VERDE TIME

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martedì 10 novembre 2020

VERDE TIME IL MONDO DELLE PIANTE D'APPARTAMENTO

 


Maranta (Pianta della preghiera)

La Maranta è un genere di piante che ha origine nella foresta equatoriale del Brasile e della Guyana, appartiene alla famiglia della Marantaceae e cresce nei sottoboschi ombrosi.

E’ una pianta sempreverde, erbacea, ha foglie molto particolari con diverse forme e colori che restano erette durante la notte e si piegano durante le ore diurne per conservare l’umidità. I fiori sono bianchi e riuniti in spighe.La Maranta è un genere di piante che ha origine nella foresta equatoriale del Brasile e della Guyana, appartiene alla famiglia della Marantaceae e cresce nei sottoboschi ombrosi.

E’ una pianta sempreverde, erbacea, ha foglie molto particolari con diverse forme e colori che restano erette durante la notte e si piegano durante le ore diurne per conservare l’umidità. I fiori sono bianchi e riuniti in spighe.

I vasi vanno posizionati in un luogo caldo e luminoso ma non dove i raggi del sole sono troppo diretti e il terriccio va mantenuto umido; appena compariranno i nuovi germogli vorrà dire che la pianta ha attecchito e potremmo iniziare a trattare le piantine come quelle adulte.

foglie maranta

Maranta, detta anche “pianta della preghiera” perché di notte le foglie appaiate si chiudono ricordando le mani giunte in preghiera


La Maranta va assolutamente coltivata in luoghi ombrati, con temperature miti, per questo motivo durante il periodo estivo non ci sono problemi, mentre durante l’inverno è importante tenerla al riparo dal freddo e dalle correnti d’aria. Bisogna utilizzare un terriccio poroso, che deve essere miscelato da foglie di faggio e torba, a cui si dovrà aggiungere un po’ di sabbia per garantire un buon drenaggio dell’acqua. I vasi vanno posizionati in un luogo caldo e luminoso ma non dove i raggi del sole sono troppo diretti e il terriccio va mantenuto umido; appena compariranno i nuovi germogli vorrà dire che la pianta ha attecchito e potremmo iniziare a trattare le piantine come quelle adulte.Questa pianta, come accennato, non tollera il freddo e se esposta in particolar modo a temperature basse potrebbe morire. Per una buona coltivazione c’è bisogno di temperatura tra i 20° e i 28°C con un livello di umidità molto alto, pari al 90%, proprio per questo motivo viene coltivata in luoghi ben ombreggiati. Per delle foglie sane e ben sviluppate si consiglia di tenere la pianta abbastanza all’ombra da aprile a settembre.Il numero di annaffiature cambia a secondo il periodo in cui ci si trova, durante l’estate e la primavera, la pianta va annaffiata con costanza per mantenere il terriccio umido. Durante il periodo dell’anno dove il clima è più freddo, le annaffiature vanno diminuite drasticamente, in modo che il terreno sia leggermente umido. Nebulizzare la chioma della Maranta facendo attenzione a non toccare i fiori che potrebbero danneggiarsi facilmente. Infine, mettere la pianta su un sottovaso, in questo modo le radici non toccheranno l’acqua e quest’ultima evaporerà con il calore e terrà umida la pianta.La Maranta si riproduce con la tecnica di recisione, bisogna tagliarla in due partendo dalla radice, in questo modo avremmo ottenuto due piccole piante che andranno messe in vasi separati e dovranno essere coltivate come se fossero appena germogliate.

concimazione maranta

Se le foglie della vostra Maranta iniziano a diventare marroni probabilmente è a causa delle temperature troppo basse, quindi va spostata in un luogo più caldo. Se le foglie perdono colore vuol dire che c’è troppa luce, quindi la pianta va spostata in un posto più ombreggiato.

Se le infiorescenze appena uscite dalla spata hanno macchie brune e una sostanza gommosa, allora la colpa è di un fungo, il Fusarium spp, va quindi ridotta l’umidità ambientale e si usano fungicidi specifici. Infine, se ci sono macchie sulla pagina inferiore delle foglie probabilmente ci troviamo davanti alla presenza di cocciniglia, in particolare di quella farinosa.

Per rimuoverla utilizziamo un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, o in caso la pianta si trovi in vaso grande, possiamo lavarla con acqua e sapone strofinando con delicatezza sulle foglie per rimuovere i parassiti e poi risciacquarla con cura per eliminare il sapone. Se la pianta è all’aperto si possono usare degli antiparassitari specifici.

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