disposizione delle piante dovrà essere armonica, evitando un’eccessiva sovrapposizione delle fronte, anche perché ad alberi diversi potrebbero corrispondere specie diverse di uccellini. Le piante da bacca, come il mirtillo, tendono ad attirare pettirossi, fringuelli, capinere e rondini, mentre gli alberi da frutto come il melo attirano le cinciarelle. Qualche siepe d’alloro, infine, attirerà di certo i simpatici merli.


Mangiatoie e abbeveratoi: spazio al riciclo


Come già anticipato, quando non è possibile realizzare una crescita autonoma, sarà necessario integrare gli elementi nutrienti con delle piccole mangiatoie, nonché con degli abbeveratoi, perché la presenza d’acqua sarà sempre importante e sarà da stimolo ai volatili per insediarsi nel giardino.
Le mangiatoie possono essere facilmente realizzate con elementi di riciclo, in funzione delle dimensioni degli esemplari che si vorrà ospitare. Qualora si volessero prediligere specie medio o piccole, come passeri e fringuelli, è consigliata una mangiatoia sospesa dotata di finestrelle e tettuccio, per evitare che piccioni o altre specie più grande facciano velocemente razzia del cibo contenuto. Se si preferiscono, invece, specie fisicamente più corpose, si può pensare di installare un distributore da terreno. Si possono recuperare assetti di legno o vecchi barattoli di vetro, ma soprattutto le bottiglie di plastica, con un riciclo amico dell’ambiente. È sufficiente realizzare dei fori che attraversino da parte a parte la bottiglia, dove infilare dei bastoncini che gli uccellini sfrutteranno per posarsi, nonché un’apertura da dove sarà distribuito il mangime. Si appende quindi il tutto con dello spago nella posizione preferita. Come nutrimento, si può optare per briciole di pane, mais tritato, semi di girasole, pezzetti di frutta fresca o secca, frumento e molto altro ancora.

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