VERDE TIME by Stefano Tenneroni

Una raccolta di suggerimenti, spunti, idee, curiosità, ricette e tanto altro ancora del mondo del verde

VERDE TIME

VERDE TIME

domenica 30 settembre 2018

VERDE TIME : PIANTE ACQUATICHE DA LAGHETTO

In un laghetto da giardino, dovrebbero essere presenti, in egual misura, piante acquatiche galleggianti, sommerse e piante acquatiche che si sviluppano al di sopra della superficie dell’acqua. 
Così, un terzo della vegetazione acquatica deve essere costituito da piante sommerse, tra queste, non dovrebbero mancare quelle in grado di sottrarre nutrimento alle alghe, in grado di ossigenare e purificare l’acqua.

le piante da sponda e per bordure

Le piante acquatiche che prosperano sulle bordure e sulle sponde del laghetto artificiale, sono quelle piante che si sviluppano in acqua poco profonde o in ambienti estremamente umidi.
Tra queste piante, le più popolari sono le calle, in particolare la Zantedeschia aethiopica e la Calla palustris. La calla palustre è indicata solo per chi vive nel Meridione d’Italia e in laghetti irraggiati dal sole. Chi ha un laghetto molto grande o un giardino imponente, può coltivare il rabarbaro gigante (Gunnera manicata). Altre piante da coltivare sulle sponde del laghetto artificiale sono:
Typha minima
Cresce fino a un massimo di 25 cm.
Fiorisce tra luglio e agosto.
Necessità particolari: potatura primaverile.
Si tratta di una pianta acquatica sempre verde. Può essere abbina ad altre piante come l’Iris acquatico e la Lythrum salicaria.
Cyperus alternifolius
Cresce circa 80 cm.
Fiorisce tra luglio e agosto.
Necessità particolari: adatta a substrati acidi, non esige potature e può essere abbinata alla Typha.
Calla palustris
Cresce fino a 30 cm circa.
Fiorisce tra maggio e luglio.
La Calla palustris può essere sistemata liberamente nell’acqua come pianta galleggiante se ai rizomi viene sottratta la radice.

Piante acquatiche da laghetto:
le piante palustri

Caltha palustris
Cresce tra i 20 e i 30 cm di altezza.
Fiorisce tra marzo e giugno.
Necessità particolari: se tenuta all’ombra, la pianta assume una struttura antiestetica. In estate è necessario sfoltire le foglie.
Si tratta di una pianta molto semplice, dai piccoli fiori vivaci.

Menyanthes trifoliata
Cresce fino a un massimo di 30 cm.
Fiorisce tra maggio e giugno.
Necessità particolari: necessità di una posizione ben soleggiata.
Menyanthes scorpiodes
Cresce tra i 20 e i 40 cm circa.
Fiorisce tra maggio e ottobre.
Si tratta di una pianta acquatica poco esigente e che si adatta bene al laghetto da giardino. Si propaga molto facilmente e può essere abbinata, in gruppi, con la Caltha palustris.

Piante acquatiche per Laghetto artificiale poco profondo

Butomus umbellatus
E’ alta circa 100 cm.
Fiorisce tra luglio e agosto.
Necessità particolari: potare in primavera.
Si tratta di una pianta che, esteticamente, rende meglio in gruppi. Non necessita di particolari attenzione e si adatta bene al laghetto da giardino.

Piante acquatiche da Laghetto: le piante galleggianti

Tra le piante acquatiche galleggianti, le più famose sono le ninfee. Si tratte di piante dall’alto valore estetico. Nella scelta delle ninfee, state ben attenti a individuare quelle più adatte alla grandezza del vostro laghetto.
Tenete ben in mente che esistono specie di ninfee che diventano molto grandi e che, queste piante, non devono coprire l’intera superficie dell’acqua per non sottrarre luce alle piante sommerse.
Tra le piante galleggianti segnaliamo le ninfeee (Nymphaea), i loti (Nelumbo) e alcuni iris come Iris pseudocorus. In particolare, l’Iris pseudacorus, pianta ornamentale molto usata per la sue proprietà purificanti. Questa pianta purifica l’acqua (è fitodepuratrice) perché è capace di fissare e sottrarre dell’acqua eventuali pesticidi, agenti inquinanti e altre sostanze artificiali.

Piante da laghetto ossigenanti:
piante acquatiche sommerse

Per creare un equilibrio nel laghetto bisogna impedire che l’acqua imputridisca. Le piante fitodepuratrici mantengono pulita l’acqua del laghetto e, grazie alle piante ossigenanti, si crea un buon equilibrio che limita la proliferazione delle alghe.
La gran parte delle piante che vivono completamente immerse in acqua, sono in grado di purificare il laghetto. Per mantenere l’equilibrio dello specchio d’acqua consigliamo la coltivazione di Elodea, Myriophyllum e Eleocaris.

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sabato 29 settembre 2018

VERDE TIME : COSTRUIRE UN LAGHETTO

Prima di procedere con lo scavo è bene assicurarsi se nel luogo prescelto vi sia presenza di tubazioni. È importante pure non scavare all’altezza di box o cantine: l’eccessivo peso dei laghetti può provocare fratture nei soffitti sottostanti.
Per la realizzazione del laghetto artificiale ci servirà un telo morbido in PVC e assicurarsi che il telo sia abbastanza più grande rispetto allo scavo (almeno un metro in più).

È consigliabile praticare uno scavo che abbia uno scalino intermedio prima del fondo, dove poter appoggiare le piante acquatiche.
In alternativa al telo in pvc, puoi scegliere delle vasche in plastica rigida, più facili da gestire ma anche molto più costose. I prezzi, in questo caso, partono dai 100 – 150 euro.

Per abbellire il tuo laghetto artificiale fai da te puoi disporre delle pietre e delle anfore lungo tutta la circonferenza ma questo lo farai solo alla fine.
In commercio non mancano vasche da appoggio. Si tratta di laghetti artificiali prefabbricati, rivestiti in legno o materiali simil-legno. Hanno un aspetto naturale e rappresentano una soluzione rapida per chi non vuole affrontare scavi o difficoltà realizzative.
I costi si avvicinano a quelli delle vasche preformate.
Una volta finito lo scavo, bisognerà rivestirlo con il PVC. Copri i bordi dello scavo con della sabbia edile o meglio con della malta.
In previsione delle piogge incessanti bisognerà creare un piccolo canale di scolo in un bordo nascosto del laghetto. Lo scarico del canale dovrà confluire in grondaia o in una zona sabbiosa altamente drenante nelle vicinanze del laghetto.
Riempi lo scavo con acqua corrente. Prima di mettere piante e pesci nel laghetto bisognerà aspettare che si instauri un equilibrio biologico di alghe e microorganismi all’interno dell’acqua.
Per avere sempre acqua pulita, inserisci immediatamente una pompa a ricircolo completa di filtro che rimarrà attiva di giorno per una settimana. Questa operazione servirà a ossigenare l’acqua e a permettere la nascita di una fauna di decomposizione nelle maglie del filtro. Dopo una settimana circa sarà possibile posizionare le piante e successivamente i pesci. Il laghetto artificiale è pronto!





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venerdì 28 settembre 2018

VERDE TIME : IL LAGHETTO


I laghetti di tipo ornamentale sono ormai diventati quasi un punto fermo di chi possiede un giardino o uno spazio verde; con la loro bellezza oltre a decorare e a rendere più allegro il nostro giardino, ci donano un senso di tranquillità e benessere. In commercio se ne trovano di ogni forma e dimensione, già arredati oppure da arredare con i numerosi e più disparati elementi decorativi che possiamo trovare nei vivai o nei negozi specializzati. Ci sarà capitato moltissime volte di passeggiare e notare questi bellissimi specchi d’acqua arricchiti di pesci, piante acquatiche dai bellissimi colori e forme, rocce di tutti i tipi, pompe che creano dei bei giochi d’acqua, uno spettacolo che può solo far bene alla nostra mente ed al nostro cuore. Costruire un laghetto non è un’impresa difficilissima, con tutte le decorazioni in vendita a nostra disposizione e con i preziosi consigli che ci daranno gli esperti, anche noi saremo in grado di realizzare il nostro laghetto, piccolo o grande che sia, ed essere orgogliosi della nostra creatura.
Quando decidiamo di acquistare un laghetto, possiamo scegliere tra i bacini interrati e fuori terra, laghetti in vetroresina molto resistenti alle varie intemperie, laghetti termoformati in materiale plastico, meno resistenti ma più economici, bacini con ricircolo d’acqua ecc.
In caso volessimo arredare il nostro laghetto con degli animali, ad esempio delle tartarughe, troveremo anche vasche fatte apposta per loro con degli spazi appositi per il cibo, delle scalette, luoghi dove possano nascondersi che potremo completare con altri elementi decorativi quali ghiaia, piantine o altro; realizzeremo così un ambiente quasi naturale dove le nostre piccole amiche potranno vivere in tranquillità.
Un altro elemento particolarmente necessario per rendere più completo e meno statico il nostro laghetto, è l’installazione di una pompa, molto importante per il ricircolo dell’acqua, per creare bellissimi giochi d’acqua ma anche per mantenere vivo l’equilibro biologico. Per avere sempre un’ acqua perfettamente pulita, invece, sarà necessario applicare al nostro laghetto un filtro, anche di questi, oggi, in commercio, ce ne sono tantissimi e per tutte le esigenze.

Piante acquatiche

Elemento decorativo che davvero non può mancare in un laghetto sono le piante acquatiche che, con le loro forme ed i loro colori, danno un senso di allegria e serenità. Ne esistono davvero di vari tipi: sommerse, dallo sviluppo molto rigoglioso ed ampio, possono essere benissimo coltivate insieme a quelle ossigenanti; ossigenanti, chiamate così perché ossigenano l’acqua e la mantengono pulita e priva di odori sgradevoli, necessarie se all’interno del laghetto ci sono piccoli animali; galleggianti, come dice il nome stesso, queste piante acquatiche vanno messe appoggiate sul filo dell’acqua, anch’esse hanno la caratteristica di tener pulita e limpida l’acqua.
Dopo aver parlato dei diversi tipi di piante acquatiche che possono abitare il nostro laghetto, ora vi spiegheremo un po’ le loro esigenze e vi daremo dei consigli per mantenerle sane e belle.
Innanzitutto parliamo dell’acqua. Nel laghetto può essere messa acqua di rubinetto ma, prima di introdurvi pesci o piante, bisognerà lasciarla in riposo per qualche giorno e non andrà mai cambiata ma rabboccata soprattutto nelle stagioni più calde.
Le piante acquatiche necessitano di un terreno ricco di argilla e ricco di sostanze organiche che andrà messo sul fondo in uno strato alto almeno quindici centimetri.
Queste piante andranno interrate a circa cinque centimetri di altezza dal terriccio, prima di tutte si posizioneranno quelle paludose e infine le sommerse e le galleggianti.
In questo articolo abbiamo cercato di spiegarvi il laghetto, la sua composizione, gli elementi fondamentali e più decorativi. Come vi sarete resi conto anche voi, dar vita ad un laghetto non è particolarmente difficile, basta avere un po’ di buon gusto e seguire delle regole fondamentali soprattutto riguardo le piante acquatiche; ricordatevi sempre che quanto le scegliete, dovrete sì optare per quelle a voi più gradite, ma dovrete anche regolarvi in base allo spazio a vostra disposizione, all’ambiente e clima in cui vi trovate e, soprattutto, alle esigenze delle stesse. Sarà quindi cosa utile farvi consigliare dal personale esperto che troverete nei vivai e nei negozi specializzati, sarete così in grado di creare un bacino d’acqua bellissimo ed unico di cui sarete particolarmente fieri.
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giovedì 27 settembre 2018

VERDE TIME : NOVITA' DAL VIVAIO


Ha decisamente un’aria frizzante l’ortensia ‘Curly Sparkle’.Per chi ama le ortensie, del resto, l’aria sbarazzina di questa nuova ortensia tutta ondulata è davvero irresistibile. E a quanto sembra, i pregi dell’ortensia ‘Curly Sparkle’ non finiscono qui.

 Creata tramite selezione dalla Hydrangea Breeders Association BV, l’ortensia ‘Curly Sparkle’ porta le sue poco tradizionali infiorescenze globose su rami robusti e, se durante l’estate offre spettacolo con i suoi vanitosi fiori, durante l’autunno questa varietà non rimane sguarnita di fascino: promette infatti di incantare variando la colorazione delle foglie con sfumature tipiche della stagione



.La nuova ortensia ‘Curly Sparkle’ è una classica macrophylla: quando la coltiviamo, il colore delle sue infiorescenze a palla può variare dal rosa al viola intenso al blu, a seconda degli elementi presenti nel terreno.
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mercoledì 26 settembre 2018

VERDE TIME : NOVITA' DAL VIVAIO


Si chiama ‘NightSky’ e aspira ad un posto in primo piano sui nostri balconi per tutta la bella stagione. La novità floreale  tra le petunie, specie sempre molto amata, ha un look che strizza l’occhio a Star Wars . Ogni corolla di questa sorprendente varietà di petunia è unica, costellata da puntini luminosi su uno sfondo scuro e vellutato. Un fiore che fa sognare, non trovate?
La Petunia ‘NightSky’, creata dalla tedesca Selecta One, è generosa come richiede la sua specie: fiorisce dalla primavera ai primi geli trasformando un vaso sospeso o una cassetta sul balcone in una galassia floreale. Per abbinarla scegliete balconette antracite o scure, che metteranno in risalto la sua colorazione così particolare quando i tralci ricadranno armoniosamente.


PETUNIE SUL BALCONE
Per prendervene cura, seguite le classiche indicazioni: al momento di trapiantare i vasetti di petunia ‘NightSky’ nelle fioriere, aggiungete vicino al pane di terra una manciata di concime a lenta cessione. Quando innaffiate, aggiungete spesso del fertilizzante liquido per piante da fiore in modo da nutrire le piante e ottenere fioriture ancora più ricche. Per evitare l’attacco di muffe o funghi, irrigate sul terreno evitando di bagnare le foglie.
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martedì 25 settembre 2018

VERDE TIME : RUBRICA NOVITA' DAL VIVAIO


Che sia un giardino, o un terrazzo, un balcone o un semplice davanzale, viene sempre la voglia, di comprare qualche bella pianta nuova che ci regali i suoi fiori in cambio di poche cure. Ogni anno escono sul mercato nuove varietà e specie di piante ornamentali, ma spesso queste informazioni rimangono tra i professionisti o nelle riviste di settore, mentre chi compra rimane disorientato da strani nomi e da piante di cui non riconosce le esigenze.
Questa rubrica vuole essere un “canale diretto” con i propri lettori, per presentare idee e novità con un occhio di riguardo alle specie magari adatte ai piccoli spazi, come terrazzi e balconi, e dunque a piante adatte a vasi e fioriere, molto più diffusi oggigiorno dei grandi giardini.
Stefano Tenneroni

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VERDE TIME : NOVITA' DAL VIVAIO CICLAMINO DOPPIO


Ebbene sì, anche il fiore che è un must per balconi, terrazzi e giardini d’autunno si veste di novità. Nei vivai e nei garden center sta arrivando il ciclamino a fiore doppio. Più ricco di petali, il simbolo della “seconda primavera” promette, grazie alle qualità della varietà ‘Masako’, un effetto scenografico ancora maggiore del “classico” ciclamino. Distribuito da Schoneveld Breeding, ibridatore olandese detentore dell’esclusiva per l’Europa, il ciclamino doppio porta il nome della principessa giapponese perché nato proprio in Oriente.Appena introdotto in Italia, il ciclamino ‘Masako’ è stato creato in Giappone da Mr Taiki Kanazawa. La produzione di questa speciale varietà nel Belpaese è stata affidata alla Floricoltura Mario Chiara di Oderzo, vicino a Treviso. Le qualità di ‘Masako’ non si limitano alla doppia corona di petali: molto rifiorente, in condizioni ideali produce continuamente nuove corolle (tanto che viene presentato con lo slogan “Every leaf is a flower” ovvero “ogni foglia è un fiore”) dai fascinosi boccioli stellati. E non basta: la varietà garantisce anche una splendida fioritura profumata a primavera.


COME CURARLO
Se acquistate il ciclamino ‘Masako’,lasciatelo nel suo vaso di coltivazione: vi sembrerà stretto, ma le sue dimensioni sono invece ideali per questa pianta. Se bagnato correttamente, la poca terra in cui si trova non si impregnerà troppo d’acqua e consentirà al bulbo di acquisire l’umidità necessaria senza sviluppare marciumi che ucciderebbero la pianta. Per evitare muffe, si consiglia di tagliare (non strappare) i fiori esauriti e le foglie ingiallite o secche.

Come i ciclamini moderni che acquistiamo di solito, ‘Masako’ ama il fresco ma non sopporta il gelo. Dove dunque l’inverno scende sotto gli zero gradi, si consiglia di ritirarlo all’interno in una zona non riscaldata, riportandolo fuori una volta terminate le gelate per godere della sua profumata fioritura primaverile.
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lunedì 24 settembre 2018

VERDE TIME : IL MITO DEI FIORI NERI


Fiori dai petali talmente scuri da risultare quasi neri. Ecco alcune varietà di fiori neri con cui possiamo decorare il nostro giardino. Non è una scelta facile, ma se curiamo i giusti accostamenti, possiamo ottenere risultati particolarmente interessanti

Vasi e aiuole adorne di fiori neri. Sembra una scelta originale, quasi insolita. Esistono varietà di piante dai petali di tonalità così scure da sembrare nere. Per lo più si tratta quindi di fiori di tonalità rosse e viola che virano a colori così cupi tanto da ingannarci e sembrare neri.

Fiore nero

Il bianco e il nero si completano, accentuandosi reciprocamente; ma realizzare e condurre un giardino con queste caratteristiche richiede disciplina e una forte determinazione per riuscire a non coltivare piante “colorate” pur molto belle ed eleganti. Ma se la luminosità del bianco valorizza la visibilità, il nero esprime una “mancanza ottica”, soprattutto di sera, che paradossalmente, essendo così non frequente nei vegetali, diventa un centro di interesse particolare.
Nel valutare le disposizioni dobbiamo tenere presente che le piante scure o le piante con fiori neri, risultano poco visibili senza uno sfondo chiaro, e senza quest’ultimo risulta complicato osservare i fiori neri che possono svilupparsi.  I fiori neri (o quasi) non sono frequenti in natura. Sono, in genere, il risultato di attente selezioni. Per “nero” si intende, naturalmente, una tonalità molto scura che può essere all’origine un viola, un rosso ecc.

Un esempio? La rosa Black Baccara, la rosa Meilland più nera che esiste. Il fiore di circa 40 petali presenta un colore rosso granato vellutato molto scuro, i cui riflessi cangianti a seconda della luce possono dare l’impressione di una rosa nera. La pianta si adatta perfettamente alla coltivazione in vaso.

Esiste anche la calla nera schwarzwalder. Sviluppa prima le foglie e poi i meravigliosi fiori. Bisogna ritirarle prima che inizino le gelate autunnali.

Infine, il solenostemon black prince. Nativa delle zone tropicali, cresce in luoghi moderatamente umidi, ben drenati, ricchi di humus, in pieno sole o in ombra parziale.
Le piante con fogliame molto scuro, quindi assimilabile al nero, sono indubbiamente più diffuse. Molte di esse sono piante tropicali che non si trovano facilmente o risultano difficoltose da coltivare.

Tulipano nero fiore

I grandi fiori come il tulipano o la calla, si vedono bene anche quando sono pochi; mentre i fiori piccoli, come le margherite, vanno disposti in gran numero in spazi ampi, meglio se inframmezzati da piante con foglie scure. Alcune graminacee di media tonalità si possono utilizzare come elementi di passaggio.
In particolare, è raro osservare, coltivare e moltiplicare il queen night ed il black parrot, i più celebri e unici tulipani neri. Il tulipano nero, che nel linguaggio dei fiori assume significato di tolleranza, possiede dei bulbi che durante la ripresa vegetativa, sviluppano prima delle foglie spesse e carnose di colore verde, e poi in primavera, durante la fioritura, sugli apici degli steli compaiono degli accattivanti fiori con petali scuri.
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domenica 23 settembre 2018

VERDE TIME TECNICA. LA TALEA FOGLIARE DI BEGONIA


Talea fogliare di begonia

La talea è la forma di propagazione più semplice e più usata poiché è rapida, economica e permette di riprodurre un gran numero di piante con poco materiale vegetale.  La talea fogliare permette la progazione di una pianta partendo da una foglia. Le ragioni per propagare una pianta, oltre a quella ovvia di avere nuove piantine, possono essere diverse: ridurne una diventata troppo grande per lo spazio a disposizione o rinnovare una pianta diventata meno attraente.
Saintpaulia, peperomia, sinningia, crassula e sanseviera sono specie che possono essere propagate con la talea fogliare, tagliando le foglie con il picciolo e piantandole leggermente inclinate in substrato di propagazione.
La begonia rex e i suoi ibridi si moltiplicano tagliando le foglie e, dopo avere inciso leggermente alcune nervature sulla pagina inferiore, ponendo le foglie stesse su un substrato di radicazione con la pagina inferiore appoggiata ben aderente ad esso.

In circa un mese si formeranno microscopiche piantine nei punti di incisione. La talea fogliare delle piante d’appartamento può essere fatta durante tutto il periodo vegetativo ma i periodi più consigliabili sono la primavera e l’autunno.
Durante la radicazione, la talea va protetta da un eccessivo inaridimento coprendo il vassoio di radicazione con un foglio di plastica forato e spruzzando di tanto in tanto talea e substrato. La talea fogliare, a sviluppo terminato e trapiantate in vaso, dà origine ad una pianta che cresce  rigogliose come quelle acquistate in vivaio.

  1. Preleviamo dalla pianta madre foglie giovani e sane. Facciamo su di esse incisioni lunghe un centimetro lungo le vernature più robuste della pagina inferiore.
  2. Posizioniamo la talea fogliare in un piccolo contenitore in cui abbiamo creato uno strato di terriccio per talea (si trova nei garden center e nei consorzi) tenendo la parte incisa ben a contatto con il terriccio.
  3. Copriamo il contenitore con un coperchio trasparente o con un telo di plastica forato. Inumidiamo il terriccio e posizioniamo il tutto in un luogo tra 18 e 24 gradi.
  4. Quando dalle incisioni spuntano i germogli preleviamo le talee e le separiamo. Poi le trapiantiamo singolarmente in altrettanti vasetti.
UTENSILI
Cutter, contenitore, paletta.
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sabato 22 settembre 2018

VERDE TIME: LA GAZANIA


La Gazania è una pianta annuale semiresistente coltivata per i suoi fiori dai colori brillanti che si aprono al sole

Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, la Gazania si presenta in un’ampia gamma di colori brillanti: rosa pastello, crema, rossi intensi e mogano. Coltivata come annuale semiresistente, dalla semina primaverile, è ideale per le aiuole e i vasi da cortile. Come forma e struttura è molto simile alla margherita.

Gazania pianta

La parte centrale di ogni fiore è diversa da quella marginale. Ha la particolarità di aprirsi quando c’è bel tempo e in prevalenza di periodi soleggiati, e di chiudersi quando invece persiste il brutto tempo con condizioni piovose e nuvolose. Tutte le varietà di questa pianta possono superare i 30 cm sia in altezza sia in larghezza e prosperano naturalmente, in Italia, nei prati presso zone costiere e marittime. Le piantine migliori possono essere rinvasate e messe all’asciutto nelle serre fredde per tutto l’inverno.

Gazania coltivazione

Esposizione

Per mantenere i fiori aperti deve essere esposta al sole tutto al giorno.

Tipo di terreno

Necessita di un terreno ben drenato ma non ricco, altrimenti si ha un’iperproduzione di foglie. Raggiunge il suo massimo splendore nei terreni sabbiosi. Se la coltiviamo in vaso, scegliamone uno in argilla e usiamo un terriccio ben concimato con pietrisco molto fine per favorire un buon drenaggio.

Messa a dimora

Spargiamo i semi a marzo, in vasi di 8 cm, e manteniamoli a una temperatura di 20°C, in un germinatoio riscaldato. Teniamoli coperti e collochiamoli in un posto luminoso. Le nuove pianticelle compariranno dopo una o due settimane, quando saranno sufficientemente grandi e potranno essere trapiantate in fitocelle. Mettiamole in una serra, lasciamole irrobustire e piantiamole a fine maggio, a una distanza di 30 cm fra loro.

Irrigazione

Annaffiamo solo quando il terreno è asciutto, e proteggiamola durante i temporali estivi.

Fioritura

Il periodo di fioritura si protrae per tutta l’estate se vengono rimossi sia i fiori sia gli steli appassiti.

Malattie e cura

Non presenta problemi particolari ma le lumache possono attaccare le foglie nei periodi umidi; spargiamo un lumachicicida in granuli.
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venerdì 21 settembre 2018

VERDE TIME : LA BORONIA


La Boronia è un genere di piante di origine australiana apprezzate per la delicata fragranza dei fiori prodotti dalla primavera fino alla tarda estate

Appartenente alla famiglia delle Rutacee, la Boronia è un genere che comprende oltre 100 varietà di piante ideali per decorare il giardino, la casa e per ottenere dei bei mazzi recisi. Originaria dell’Australia, nel linguaggio e significato dei fiori questa pianta indica tranquillità mentale e serenità.

La pianta e le varietà

La maggior parte delle varietà di questo genere ha un fogliame decisamente aromatico, seguito da fiori che possono variare nelle tonalità del porpora, del rosa, del bianco, del marrone e del giallo anch’essi dotati di una particolare e delicata fragranza. Le foglie sono verdi, semplici, composte, leggermente dentellate ai margini. Può raggiungere un’altezza di circa 80-90 cm.

Una varietà apprezzata è la Boronia Heterophylla, soprattutto perché resistente ai climi gelidi. Le sue foglie sono pennate e in primavera sviluppa bei fiori rosa a forma di calice. La Boronia microphylla, invece, è un sottile cespuglio aperto, che può raggiungere un’altezza di circa 2 m.

Coltivazione

Esposizione

Nei climi freddi è bene coltivare questa pianta in vaso o in opportuni terreni da bordure, anche se possono andare bene serre fresche o semplici giardini d’inverno. All’esterno scegliamo una posizione fresca, a riparo, possibilmente, dai venti caldi.

Tipo di terreno

In vaso utilizziamo una composta acida o neutra, ma all’esterno questa pianta predilige una terra grassa, sabbiosa, fresca e profonda. Garantiamo un buon drenaggio, magari con della grana ghiaiosa.

Irrigazione

Annaffiamo, poco, ogni due-tre settimane, controllando che il suolo non sia completamente asciutto. Teme i ristagni idrici.

Concimazione

In primavera applichiamo un semplice fertilizzante completo per piante da fiore; in autunno, ai piedi della pianta, aggiungiamo del concime ricco di fosforo e potassio.

Propagazione

Si propaga da talee apicali preferibilmente morbide e corte, da prelevare in piena primavera o inizio estate. Consigliamo di inserirle in vaso in una miscela “classica” di sabbia e torba.

Malattie e cura

Teme cocciniglie e ticchiolatura
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