Dal portamento cespuglioso-arbustivo, le ginestre i cui fiori si presentano numerosi e profumati nel periodo primaverile, vengono coltivate nei giardini o per adornare i cigli delle strade.
Tuttavia, le ginestre, sono piante che crescono anche in modo spontaneo nel nostro territorio e non di rado le possiamo trovare sul nostro cammino.
Piante definite di semplice coltivazione, perché non necessitano di particolari attenzioni per essere coltivate, hanno anche una straordinaria capacità di adattamento e questo consente di coltivarle anche in vaso senza grandi difficoltà. Genisteae è una tribù, ossia un livello intermedio tra sottofamiglia e genere, di piante appartenenti alla famiglia delle Fabaceae.
Il nome comune ginestra individua molte specie di piante che appartengono a questa tribù. Sono originarie dell’Asia Occidentale , Africa Settentrionale ed Europa .
Molto diffusa in Europa specialmente nella parte mediterranea ed anche in Italia, complice è il clima mite di cui necessita per crescere rigogliosa e forte. Anche se la sua resistenza e capacità di adattamento la consentono di prosperare e moltiplicarsi anche in zone meno miti.
Dal portamento cespuglioso-arbustivo, come la maggior parte delle piante che appartengono a questa tribù, la ginestra può facilmente raggiungere i tre metri do altezza in giardino o allo stato naturale. I suoi fusti sottili hanno il tipico colore legnaceo, sul marrone quando la pianta è abbastanza grande.
Foglie piccole e poche, disposte in modo alterno danno un segno distintivo a queste piante. Appartengono alla tribù delle ginestre circa settanta differenti specie. Malgrado le poche foglie, le ginestre compensano con una fioritura numerosa ed abbondante. I fiori di questa pianta, dal colore giallo intenso, si presentano infatti in abbondanza nel periodo estivo e pre-estivo.
- Propagazione delle ginestre con i semi. I semi di questa pianta vengono raccolti quando ancora non sono diventati troppo duri, alla fine dell’estate il periodo migliore. Mentre per la semina dovremo attendere l’arrivo dell’autunno, per avere le prime piantine nella primavera successiva.
- Moltiplicazione delle ginestre per talee. Un altro metodo molto utilizzato per la moltiplicazione di questo genere di piante è per talee, pratica molto conosciuta, ossia l’utilizzo un rametto della pianta grande, oppositamente tagliato e messo in vaso con terriccio o acqua allo scopo di far rigenerare radici e quindi ottenere una nuova pianta.
Il periodo migliore per eseguire questa pratica è quello pre-estivo, per dare alla talea il tempo di rigenerarsi nella bella stagione.
- Ginestra odorosa (Spartium junceum). Conosciuta anche come ginestra di Spagna, ha dei caratteristici fiori di colore giallo carico, che emanano un profumo molto intenso da questo anche il nome di ginestra odorosa. È una pianta a portamento arbustivo (alto da 0,5 a 3,00 m), perenne, con lunghi fusti. Le foglie sono lanceolate, i fiori sono portati in racemi terminali di colore giallo vivo. I frutti sono dei legumi; i semi vengono lasciati cadere per gravità a poca distanza dalla pianta adulta.
- Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius). Queste piante sono alte da 60 cm fino a 1 – 3 metri. La forma biologica è del tipo fanerofita cespugliosa, ossia sono piante perenni, legnose alla base con portamento cespuglioso anche robusto, con gemme svernanti poste ad un’altezza dal suolo tra i 12 ed i 20 cm (massimo 50 cm); nella stagione fredda le porzioni erbacee si seccano e rimangono in vita soltanto le parti legnose e ipogee. I fiori sono profumati e colorati di giallo-oro, sono ermafroditi, pentameri e diplostemoni.
- Ginestra lydia. Dal portamento tappezzante con rami ricadenti che non si alzano più di 40/60 cm da terra, questa specie si caratterizza da un’esuberante ed abbondante fioritura. Dotata di spine sui rami è particolarmente adatta ad essere coltivata in vaso anche per le sue dimensioni ridotte rispetto alle altre specie. I fiori del tipico colore della specie, giallo intenso fanno la loro comparsa nel periodo primaverile.
La ginestra, anche se molto forte, teme molto anche il marciume radicale causato soprattutto dai ristagni d’acqua.
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