Simboli
di buon auspicio,rigorosamente natalizie e magari da regalare,per la
semplicità di cure anche a chi non ha il pollice verde,
quali
sono,cosa significano,ognuna ha una sua leggenda.
Stella
di Natale: Parlando di Natale si pensa a lei, che la festività la
porta nel nome: la Stella di Natale. Originaria del Messico, dove
nasce spontaneamente e dove può raggiungere anche un'altezza fra i
due e i quattro metri, si dice porti fortuna. Sulla sua origine si
raccontano varie leggende, tra le più note una riguarda quanto
accadde una notte di vigilia, in Chiesa, quando una bambina molto
povera desiderava mostrare a Gesù il proprio amore, ma non aveva
nulla da poter donare. Allora raccolse un fascio di erbe che mise
sull’altare: queste si trasformarono in Stelle di Natale.
Pungitopo:
I rami tagliati di questa pianta proteggevano le provviste dai topi.
Così nasce il nome pungitopo. I frutti della pianta maturano in
inverno, sono rossi e da tostati,in passato,erano usati come
sostituti del caffè.
Agrifoglio:
Protettore dai demoni e di buon auspicio. Le prime decorazioni con
questi ramoscelli,nella tradizione cristiana,risalgono alle
abitazioni irlandesi. Nella tradizione pagana la battaglia tra la
quercia estiva e l'agrifoglio invernale scandiva il passaggio dalla
stagione calda a quella fredda.
Vischio:
Almeno
una volta nella vita bisogna baciarsi sotto il vischio. La leggenda a
cui si ispira questo rito tra innamorati affonda le radici nella
mitologia scandinava. Il vischio era associato alla dea anglosassone
dell’amore Freya. Dea che aveva due figli, Balder e Loki.
Quest’ultimo causò la morte del fratello. Freya, disperata pianse,
e le sue lacrime a contatto con il vischio ridiedero la vita a
Balder. Per la gioia, la dea, decise di ricompensare coloro che
passavano sotto il vischio con un bacio.
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