In questo periodo i nostri giardini cominciano a prendere forma e tutto il lavoro che abbiamo fatto nei mesi passati si trasforma in forme, colori, profumi.
È questo il periodo, però, in cui anche i nemici delle nostre piante si fanno vivi e minano ogni singola pianta. Da aprile fino a ottobre, più o meno, dovremo difenderle da tante forme di parassiti di cui analizzeremo i più dannosi e infestanti.
La cimice verde delle piante arriva con le prime giornate di sole e infesta i giardini e le zone verdi fino a novembre. In settembre, dopo una breve pausa in agosto, ritorna con la vendemmia e soltanto con la fine di essa e le prime nottate di freddo rigido, la cimice sparisce. Non dobbiamo, però, generalizzare il pericolo delle cimici: molte specie, infatti, sono perfettamente innocue sia per le piante che per l'uomo. Quelle da cui dobbiamo proteggerci, invece, sono le cimici verdi delle piante, che si nutrono della linfa degli arbusti e quindi di azalee, rododendri, ginestre e tutti gli arbusti che arricchiscono i nostri spazi verdi. Se notiamo anche una sola cimice verde su una pianta, è necessario intervenire subito per abbattere eventuali famiglie o uova. Esistono in commercio, naturalmente, molti prodotti chimici da spruzzare sulla zona ma, se non aspettiamo che le uova si siano schiuse, possiamo intervenire con metodi naturali. Un trucco che funziona contro le cimici è piantare dell'aglio in giardino; le cimici hanno una forte repulsione per il suo odore e si terranno lontane dal giardino.
La Monilia è un fungo che colpisce le piante da frutto come il melo, il pero, il nespolo, il ciliegio, il pesco. La Monilia tende ad attaccare i frutti che marciscono quando sono ancora sul ramo; il sintomo primo che ci dice che una pianta è infestata dalla Monilia è la muffa biancastra- grigia che si forma sulla superficie esterna del frutto. Se non ci attiviamo contro la Monilia, ben presto essa attaccherà anche i rami e il tronco della pianta, creandovi delle fessure nerastre simili a ferite da cui fuoriescono sostanze dense che possono sembrare quasi resina. Per prevenire la Monilia, dobbiamo potare subito i rami che manifestino fessurazioni o che ospitino frutti marciti. È importante poi mantenere sempre un buon drenaggio del terreno perché la Monilia teme l'umidità e il ristagno. Se una pianta è stata precedentemente colpita da Monilia, conviene fare una disinfestazione generale a inizio primavera per scongiurare che residui di Monilia possano svilupparsi.
Gli afidi delle piante sono una famiglia di pidocchi che riunisce circa 4000 specie diverse. Gli afidi sono parassiti specifici di alcune piante: rosa, cipresso, ciliegio, cedro e molte altre. I sintomi che gli afidi abbiano colpito una pianta sono: foglie chiazzate, ingiallite, accartocciate, avvizzite fino ad arrivare, se l'attacco degli afidi permane, alla morte del vegetale. Gli afidi possono essere sia alati che no. Di solito la prima generazione non lo è ma, essendo molto veloce il susseguirsi di generazioni, presto gli afidi si adattano al territorio e, se devono lasciare la pianta perché non più abbastanza nutriente, sviluppano le ali. Esistono in commercio potenti rimedi chimici contro gli afidi ma è meglio agire sulla prevenzione, affinché gli afidi non giungano a colpire le nostre coltivazioni. I rimedi preventivi contro gli afidi sono:
- eliminare le erbacce, poiché gli afidi tendono a deporvi uova;
- proteggere le colture, soprattutto giovani, con reti antinsetto;
- evitare di lasciare mucchi di erba tagliata o avanzi del raccolto.
L'Oidio, detto anche Mal Bianco, e che i nostri nonni chiamavano Albugine, è una malattia delle piante causata da funghi Ascomyocota. La caratteristica di questi funghi a cui l'Oidio appartiene è quella di produrre ife (filamenti uni o pluricellulari). Lo Oidio tende a prodursi quando le temperature sono ancora moderate, nel periodo avanzato della primavera e all'inizio dell'estate. Si sviluppa più facilmente su piante con intensa attività vegetativa. Complice dell'Oidio è il vento, che sparge le spore, mentre il suo nemico naturale è la pioggia, soprattutto se abbondante, che pulisce le foglie dai miceli.
I sintomi dell'Oidio sono: una perdita di colore di frutti, germogli e foglie, seguita dalla formazione di una patina biancastra, che sembra quasi polvere. Tra le coltivazioni più colpite dell'Oidio vi è la vite, che prima tende a indebolirsi fino a crettarsi nei tronchi; a questo punto altri agenti patogeni si introducono dalle fessure prodotte dall'Oidio nella linfa ed uccidono la pianta. A parte i rimedi chimici, per impedire il diffondersi dell'Oidio è consigliato evitare alla pianta shock termici, per esempio annaffiando nelle ore centrali della giornata. Se terremo le piante al riparo da questi shock sarà più difficile per l'Oidio attaccare le nostre coltivazioni.
I sintomi dell'Oidio sono: una perdita di colore di frutti, germogli e foglie, seguita dalla formazione di una patina biancastra, che sembra quasi polvere. Tra le coltivazioni più colpite dell'Oidio vi è la vite, che prima tende a indebolirsi fino a crettarsi nei tronchi; a questo punto altri agenti patogeni si introducono dalle fessure prodotte dall'Oidio nella linfa ed uccidono la pianta. A parte i rimedi chimici, per impedire il diffondersi dell'Oidio è consigliato evitare alla pianta shock termici, per esempio annaffiando nelle ore centrali della giornata. Se terremo le piante al riparo da questi shock sarà più difficile per l'Oidio attaccare le nostre coltivazioni.
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