VERDE TIME

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venerdì 12 febbraio 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : LA POTATURA DELLE ORTENSIE

 

L'ortensia (Hydrangea Microphylla) è una pianta estremamente rustica che, se adeguatamente potata, ci regalerà una ricca fioritura per molti anni.

L'arbusto dell'Ortensia trae un notevole beneficio dal taglio delle vecchie branche che è bene asportare ogni anno anche per mantenere il livello di penetrazione della luce e dell'aria nella parte centrale dell'arbusto sempre ottimale.

Come tutte le piante che tendono a formare un arbusto legnoso, anche l'Ortensia, quando non viene adeguatamente potata tende a lignificare e progressivamente a spogliarsi nella parte inferiore. Se il cespuglio non viene potato, inoltre, la fioritura sarà magari massiccia ma i fiori risulteranno più piccoli e deboli.

La potatura dell'Ortensia va eseguita quando la pianta ha già raggiunto una certa altezza; piante al di sotto dei 20 centimetri di altezza possono essere lasciate al loro sviluppo limitandosi a rimuovere i rami morti e/o eccessivamente deboli.

L'Ortensia fiorisce sui rami dell'anno precedente ed è perciò assolutamente necessario, per garantire la fioritura, non potare indiscriminatamente questi rami.

Vediamo quindi come procedere.

In primavera, quando il rischio di gelate è definitivamente scongiurato, si procede potando i rami vecchi di oltre 3 anni ( sono quelli che presentano ramificazioni laterali e sublaterali) e che appaiono contorti fino a 2-3 centimetri dal livello del terreno.

Si possono potare anche alcune branche vecchie di due anni che presentano solo rami laterali. Rimuovete anche tutti i fiori secchi, ovviamente.

Lo scopo della potatura deve essere principalmente mirato a dare forma alla pianta, rimuovendo i rami che si intersecano, e favorire la penetrazione della luce e dell'aria all'interno del cespuglio.


Quando potare le ortensie

Per evitare che le ortensie, crescendo e allargandosi, possano invadere lo spazio verde circostante, bisogna potare per dare una forma alla pianta. Le ortensie vanno piantate nello zone maggiormente ombreggiate del giardino e non hanno bisogno di acqua abbondante. Al contrario, le ortensie necessitano di un buon ricambio d’aria e per questo il cespuglio va sfoltito con potature a cadenza annuale.

Quando potare le ortensie, periodo migliore

Generalmente le ortensie vanno potate in autunno, quando finiscono di fiorire ma se lo scorso autunno avete dimenticato di potare le ortensie, potete riparare in primavera, prima però che le temperature aumentino. E’ sempre consigliato potare le ortensie quando sono ancora in riposo vegetativo.

Vi ho esposto il periodo migliore per potare le ortensie, tuttavia è altrettanto importante valutare la varietà e l’epoca della fioritura.

Bisogna ricordare che le ortensie si dividono in specie arbustive e rampicanti. In base alla specie ci sono piante di ortensie che fioriscono sui rami dell’anno (rami giovani) e ortensie che fioriscono sui rami dell’anno precedente (rami vecchi). In genere le ortensie arbustive fioriscono sui rami giovani, se però avete una specie particolare, ricordate di documentarvi.

Come potare le ortensie

Prima di potare una pianta di ortensie, sappiate che a fare i fiori sono i rami giovani quindi dovete tagliare, con la potatura autunnale, solo i rami che hanno già regalato i loro fiori, lasciando spazio ai rami nuovi che invece faranno fiori in primavera.

Tagliate i rami vecchi a circa 25/30 centimetri dal suolo, a un paio di centimetri da una coppia di gemme. E’ importante lasciare un paio di gemme perché è da qui che nasceranno due rami nuovi che regaleranno la fioritura delle ortensie nella primavera che segue.

Se la vostra ortensia è debole e ha fatto pochi fiori, forse necessita di essere rinvigorita. Se pensate che la pianta di ortensie necessiti di maggiore forza, potete procedere a una potatura radicale. In questo modo l’ortensia svilupperà nuovi rami ma necessiterà di due anni prima di regalarvi una fioritura abbondante. Questa procedura è consigliata solo alle ortensie che non hanno prodotto fiori o che sono state attaccate da malattie, da virus o parassiti.

È consigliabile non potare mai le ortensie giovani. La prima potatura andrebbe fatta al terzo anno di vita della pianta. In mancanza di un’accurata potatura dove vanno eliminati tutti i rami vecchi, dovrete comunque garantire un minimo di sfoltimento della pianta. La potatura di base prevede l’eliminazione dei rami esili, di eventuali rami secchi e dei fiori appassiti.

Le forbici da usare per potare le ortensie

Assicuratevi di eseguire la potatura delle ortensie con fobici idonee:

  • le forbici devono garantire un taglio netto e senza schiacciature
  • le forbici devono essere disinfettate prima di ogni potatura
  • le forbici devono essere abbastanza robuste da recidere anche i rami legnosi alla base

Per potare le ortensie così come per la potatura di tutte le piante del giardino, si consiglia l’impiego di forbici con cricchetto, soprattutto se a svolgere tale operazione è a svolta da una donna. Le forbici a cricchetto sono molto versatili ma sono consigliate soprattutto quando si parla di potare l’ortensia perché i suoi rami carnosi tendono a essere schiacciati da altri tipi di forbici meno adatte.

L’ortensia non presenta rami particolarmente duri, quindi dovrete limitarvi ad attivare il cricchetto solo nel recidere i rami alla base, quelli più legnosi: qui, il sistema a cricchetto consente di distribuire lo sforzo di taglio e a seconda del diametro del ramo così da ottenere un taglio netto con il minimo sforzo anche coi rami più duri. L’efficacia del taglio è tale che molti agricoltori usano queste forbici addirittura per potare alberi da frutto… tuttavia vi consigliamo di usare solo per le piante ornamentali e di lavare bene le lame prima o dopo ogni utilizzo.

A prescindere dal tipo di forbici che userete, assicuratevi che siano ben affilate e che non vadano a schiacciare i rami “carnosi” dell’ortensia al momento del taglio.

I rami sfibrati, schiacciati o mal tagliati, diventano il covo preferito di un gran numero di parassiti che potrebbero infettare la pianta e rendere scarsa la fioritura.

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