I papaveri sono fiori che crescono spontaneamente in mezzo ai campi coltivati o nei prati e testimoniano con i loro vivaci colori la rinascita della vegetazione.
Siamo abituati a conoscere solo i papaveri rossi, ma in realtà ne esistono varie specie, con diverse colorazioni e dimensioni, compresi dei particolarissimi papaveri bianchi.
I papaveri sembrano molto delicati ma sono in realtà piante molto produttive e crescono senza bisogno di particolari cure. Per questo possono anche essere piantati con soddisfazione e facilità nei giardini, anche in zone non adatte ad altri fiori, per illuminare di colore prati o bordure.I papaveri sono fiori originari della Turchia e sono diffusi in tutta Asia e d Europa e in particolar modo in Italia. Appartengono alla famiglia delle Papaveraceae e al genere Papaver e il nome potrebbe derivare dal sanscrito “papa“, che vuol dire cattivo e da “vira“, succo, quindi succo pericoloso, con riferimento agli effetti oppiacei, già conosciuti nell’antichità, che possiedono alcune varietà. I papaveri sono piante erbacee annuali che si riproducono per seme e possono raggiungere gli 80 cm d’altezza. Presentano un fusto eretto ricoperto di una peluria spessa e dura e foglie morbide e dentate.
Fioriscono a partire da maggio e la fioritura può durare fino a settembre inoltrato. I fiori possono essere di diversi colori, ma sicuramente i più conosciuti sono quelli rossi acceso, formati da petali lunghi circa 7 cm macchiati di nero in prossimità degli stami.Esistono circa 70 specie diverse di papaveri. Alcune varietà sono puramente ornamentali, mentre altre sono utilizzate anche nella farmacopea tradizionale per le loro virtù terapeutiche, altre ancora sono tossiche.I papaveri più diffusi sono:
- Papaver rhoeas, il comunissimo papavero rosso, conosciuto anche come “rosolaccio”. È la specie più diffusa sia a livello spontaneo che nelle coltivazioni e ha al suo interno numerose varietà di papavero rosso, alcune spontanee e altre ottenute attraverso ibridazioni.
- Papaver alpinum, una particolarissima specie di papavero bianco, diffusa sulle Alpi.
- Papaver rupifragum, specie molto delicata che produce un unico grande fiore arancione.
- Papaver atlanticus, originario dei paesi scandinavi, può avere fiori gialli, rosso scuro o rosa chiaro.
- Papaver somniferum, noto anche come papavero da oppio, perché da questa varietà si ricava una droga come la morfina. Oltre a grandi fiori rossi, può sviluppare anche fiori rosa viola o bianchi.
Ai papaveri sono legate molte leggende.
La più famosa parla del rapimento di Proserpina da parte di Plutone, dio degli inferi. Quando la madre Demetra, signora delle messi, disperata decise di non far più fiorire la terra, Plutone si vide costretto da Giove a restituire per sei mesi l’anno Proserpina alla madre. E quando la sua amata è in superficie, sulla terra sbocciano tanti papaveri rossi, che ricordano alla regina che il suo sposo la aspetta con amore.
Nella mitologia antica i papaveri sono anche associati a divinità legate al sonno e ai sogni, come la Notte o Morfeo, o in senso più vasto al sonno eterno e alla morte, per le proprietà soporifere note già agli antichi.
È per questo che queste divinità vengono raffigurate con corone di papaveri che gli cingono il capo.
Papaveri dipinti li troviamo spesso raffigurati in opere di epoca rinascimentale, soprattutto nelle scene della Crocifissione, perché al rosso acceso del fiore viene legata la passione di Cristo.
È utilizzato anche come iconografia allegorica per rappresentare la fedeltà coniugale. I papaveri sono fiori spontanei e rustici e pertanto la loro coltivazione non è per niente difficile e può essere intrapresa anche da pollici verdi con poca esperienza.
Le regole per far crescere i papaveri rigogliosi sono veramente poche.
Per prima cosa è bene procurarsi i semi della varietà scelta in un buon vivaio o presso un consorzio di agraria.
La coltivazione di papaveri in vaso non è preferibile perché è una pianta che necessita di spazi abbastanza ampi per svilupparsi.
- Si può scegliere un posto nel giardino ben esposto al sole e ventilato.
- I papaveri si adattano a qualsiasi terreno, ma prediligono quelli calcarei e asciutti.
- La semina può essere effettuata ad aprile- inizio maggio e prima di piantare i semi è bene lavorare il terreno e poi concimarlo con dello stallatico maturo al quale si può aggiungere qualche manciata di sabbia per migliorare il drenaggio delle acque.
- I semi vanno distribuiti a una distanza di almeno 15-20 cm tra di loro, vanno ricoperti con la terra e poi questa va compattata bene.
- Al momento della semina annaffiare abbondantemente e poi sarà sufficiente una volta a settimana o comunque quando il terreno risulterà eccessivamente asciutto.
- Per evitare che le piante di papaveri si sviluppino troppo, basterà eliminare le capsule con i semini appena i petali appassiranno.
Alla fine della fioritura, quando le foglie inizieranno ad appassire, basta solo tagliare gli steli, senza sradicare le piantine. Così, negli anni successivi non ci sarà bisogno di una nuove semine, perché i papaveri si riprodurranno in maniera spontanea anno dopo anno.Il significato metaforico di “alti papaveri” per “personaggi influenti” nasce in epoca romana.
Il generale Sisto passeggiava in giardino con il padre, l’ultimo re di Roma Tarquinio il Superbo e gli chiedeva consiglio su come distruggere la città di Gabi. Senza profferire parola, il re recise le teste dei papaveri più alti e Sesto capì che per ottenere la vittoria bisognava prima eliminare le cariche politiche più importanti.
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