VERDE TIME

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mercoledì 19 maggio 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: ULTIMA MODA " GIARDINO SELVAGGIO"

 



Piantare fiori di campo in giardino: tra gli amanti del verde è sempre più popolare la scelta di tornare a circondarsi dello splendore della natura spontanea. Sebbene infatti ancora molti amino l’idea di prati tagliati corti come veri e propri tappeti da golf e le aiuole curate nei minimi dettagli dove l’impronta umana ha eliminato ogni parvenza di natura spontanea, riesce a farsi sempre più strada anche un trend di cura del verde esattamente opposto, il cosiddetto “non-giardinaggio”.

È così infatti che si può tradurre l’espressione emersa nell’inglese più recente, “ungardening”, ovvero la scelta di “rifuggire i pesticidi tossici o la sterile pavimentazione di un patio per creare giardini che incoraggino la natura selvatica a prosperare e fiorire”. Non è un semplice abbandonare il giardino a se stesso, ma di un processo che potremmo chiamare rinaturalizzazione, che negli Stati Uniti e in Europa continua a conquistare sempre più pollici verdi desiderosi di usare le loro abilità per contrastare il declino ambientale e fomentare la crescita di specie endemiche.

Se anche voi volete un giardino che sembri un angolo di natura incontaminata, potete mettere in pratica una serie di consigli utili che vi aiuteranno a convertire i vostri spazi verdi in vere e proprie oasi in piena sintonia con l’ambiente che le circonda. Rifiutare i pesticidi: meglio lasciar fare alla natura

Come spiegava qualche anno fa l’esperta di giardini selvatici, Jenny Steel, “Fare giardinaggio in modo organico è incredibilmente importante”. I pesticidi vengono usati per uccidere una serie di insetti e animali che minacciano la bellezza delle nostre piante, qualsiasi esse siano. Però così facendo eliminano anche un’importante fonte di cibo per tante altre specie utili, soprattutto per gli uccelli che si nutrono di piccoli invertebrati.

Quindi bisogna dare sempre una chance ai rimedi ecologici contro i vari insetti e parassiti. Ad esempio, nel caso di lumache si può usare la birra. Versatene un po’ in un piccolo contenitore posato a terra, attirerà le lumache, che poi potrete spostare altrove.

Per chi invece volesse sbarazzarsi degli afidi che attaccano le rose, si può fare in modo di attirare i loro predatori naturali, come le cinciarelle, appendendo una mangiatoia per uccelli proprio vicino ai cespugli di rose, così che siano attratte dal cibo e vengano a mangiare. E anche col fai-da-te o col riciclo creativo si possono costruire tantissime casette e mangiatoie per uccellini che decorano il giardino in modo davvero incantevole. Insomma, fate lavorare la natura al posto vostro, visto che “c’è sempre qualcosa che si mangia qualcos’altro”.

Se poi bisogna usare qualche spray per delle applicazioni topiche, potete provare con l’aglio nei cui bulbi c'è un amminoacido che si converte in allicina una volta che i bulbi stessi vengono tagliati, schiacciati o tritati, ed è questo principio che funziona da repellente contro gli insetti. È un rimedio molto economico e naturale, che poi ha anche l’ulteriore vantaggio di perdere l’odore sgradevole dopo qualche minuto, per noi umani, mentre rimane efficace ben più a lungo per gli insetti. Alcuni trattamenti che vengono realizzati per le piante, infatti, riescono a durare per un paio di settimane e a volte riescono a repellere insetti anche per un mese. Inoltre si tratta di un rimedio non dannoso per l'ambiente, e che non allontana gli insetti utili, come tutti quelli impollinatori.

Nel caso di trattamenti leggeri o preventivi usate 6 spicchi d'aglio e 3,5 litri di acqua, invece per un preparato più immediato potete aggiungere più aglio e diminuire l'acqua, arrivando anche a una mistura altamente concentrata fatta di 2 bulbi interi di aglio e mezza tazza d'acqua. Potete anche aggiungere peperoncino in polvere, oppure una salsa piccante al peperoncino. Per preparare lo spray basterà schiacciare l’aglio, metterlo in una ciotola, coprirlo di acqua bollente e lasciar riposare per una notte. Poi filtrate e travasate in un flacone spray.

Potete aiutarvi anche a livello preventivo, piantando varietà che aiutano a tenere lontani vari tipi di insetti, come l’alloro, che nelle foglie contiene eucaliptolo, un repellente naturale; l’erba gatta, odiata da scarafaggi e formiche ma amata da api e farfalle; il piretro, che sembra una grande margherita e contiene piretrina, sostanza anch'essa invisa agli insetti e usata persino a livello industriale nella produzione di repellenti. Ancora, potreste piantare crisantemi, citronella o Moro degli Osagi.




Creare uno stagno anche piccolissimo

La chiave di un ecosistema sano è la biodiversità, e anche i nostri giardini possono promuoverla. Sono tantissimi gli animali che beneficiano della presenza di uno specchio d’acqua: gli uccellini che mangiano insetti hanno bisogno di acqua per bere e tenere pulito il piumaggio, tanti piccoli mammiferi utili possono abbeverarsi, e una piccola area palustre come un piccolo stagno può favorire la comparsa di libellule e ranocchie.

Non significa dover per forza creare un laghetto artificiale, ma anche usare le vasche o le soluzioni fai da te per dei mini stagni (anche vecchi tini di metallo, per esempio) o minuscoli giardini acquatici. Chi poi non ha spazio o ha timore per l'incolumità dei bambini, può pensare anche solo a delle vaschette di acqua per gli uccellini.



 Non sterminare tutti gli insetti

Sono di certo una delle categorie di animali più fastidiose e meno apprezzate, eppure gli insetti sono davvero fondamentali per la salute dell’ambiente. Da qualche anno, proprio per incoraggiare la presenza di insetti nei giardini, qualcuno ha installato i cosiddetti “bug hotels” (hotel degli insetti), ovvero delle casette di legno che dovrebbero ospitare coccinelle, api, farfalle e anche tanti altri loro parenti meno attraenti ma utili. Secondo la Steel, però, andare a comprare quelli pronti e magari molto lavorati è un po’ una perdita di tempo e denaro, soprattutto quando si possono creare facilmente soluzioni naturali ed efficaci a mano. Scegliete quindi uno spazio un po’ protetto in giardino, come sotto a un arbusto, e impilate dei ramoscelli bagnati, corteccia o pezzetti di legno. È un luogo ideale dove coleotteri e altri invertebrati possono creare le proprie case.

Il prato: tagliato o no?

È vero che lasciar crescere il prato, così da permettere a tutte le piante che lo compongono di svilupparsi e fiorire, possa contribuire a creare un habitat ideale per la fauna selvatica, ma se avete un prato seminato o installato artificialmente, allora lasciarlo crescere più del solito prima di tagliarlo in realtà non aiuta. Infatti, in tutto il mondo, la maggior parte dei prati piantati dopo il 1950 sono a base di loglio, una pianta resistente e longeva, che però non è molto amica della natura selvatica.

Se invece volete creare un angolo di campagna, la miglior cosa è sì lasciare quella parte del giardino immune al tagliaerba, ma anche zapparla un po’ e seminare anche altri tipi di erba e fiori selvatici che si adattino al terreno. E poi, purtroppo, bisognerà sempre estirpare le varie piante più infestanti, come ortiche (che però possono essere facilmente convertite in un ottimo fertilizzante per piante e orto), parietaria e tante altre. Vale la pena allora scoprire quali sono i tipi di erbe endemiche della zona in cui viviamo: magari nel nostro prato crescerebbero lamium e altre varietà che producono fiori utili per gli insetti impollinatori, e quelle andrebbero lasciate stare.

Piantare specie che gli animali possano mangiare

Ciò che lasciamo crescere nei nostri giardini e terrazzi è importante. Una scelta molto economica, facilissima da curare e buona per l’ambiente è la maggiorana, che piace agli insetti e noi possiamo usarla in cucina. Così anche la lavanda, che è profumatissima e possiamo usarla anche per deodorare gli armadi; la borragine, un’erba aromatica del Mediterraneo, che cresce anche nel sottobosco o persino ai lati delle strade, e produce foglie grandi e ricoperte di peluria, ottime da cucinare; i tagete, che sono generosissimi e ne bastano poche piante per poter avere poi nuovi fiorellini che spuntano coloratissimi un po’ ovunque; e chiunque dovrebbe trovare un posto per qualche tipo di buddleia: sono ideali per le farfalle e producono un sacco di polline e nettare per le api e le falene. Alcune varietà, però, sono molto invasive, quindi bisogna tenere a bada la loro moltiplicazione.

L’educazione è fondamentale: cercate informazioni

Il modo migliore per creare un giardino eco-friendly è informarsi. Sono tanti i libri sulle piante e gli animali endemici di ogni zona o paese, e prima ancora - proprio per stuzzicare la nostra curiosità in modo immediato e facile - esistono tantissimi gruppi su Facebook, così come account coloratissimi su Instagram, dove trovare comunità di persone che sono ansiose di diffondere informazioni riguardo innumerevoli piante. Ma una volta che qualcuno ci ha aiutato a identificare una pianta o ci ha fornito dettagli su qualche specie, è sempre bene appurare la veridicità di quanto saputo, e in quel momento saranno d’aiuto libri ed esperti.

Al giorno d’oggi aumentano sempre più i vivai specializzati che hanno una presenza online, e i proprietari sono spesso disposti a chiacchierare anche sui social con chiunque voglia informarsi.
“Quanto più scoprirete sulla natura che potete ospitare nel vostro giardino, tanto più ne rimarrete affascinati. Perché è davvero meraviglioso uscire in giardino la mattina e scoprire cosa possiamo trovarci”.

Chi vuole provare a mettere in pratica questi consigli?

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