VERDE TIME

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domenica 21 febbraio 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : PIANTE A FIORITURE PRECOCE IL COTOGNO DEL GIAPPONE

 



Il Chaenomeles (o Cydonia o Cotogno del Giappone o Fior di Pesco) è un arbusto conosciuto ai più con il romantico nome  Fior di pesco; è noto anche come Cotogno da fiore o Cotogno giapponese, nome che rende note quelle che sono le sue origini orientali.Il Chaenomeles  fa parte della famiglia delle Rosaceae genere chaenomeles che deriva dal greco e significa “frutto che si spacca”. Il genere comprende quattro specie e moltissimi ibridi, tutti rustici.



Il Chaenomeles  un arbusto, o piccolo albero, a foglia caduca molto amato per la sua fioritura precoce e variopinta oltre che per suoi frutti. È estremamente facile da coltivare e che può essere inserito in tutti i giardini.

Ha  dimensioni medie  la sua altezza non supera i 150-200 centimetri, fiorisce precocemente (inizia a fine inverno), ha le spine acuminate che coprono i rami e i frutti prodotti. I fiori, che non profumano, hanno petali di un colore intenso che va dal rosa al rosso, con stami gialli.Con il procedere della primavera dopo la fioritura la pianta produce dei piccoli frutti che, visti da vicino, ricordano le mele cotogne e sono commestibili, previa cottura, dato il  sapore aspro.

Il genere comprende quattro specie e moltissimi ibridi, tutti rustici: la japonica (rinvenuta in Giappone, ma con tutta probabilità originaria della Cina), la speciosa (sempre endemica di tutto il Sud-est asiatico), la cathayensis e la thibetica, scoperta soltanto nella metà del 1900.



La Chaenomeles japonica

La Chaenomeles japonica è un arbusto spogliante, alto 2 m e largo 1,20 m, a crescita media; presenta foglie verde bottiglia e nei mesi di febbraio-aprile produce  numerosi fiori medio – grandi, rosa o rosso.


Chaenomeles speciosa

I suoi fiori sbocciano a mazzetti a fine inverno, o inizio primavera, talvolta anche sotto le ultime nevicate della stagione, sui rami nudi e sono di un bel colore rosso, con stami gialli al centro. Durante l’ autunno maturano frutti giallo-oro, tondeggianti, non commestibili. Crescono senza problemi su qualunque terreno, tollerano poco e male le potature, peraltro spesso superflue data la lentezza nella crescita.


Chaenomeles cathayensis

Si tratta di un arbusto deciduo spinoso o albero che cresce fino a 6 metri di altezza. Le foglie sono appuntite, spesso dentate e ovali a forma di lancia. Produce  fiori a campana rosa o bianchi la cui larghezza arriva fino a 4 centimetri. Il frutto è un pomo giallo-rosso profumato di 6 o 7 centimetri di larghezza.


Chaenomeles  thibetica

E’ un arbusto deciduo molto spinoso o un piccolo albero che può crescere da 150 a 300 cm di altezza

Tra i molti ibridi citiamo

Chaenomeles x superba ´Crimson and Gold´con fiori invernali color rosso scuro.

Chaenomeles x superba ´Cameo´, con stupendi fiori doppi color pesca.

Chaenomeles x superba ´Pink Lady´, con fiori di colore rosa scuro con fioritura precoce invernale.



Se si posiziona  in pieno sole la fioritura sarà di certo favorita, ma può essere posto anche a mezz’ombra; in tal caso occorre esporlo ad Est, in modo che la luce possa arrivare ad illuminarlo nelle prime ore del mattino. La pianta tollera bene i climi rigidi e anche il caldo. In aree alpine al di sopra degli 800 metri può essere una buona idea collocarlo nei pressi di un muro, così che venga protetto dai venti.Si adatta senza problemi a qualsiasi tipologia di terreno tranne che i terreni che presentano una percentuale elevata di calcio. Dovrebbero essere anche evitati, o migliorati, i suoli troppo compatti dove non è garantito un buon drenaggio delle acque. In quel caso occorre intervenire prima dell’impianto predisponendo sul fondo della buca uno spesso strato drenante.Una volta messo a  dimora, il fior di pesco deve essere annaffiato e seguito per i primi 12 mesi; dopo le innaffiature dovranno essere limitate, generalmente sono sufficienti le piogge. Tuttavia, in caso di periodi prolungati di siccità occorre annaffiare la pianta. Il fior di pesco non tollera i ristagni d’acqua. Nel periodo autunnale l’arbusto perde totalmente il fogliame, entrando in una fase di riposo vegetativo; quindi, fino a quando le temperature non torneranno a salire le innaffiature vanno sospese anche in vaso.
E’  consigliata una  potatura annuale al termine della fioritura; la potature evita uno sviluppo troppo denso ed evita che il formarsi di eventuali rami interni che non riceverebbero la luce del sole. Durante la potatura si tagliano sia i rami più vecchi e sottili sia i rami rovinati. Le fioriture di queste piante sono spettacolari, a seconda della varietà, avvengono  da febbraio a maggio.

I fiori, in piccoli grappoli, ben sparsi lungo i rami privi di foglie, sono formati da corolle semplici o doppie, con diametro massimo di 5 cm. Le corolle semplici sono formate da 5 petali arrotondati con al centro un bel ciuffo di stami gialli. I colori sono tantissimi: si va da rosso acceso al bianco, dal  rosa tenue al fucsia al salmone all’arancio.

Verso la fine della fioritura compaiono anche le foglie, ma sicuramente questi arbusti sono molto più vistosi quando privi di foglie, perchè i fiori spiccano molto sui rami scuri e spogli, che paiono secchi. In primavera inoltrata ai fiori seguono piccoli frutti, che somigliano a piccole mele cotogne, i frutti hanno un sapore asprigno ma sono commestibili, previa cottura.

I frutti del Chaenomeles vengono utilizzati in composte o marmellate, o aggiunti a confetture di altri frutti, per renderle più dense, vista la ricchezza di pectina di queste piccole mele.

TALEA

Vanno prelevati da getti laterali della pianta i  rami semilegnosi, agostati, della lunghezza di circa 10 cm. Il taglio va poi spolverato con ormoni radicanti e si procede ad inserirli  in una composta molto leggera e drenante. l’umidità va manteniamo alta, per questo il contenitore va coperto con della plastica. Per ottenere una radicazione veloce si deve mantenere sempre la temperatura al di sopra dei 16°C. Le piantine possono generalmente essere poste in vasetti singoli già da ottobre e  la primavera successiva si possono metterle a dimora definitiva.

Queste piante possono manifestare i seguenti problemi:

  • la ticchiolatura e la monilia sono crittogame frequenti alle quali consegue il disseccamento dei fiori e delle foglie, oltre che alla formazione dei cancri rameali. Il rame risulta ottimo per la prevenzione.
  • quando si alternano giornate calde a giorante umide può manifestarsi l’oidio, si può prevenire usando zolfo bagnabile.
  • Come tutte le Rosaceae il cotogno da fiore è soggetto al colpo di fuoco batterico. Si deve prestare particolare attenzione nel caso si manifestino disseccamenti rameali

  • Abbinamenti in giardino
  • Il Chaenomeles si abbina arbusti a fioritura primaverile, ad esempio chymonanthus, deutzie o forsizie. È perfetto per la creazione di siepi rustiche miste con altri arbusti con spine. In questo modo avrà anche una funzione difensiva. Si abbina perfettamente al biancospino, al prugnolo e all’olivello spinoso.

    Si può coltivare anche come rampicante dato  che i suoi rami sono lunghi e molto flessibili.

    Perfetto  anche come esemplare isolato. È adatto alla creazione di bonsai, meravigliosi per fioritura e fruttificazione.

I chaenomeles sono tutti originari dell’Asia centrale e Sudorientale. La prima specie, la japonica, venne trovata alla fine del 1700 da Thumberg in Giappone. Più tardi, Sir Joseph Banks, scoprì  anche la speciosa. Entrambe furono  introdotte in breve tempo in Europa, alla fine del 1800 si poteva già attingere ad un catalogo di oltre di 40 varietà. I primi ibridi furono ottenuti da G. Frahm nel 1900.
Nel linguaggio dei fiori simboleggia la tentazione forse per via dei frutti che ricordano la mela.

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