Sognate un esplosione di fiori sul balcone, senza però per questo dover fare a pugni ogni giorno con un’incontrollata crescita di vasi e vasetti? Vorreste creare nel vostro giardino uno spazio protetto dagli sguardi indiscreti del vicinato? O più semplicemente desiderate dare un tocco di movimento e colore al vostro angolo floreale?
Le piante rampicanti possono aiutarci a raggiungere questi obiettivi in modo sorprendente, grazie alla loro incredibile capacità di svilupparsi in altezza e di farsi agevolmente modellare nella forma adatta alle più svariate esigenze.
Piante rampicanti: prima dell'impianto
Come per ogni nuovo progetto floreale, anche quello che prevede l’impiego di piante rampicanti non può prescindere da una serie di valutazioni preliminari che dovranno alla fine condurci alla scelta del genere e della specie più adeguata alla nostra situazione; queste riguardano sostanzialmente l’esposizione, la natura del terreno, la disponibilità d’acqua e così via, ma un ruolo non meno importante nella coltivazione delle piante rampicanti, anche da un punto di vista estetico, è indubbiamente svolto dal sostegno (o tutore).
Per consentire alle nostre piante rampicanti di esprimere la loro peculiare abilità arrampicatrice dobbiamo innanzi tutto procurare loro un supporto su cui affrancarsi. In commercio esistono svariate tipologie di sostegni prodotti con materiali diversi, ma anche nel campo del fai da te è possibile realizzare con una minima spesa strutture sufficientemente adeguate a questo scopo. In generale, possiamo optare tra sostegni a spalliera ovvero impalcature a pergola. I primi, di norma fissati direttamente ad una parete, rappresentano la soluzione migliore laddove la superficie disponibile è estremamente ridotta. I pergolati hanno invece esigenze di spazio anche sul piano orizzontale e sono più complessi da realizzare, ma donano freschezza a balconi e giardini eccessivamente assolati.
Le legature delle piante rampicanti
Spesso è necessario aiutare la giovane pianta con delle legature nelle prime fasi di crescita e, contemporaneamente, per meglio orientare il suo sviluppo nella direzione desiderata. È consigliabile in questo caso interporre un terzo elemento che armonizzi il rapporto tra rampicante e supporto. Sono inoltre da evitare fili poco o per nulla elastici, in quanto provocherebbero il danneggiamento dei tessuti della pianta (strozzatura) durante il suo naturale accrescimento. Il materiale migliore per le legature è la rafia che dovrà essere fatta passare tra i due corpi in modo da descrivere una sorta di "8".
Piante rampicanti: le composizioni
Quando l’ampiezza della parete lo permette, possiamo spingere ulteriormente la nostra creatività realizzando composizioni di diverse piante rampicanti per formare gradevoli mosaici colorati. Naturalmente, come per le consociazioni floreali a terra, dovremo considerare le epoche di fioritura di ogni singola specie e, per mantenere le proporzioni cromatiche desiderate il più a lungo possibile senza il nostro intervento, dovremo prestare attenzione anche alle rispettive vigorie di sviluppo.
Alcune semplici precauzioni finali
Una volta che le nostre piante rampicanti avranno raggiunto la piena maturità, saranno sufficienti semplici interventi di contenimento per evitare eccessive sovrapposizioni dei tralci e invasioni degli spazi esterni al sostegno. Non si deve inoltre dimenticare di mantenere una sufficiente distanza tra il fogliame e le eventuali finestre o altri accessi presenti sulla parete: le piante rampicanti rappresentano un’ottima alternativa per decorare questi spazi della nostra casa, ma possono anche diventare vere e proprie vie preferenziali di risalita per gli insetti. Per ridurre questa fastidiosa eventualità, può essere sufficiente evitare che i germogli privi di ancoraggio ricadano sul suolo nonché apporre una barriera alla base del tronco di ogni pianta.