VERDE TIME

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martedì 11 settembre 2018

VERDE TIME RISPONDE : LA POTATURA DEL GELSOMINO

 

Cara lettrice ecco la mia risposta al tuo quesito:
La potatura delle specie ornamentali è di particolare importanza nel nostro giardino. Al fine di mantenere o migliorare l’aspetto del Gelsomino è possibile intervenire in diversi momenti e con diversi tipi di taglio a seconda della specie in nostro possesso e delle condizioni della pianta in questione.
La cosa fondamentale da tenere bene a mente è che i Gelsomini (compresi i falsi gelsomini), fioriscono sul finire del freddo invernale o in primavera sul cosiddetto “legno di 1 anno” e cioè su rami già semi-lignificati che sono cresciuti durante l’anno precedente. Di conseguenza il principale criterio per potere correttamente un gelsomino è tagliare i rami che hanno già fiorito e non quelli che fioriranno la primavera successiva.
Piante giovani
In generale durante i primi 2-3 anni di vita della pianta la potatura che si effettua va sotto il nome di potatura di formazione e serve a far prendere alla pianta la forma voluta, coerente con la sua collocazione (vaso/piena terra; siepe/cespuglio/alberello).In questa fase tutte le specie possono essere tagliate, dopo la fioritura o in riposo vegetativo da novembre a febbraio, facendo attenzione a non farlo in prossimità di gelate. Si interviene sulla base della pianta, dove i nuovi fusti sono emessi, o del ramo, quindi a livello del fusto principale, dove si originano i nuovi rami. In questo modo stimoleremo l’emissione di nuovi fusti o rami che potranno ben riempire lo spazio alla base della pianta, utile soprattutto se vogliamo dare forma a una siepe.
Piante adulte
Trascorsi i primi anni e ottenuta la forma desiderata, gli interventi vanno sotto il nome di potatura di manutenzione. Essa si effettua dopo la fioritura o durante la pausa vegetativa invernale. La prima scelta consente di rimuovere effettivamente solo i rami che hanno già portato fiori, e che non ne porteranno più l’anno seguente, mentre la potatura invernale consente di stimolare maggiormente la ripresa vegetativa della primavera seguente. Questa scelta dovrebbe dunque essere fatta valutando la necessità di stimolare il vigore della pianta, la sua capacità di emissione di nuovi rami,o la sua fertilità,capacità di emettere fiori. Nel primo caso sceglieremo una potatura invernale, nel secondo una potatura primaverile, alla fine della fioritura. In generale su piante vecchie prevale la necessità di stimolare il vigore, mentre in caso di giovani piante ben collocate il vigore è raramente un fattore limitante e la scelta va fatta in base al caso specifico.
Potare a seconda delle specie
Un’ulteriore differenza si ha tra le specie:
esistono specie che richiedono un accorciamento dei rami (fioriferi o non) e che reagiscono bene ai tagli che asportano circa 2/3 della lunghezza dei rami (J. nudiflorum, J. primulinum) ma esistono anche specie che prediligono la rimozione totale del ramo selezionato (J. officinale).
Come tagliare?
Quando si accorcia un ramo il tagliova effettuato al di sopra di due gemme (che a loro volta stanno all’ascella di due foglie). Nel caso della rimozione totale del ramo si interviene solitamente a pochi millimetri dalla base del ramoo del fusto avendo cura di non danneggiare il tessuto adibito alla cicatrizzazione. In entrambi i casi il taglio si effettua in obliquo e avendo cura di non sfrangiare i lembi di tessuto tagliato. L’attrezzo da taglio dovrebbe essere infatti sempre ben affilato e sterilizzato per scongiurare infezioni da parte di funghi e batteri.
Attenzione!
Ultima accortezza consiste nell’osservazione metereologica utile ad un intervento di potatura lontano da possibile gelate. Infatti le ferite lasciate dai tagli richiamano molta linfa e in caso di temperature basse esse sono zone particolarmente sensibili alla formazione di ghiaccio (e alla conseguente distruzione dei tessuti vegetali). L’Utilizzo di prodotti per la chiusura dei tagli da potatura può aiutare ma non costituisce panacea assoluta!
Seguendo questo schema generale possiamo essere certi di agevolare la nostra pianta nella stagione invernale consentendole una ripresa vegetativa primaverile vigorosa e ricca di fiori.

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