Antiche o moderne? Quando si parla di rose questa è forse una delle prime domande che si si pone. Quando si parla di Rose Inglesi non ci si riferisce né ad un tipo né ad un altro. Andiamo a scoprirle.
Le rose inglesi non sono una famiglia di rose ma bensì un gruppo ben distinto di rose tutte accomunante dal fatto di essere state ibridate da David Austin.
Le rose inglesi sono il frutto dell’unione tra rose antiche e rose moderne. Il fine che si voleva ottenere, unedo le due categoie era quello di ottere una rosa che vantasse i pregi di entrambe ossia:
- la bellezza e la profumazione delle rose antiche
- la grazia incomparabile delle rose antiche
- la generosità delle fioriture delle rose moderne
- la vigoria, la resistenza, la vasta gamma di colore e la rifiorenza delle rose moderne.
Descrivere le rose inglesi è difficile, impossibile forse, perché essendo il frutto dell’unione di diverse famiglie di rose, la variabilità tra le diverse varietà è altissima, pertanto è difficile trovare dei punti in comune per l’aspetto delle rose inglesi. Si può dire, ad esempio che i fiori della maggior parte delle rose inglesi ha un grande numero di petali, ma esistono varietà a fiore semplice o semidoppio.Tra le rose inglesi troviamo piante che hanno portamenti e dimensioni molto diversi fra loro: ci sono piante a portamento eretto e piante con rami arcuati e ricadenti. Nel nostro clima inoltre, queste rose hanno generalmente uno sviluppo che le rende impiegabili come piccoli rampicanti.
Sono generalmente arbusti la cui altezza varia da 1,2 a 2,4 metri. I fiori possono essere a rosetta, a coppa profonda. Anche i profumi sono diversi tra loro e variano dal classico profumo di rosa antica a quello con aroma di tè, a quello fruttato o, ancora, a quello di mandorla o miele.
Ma chi è David Austin e qual è il suo merito?
David Austin nella sua vita ha ibridato circa 200 rose commercializzate. David Austin, considerato come il più grande ibridatore del ‘900, è uno dei pochi ibridatori che ha reso pubblico il processo di creazione di una nuova varietà. A lui va il merito di aver dato uno “scossone” al gusto degli ibridatori, riportando in voga forme e tipi di rose che erano ormai quasi dimenticate. Le sue rose si distinguono da quelle di altri ibridatori per la “perfezione”, in particolare nelle nuove varietà. Non sono solo rose con un bel fiore, nascono anche da una pianta sana, frondosa.
Le Rose inglesi sono un gruppo di rose nate dall’ibridazione tra rose antiche e rose moderne.
Principali varietà
David Austin ha suddiviso le sue rose in quattro sottocategorie in base a caratteristiche comuni:
– Old Roses Hybrids: vantano un aspetto simile alle rose antiche, sono più piccole con rami morbidi.
– Leander Hybrids: hanno dimensioni più grandi, sono generalmente grandi arbusti con rami flessuosi e arcuati. Sovente vengono usate come piccoli rampicanti.
– Musk Hybrids: sono accomunate dalla presenza nell’albero genealogico la celeberrima Iceberg. Sono piante abbastanza alte ed ariose.
– Alba Hybrids: hanno un aspetto ed ascendenza delle rose alba, quindi si tratta di piante abbastanza grandi con fogliame azzurrognolo.
Ecco alcune varietà
Graham Thomas
Si tratta di una delle rose inglesi più amate e diffuse. E’ un arbusto perfetto, armonioso, caratterizzato da rami flessuosi e da fiori con le corolle di un giallo molto luminoso.
Vanta un profumo di rosa antica, si copre di corolle a forma di coppa di colore cremisi brillante.
Glamis Castle
Si tratta di un arbusto compatto, ideale per la creazione di bordure ed aiuole, resistente al freddo, con fiori bianco crema.
Mary Rose
E’ perfetta per la creazione di siepi fitte di rami e di foglie praticamente sempre in fiore, presenta corolle di un rosa intenso.
Summer Song
Si tratta di un cespuglio morbido, caratterizzato da steli flessuosi e fiori che sono dapprima sferici e poi a coppa aperta. Il colore dei fiori è arancio bruciato e i fiori profumano di te.
Crocus Rose
E’ caratterizzata da arandi mazzi di fiori, con corolle a rosetta dai petali bianchi, sfumati sempre più di crema man mano che il fiore invecchia.
Francine Austin
Questa rosa inglese è deriva da un’antica ‘Noisette’, ha lunghi rami arcuati ricoperti di mazzi di fiori bianco puro, profumati di muschio, piccoli e a pompon. E’ anche rampicante.
Il carattere della rifiorenza si è andato via via realizzando nel tempo, ed oggi ci sono delle rose inglesi che iniziano a fiorire già alla fine di aprile e continuano fino a novembre. I fiori possono essere molto diversi tra loro, sia come forma che come colore che come profumazione.
Ricordano da vicino le corolle delle rose antiche, ma sono ricchi di petali e con forme diverse: a coppa, a corolla piatta, convessa, pompon, semidoppia o anche semplice. I colori coprono l’intera gamma possibile di questo genere, dal bianco puro al viola intenso.Ma la peculiarità è indubbiamente il profumo che spazia da quello tipico delle rose antiche al più selvaggio muschio, oppure riecheggiando la mirra, il tè, la frutta, il miele, il cedro, il chiodo di garofano e perfino l’erba tagliata.
Le rose inglesi hanno una notevole capacità di adattamento e si possono usare in diversi modi: in vaso, nelle bordure miste o di sole rose, nelle aiuole, come fiore reciso, per formare siepi di confine.
Se si preferiscono i contenitori, vanno scelti di dimensioni ragguardevoli.
Al momento della messa a dimora è consigliabile piantare le rose a gruppi di tre, meglio se dello stesso ibrido, distanziandole tra loro di 50 centimetri al massimo, cosi che crescendo possano compenetrarsi, formando un cespuglio pieno e arrotondato, gradevole da tutti i lati.
Le piante a radice nuda vanno messe a dimora al più presto. La buca deve avere dimensioni adeguate all’apparato radicale della pianta, deve essere umida ma deve essere eccessivamente bagnata.
Nelle regioni del centro-nord il colletto va interrato alla base della pianta di circa 8 cm. Si deve poi pressare la terra attorno alle radici quello il tanto sufficiente ad ancorare l’arbusto.
Le rose rifiorenti amano un buon apporto di concime: una prima dose a fine inverno e una seconda a giugno, in piena fioritura. I fiori appassiti vanno eliminati per stimolare la rifioritura.
Con le rose inglesi si possono creare delle siepi di confine belle e profumate.Gli esemplari coltivati in vaso possono abbellire terrazzi e balconi. Alcune varietà si comportano come rampicanti quindi sono perfette per crescere su graticci.
Generalmente si adattano senza troppi problemi purchè che si evitino periodi di siccità troppo prolungati e si scelga una posizione non eccessivamente soleggiata.
Le rose inglesi amano una buona esposizione al sole, almeno per alcune ore della giornata.
Le rose inglesi si adattano a tutti i tipi di terreno, ma preferiscono quelli non troppo acidi né alcalini, con pH ideale intorno a 6,5. La crescita è favorita dalla preparazione del terreno con composta, terriccio di foglie, humus.
I rosai non devono mai stare all’asciutto, pertanto occorre mantenere il suolo umido e fresco, sia con periodiche abbondanti annaffiature, sia applicando della pacciamatura.
La propagazione può avvenire per talea o per propaggine.
Nel primo caso si preleva la talea dalla pianta madre, nel periodo in cui la pianta non è in fioritura.
Per farlo occorre tagliare una porzione di stelo lunga circa 15-25 cm lasciando attaccate solo 3 foglie al rametto. Si eliminano tutti i germogli, i boccioli, i fiori, le spine. La talea va poi immersa in una polvere o terreno, ricco di ormoni, in maniera tale da stimolare la fuoriuscita delle radici. Nel momento in cui iniziano a spuntare le prime radici, si può invasare la tale di rosa rampicante ed attendere la sua crescita.
La propagazione per propaggine si esegue ad inizio estate, occorre selezionare dalla pianta di rosa rampicante uno stelo, che dovrà essere sufficientamente flessibile.
Si piega poi lo stelo verso il basso, cercando però di mantenerlo in ogni modo attaccato alla sua pianta madre.
Va poi sotterrato per bene, tenendolo fermo al terreno con dei ganci e avendo cura che i germogli Si trovino in posizione del tutto eretta.
Le rose preferiscono le concimazioni organiche in grado di mantenere viva la flora batterica che a sua volta trasforma i sali minerali in sostanze nutritive assimilabili dalle radici.
La concimazione deve essere eseguita al termine dell’ inverno e poi ogni 40 giorni fino alla fine di agosto.
Le rose inglesi richiedono una leggera potatura, più una spuntatura, proprio perchè occorre formare cespugli ampi e frondosi. Con un intervento drastico si potrebbe solo andare a detrimento della crescita.
Nelle aree in cui l’inverno non è gelido, la potatura si fa febbraio o anche prima altrimenti verso marzo o anche aprile.
Occorre evitare la competizione con le radici degli alberi, sempre che non si metta a dimora un rosaio rampicante. si possono abbinare rose della stessa varietà o ibridi diversi tra loro.
A titolo preventivo è bene raccogliere bene le foglie dopo aver potato e distruggerle, si possono poi iniziare i trattamenti con fungicidi appropriati allo spuntare delle prime foglie, che vanno ripetuti ogni 3-4 settimane.
Si tratta di rose piuttosto resistenti ma traggono beneficio da alcuni trattamenti antiparassitari preventivi, in particolare contro gli afidi a cui sono soggette tutte le rose nessuna esclusa.
L’intuizione che ha dato modo di creare le Rose inglesi è partita dal coltivatore vivaista inglese David Austin, che, alla fine della seconda Guerra Mondiale, si è chiesto se fosse possibile incrociare una rosa antica del 1845, la gallica ‘Belle Isis’, con la moderna floribunda ‘Dainty Maid’, introdotta nel 1938.
La Rosa antica era una rosa robusta, sana, caratterizzata da corolle piccole e di color rosa chiaro. La seconda è caratterizzata da corolle semplici, di un bel rosa brillante, e una moltitudine di stami dorati al centro.Il processo di ibridazione di nuove rose inglesi è elaborato e dispendioso. Annualmente, la David Austin roses esegue 15 000 incroci, ottenendo 350000 seedlings.
Le rose sono tra i fiori più regalati e parlano in base al loro colore. Raccontano di amicizia, di amore innocente, di purezza, di verginità, di amore eterno, di gelosia.
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