VERDE TIME

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lunedì 17 maggio 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: MESEMBRIANTEMO

 


Mesembriantemo, una pianta perfetta per fare da arredamento in giardino con macchie di colore che crescono molto rapidamente. Basta adottare una piccola piantina, curarla con qualche accorgimento affatto impegnativo e ci troveremo con grandi cespugli ricchi di fiori. Si apriranno ai primi raggi di sole, per poi richiudersi al calare della sera: questa fioritura così ritmica è ciò che da il nome al Mesembriantemo, un nome che deriva dal greco. Un’altra particolarità di questa pianta è da cercare nelle radici: ricche di una sostanza alcaloide, possono portare al delirio, se ingerite in grandi quantità. Quindi, limitiamoci ad ammirare i fiori, tra il rosa intenso, l’arancio e il giallo c’è di che restare estasiati.

Il Mesembriantemo appartiene alla famiglia delle Aizoaceae, è di origine Sudafricana ma in Italia è piuttosto diffuso. Esistono oltre 100 specie differenti è poi ne vedremo alcune tra le più comuni o particolari è quasi tutte adatta a vivere all’esterno, in terra, ma che non borbottano se tenute in vaso in appartamento. Forse molti di noi hanno visto il Mesembriantemo e non sanno che è lui.

Si tratta di quella pianta che forma i grandi cespugli che spesso tappezzano i luoghi rocciosi e le scogliere. In generale non supera i 30 cm, non richiede cure particolari né attenzioni eccessive, forma cespuglietti compatti costituiti da foglie aghiforme color verde-grigio. Il Mesembriantemo resiste molto bene in condizioni di siccità e ci riesce grazie al fatto che le sue foglie sono ricoperte da una particolare sostanza che permette una minima evaporazione.

Profumatissima di notte, colorata ma inodore di giorno, la fioritura del Mesembriantemo è  uno spettacolo molto gradevole. I fiori hanno la forma semplice di margherite ma assumono tinte varie passando dal rosa, di ogni pensabile sfumatura, al rosso, e poi anche bianco, giallo e arancione. Sono grandi massimo 5 centimetri di diametro, spuntano da maggio a fine settembre ma ciascuno ha vita breve. Circa una settimana.

In generale abbiamo accennato che il Mesembriantemo ha l’abitudine di aprire i propri fiori per salutare il sole e farli chiudere la sera ma alcune specie sono più dormiglione e fioriscono nel mezzo della giornata. Oltre a fiori ci sono i piccoli frutti ma non sono né commestibili né particolarmente belli: capsule secche contenenti semini che si disperdono nell’ambiente se piove.


Non richiede molte cure la pianta del Mesembriantemo e ci da soddisfazioni anche se non abbiamo un vivace pollice verde. Basta un po’ di attenzione e amore per il verde. Se la teniamo nella terra, le annaffiature sono superflue a meno di periodi di prolungata siccità  al contrario un Mesembriantemo in vaso va bagnato con buona frequenza durante la stagione ma senza mai lasciarlo nel terreno troppo bagnato.

Un po’ di fertilizzante non guasta, solo nel periodo vegetativo: da maggio a fine settembre, ottimo quelli liquido a base NPK. Potare un Mesembriantemo non è una operazione molto utile, più che altro lo si deve mettere in ordine ripulendolo dalle foglie secche o dai fiori rovinati. Per quanto riguarda le malattie e i parassiti nemici di questa pianta in prima fila c’è la cocciniglia, poi ci sono gli afidi e anche qualche virus che ci costringerebbe a bruciare la pianta tutta per evitare che anche quelle vicine possano essere contagiate.



Come pianta in generale il Mesembriantemo tende ad esagerare con le foglie ma a fiorire poco. Per cui ci troviamo con un cespuglietto che lievita improvvisamente di verde ma che dobbiamo quasi supplicare perché appaia fiorito in modo evidente. E per farlo i fiori devono essere tanti perché sono piccoli. Per cercare di convincere il Mesembriantemo a fare fiori meglio usare terreno non pressato, ottimo quello roccioso vicino al mare.

Non andiamo in allarme né lamentiamoci, però se ha fiorito da poco tempo: in questo caso va semplicemente lasciato il tempo di rigettare altri rami e poi da ramo a fiore. E’ importante non trascuralo nel mentre ma lasciarlo al sole e innaffiarlo aggiungendo una modesta dose di concime, anche generico per piante grasse.

Se il nostro Mesembriantemo ci mostra fiori secchi non è per scortesia e non è neanche detto che abbia per forza un problema. Potrebbe essere il semplice ciclo naturale per cui possiamo rimuoverli lasciando spazio a nuovi colori. Per esperienza procedendo così si incoraggia la pianta a rinnovare la fioritura. Solo se improvvisamente e in maniera estesa compaiono fiori secchi dobbiamo preoccuparci e chiederci se lo stiamo ben innaffiando e nutrendo.



Le varietà del Mesembriantemo sono numerose, tutte hanno fiori simili alle margherite ma in colori diversi. Anche la forma di fusti e fogli può variare leggermente anche se resta riconoscibile lo stile della pianta. Per il resto i fiori sbocciano soltanto in pieno sole ed è questione di colore.

Il Mesembryanthemum acinaciforme, detto anche fico degli ottentotti, arriva come quasi tutte le specie dall’Africa meridionale, cresce spontaneamente anche in Italia, produce margherite color porpora, il Mesembryathemum crystallinum, detto anche erba ghiaccio, predilige i litorali e ha foglie ovali verde chiaro che sembrano cristalli di ghiaccio.

I suoi fiori sono bianchi o rosa pallido, quelli del Mesembryanthemum criniflorum, invece, possono essere di diversi colori – bianco, arancio o rosso cremisi – e spuntano affianco a foglie tondeggianti. Un’altra varietà di Mesembriantemo è il M. Edule alto anche 30 cm e con fiori gialli o color porpora, il Mesembryanthemum tricolor, invece, ha foglie strette e cilindriche e produce solo fiori color rosa intenso o bianco.



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