VERDE TIME

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martedì 16 novembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : PITCAIRNIA

 

Al genere Pitcarnia appartengono circa duecento specie di bromeliacee originarie dell'America centrale e meridionale; possono essere epifite, litofite o terricole. Molte specie hanno uno sviluppo decisamente cospicuo in natura, mentre in contenitore la gran parte si mantiene al di sotto dei 45-50 cm di altezza. Formano rosette compatte, costituite da lunghe foglie lineari o nastriformi, di colore verde chiaro, ricoperte da spine nella parte inferiore; spesso le foglie più esterne sono modificate in lunghe spine tozze. Dalla primavera inoltrata fino all'inverno producono una alta infiorescenza di colore brillante, dalla quale sbocciano fiori rossi, arancioni o bianchi. In genere l'infiorescenza, lunga dai venti fino ai quaranta centimetri, tende ad essere prostrata ed i fiori sono generalmente penduli, molto allungati, a forma di stretta trombetta. Alcune specie si potrebbero anche coltivare in giardino, poiché non temono il freddo e sono resistenti ai venti, ma di solito è più facile trovare in commercio le specie ornamentali da appartamento.


Porre la Pitcairnia in luogo luminoso, anche esposto ai raggi diretti del sole, ma non per troppe ore al giorno. Le specie da appartamento temono il freddo, anche se potrebbero sopportare temperature vicine ai -1/-2°C per brevi periodi si preferisce coltivarle in casa; questo prolunga la stagione di fioritura. Si consiglia di annaffiare spesso e con regolarità la pitcairnia, inumidendo appena il terreno e riempiendo di acqua il cono costituito dalla rosetta di foglie; nei mesi caldi, o in quelli in cui è attivo l'impianto di riscaldamento domestico, è bene vaporizzare spesso la pianta, per aumentare l'umidità atmosferica. Ogni 20-30 giorni fornire del concime per piante da fiore, in metà dose rispetto a quella consigliata sulla confezione del concime. Il terreno è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si desidera crescere qualsiasi specie vegetale. Il terriccio è di fatto la principale fonte di sostentamento delle piante, attraverso il quale esse ricevono le più importanti sostanze nutritive di cui hanno bisogno. Nonostante cio, gran parte delle pitcairnie sono epifite, quindi non necessitano di terreno; si consiglia di utilizzare del terriccio per orchidee mescolato ad una buona quantità di terriccio universale bilanciato. In genere non hanno un apparato radicale molto sviluppato, quindi si possono coltivare in vasi di dimensioni contenute, sono particolarmente adatte per la coltivazione in contenitori appesi.


In natura le pitcairnia producono frutti, dai quali si ricavano semi fertili. La propagazione degli esemplari in vaso avviene però in genere per divisione dei cespi, infatti le pitcairnie, come le altre bromeliacee, dopo la fioritura tendono a produrre numerosi germogli basali. Se divisi dal cespo principale, si possono rinvasare singolarmente, e sviluppano in poco tempo un buon apparato radicale. 

Queste piante vengono spesso attaccate dalla cocciniglia. Questo parassita attacca la pitcairnie cibandosi della linfa contenuta nelle foglie e debilitando la pianta intera. Per combattere il problema è possibile utilizzare del cotono imbevuto di alcool e strofinare le parti colpite con questa soluzione rimuovendo manualmente le cocciniglie. Nei casi più gravi, impiegare prodotti specifici antiparassitari acquistabili presso i migliori centri giardino.




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