VERDE TIME

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sabato 13 luglio 2019

VERDE TIME : FIORITURE E ALLERGIE



Disturbi di tipo allergico come raffreddore e congiuntivite che si verificano nei primi tre mesi dell'anno possono essere causati dalle seguenti famiglie di piante.

Betulacee

Assai allergogena è la betulla. Molto diffusa nel nord Europa e in alcune zone dell’Italia settentrionale, questa pianta contiene nel polline le profilline. Queste sono delle proteine allergeniche, ritrovate anche nel polline di alcune
graminacee e composite.
Nel resto dell'Italia a creare disturbi è invece soprattutto l’ontano, presente lungo i corsi d’acqua e a volte messo a
dimora anche nei parchi pubblici.
Le betulacee sono assieme alle corylacee tra le prime specie a fiorire già durante l’inverno.

Corylacee

Gli alberi principali di questa famiglia sono il nocciolo, coltivato per i suoi frutti o a scopo ornamentale, e il carpino nero, spontaneo nei boschi intorno alle città e importante per la produzione di legna da ardere.
Nei giardini a volte è impiegato il carpino bianco. In una infiorescenza di nocciolo, possono esserci fino a 5 milioni di granelli di polline.

Cupressacee

Sono conifere sempreverdi arboree e arbustive.
Per lo più a forma conica, sono molto utilizzate nei giardini perché si adattano a spazi ristretti e non richiedono costosi interventi di potatura. Fanno parte di questa famiglia il cipresso comune, il cipresso argentato dell’Arizona e i ginepri.
La produzione di polline è abbondante e i colpi di vento ne liberano vere e proprie nuvole. Ma a seconda della specie, la quantità può variare anche molto da pianta a pianta. Ad esempio i cipressi a cono stretto generalmente ne producono di meno rispetto a quelli a forma più larga e aperta.
I ginepri invece, sono dioici e il polline è emesso solo dalle piante maschili.
Prurito agli occhi e lacrimazione soprattutto nel periodo febbraio-marzo sono i sintomi tipici causati dal polline delle cupressacee.
Pare inoltre, che gli inquinanti presenti nella atmosfera interagiscano con i pollini di questa famiglia determinando una maggiore permanenza degli allergeni a livello della mucosa nasale. Un possibile aumento delle allergie al cipresso potrebbe quindi essere dovuto all’inquinamento urbano.

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