Curare
un balcone fiorito, coltivare
l’orto,
dedicarsi al bricolage: tutte azioni che fanno bene al cuore,
soprattutto se si è superata la fatidica soglia dei sessanta. È
quanto riporta una ricerca pubblicata sul British Journal of Sports
Medicine, che spiega come queste attività – dall’intensità
media e quindi adatte anche nella terza età – allontanino alcuni
dei più temuti spauracchi del sistema
cardiocircolatorio.
Ictus e attacco
di cuore:
sono queste due le patologie che verrebbero ridotte dal dedicarsi
quotidianamente alla coltivazione di un piccolo campo o alla
costruzione di mobili e altri oggetti. Nei soggetti che praticano
queste attività con regolarità e impegno, al netto di altre
condizioni di vita che potrebbero essere predisponenti, si arriva
fino a un calo del 30% dei rischi.
Gli
autori della ricerca, gli esperti di malattie
cardiocircolatorie del Karolinska
Institutet,
hanno monitorato per oltre 12 anni circa 4.000 individui over 60. Fra
i partecipanti allo studio impegnati in giardinaggio o bricolage, è
emerso come attacco di cuore e l’ictus si riducano del 27%, mentre
del 30% tutti i decessi determinati da altre cause. Le risposte sono
però molteplici: non solo la moderata attività fisica permette di
ridurre i livelli di colesterolo nel
sangue, una delle prime cause di occlusione di vene e arterie e
quindi di ictus e infarti, ma la vita all’aria aperta favorirebbe
la rigenerazione cellulare, così come la metabolizzazione di calcio
e vitamine D.
In particolare, i
soggetti analizzati presentano una minore circonferenza alla vita,
livelli di colesterolo e trigliceridi più bassi della media per
entrambi i sessi e, infine, minori quantità di insulina e glucosio
in circolazione libera per gli uomini. Inoltre, l’attività fisica
in questione riduce anche ansia e stress, allontanando così
tachicardia e alta pressione arteriosa.
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