VERDE TIME

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sabato 26 settembre 2020

VERDE TIME : IL MONDO DELLE PIANTE LE EPIFITE

 


Pitcairnia

La Pitcairnia è una pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae. Tale genere accoglie circa 200 specie di natura epifita o terrestre. La pianta è particolarmente conosciuta come specie ornamentale per appartamento.

La Pitcairnia, in  natura, raggiunge dimensioni piuttosto elevate. Essa è però principalmente coltivata in vaso, per cui la sua altezza non supera i 50 cm. Essa è composta da foglie lunghi e nastriformi che, avvolte,particolarmente unite tra loro, di color verde molto chiaro. Esse posseggono delle spine evidenti poste nella parte inferiore. Tali foglie vanno a formare una rosetta centrale che in natura è utile per la raccolta dell’acqua e di conseguenza per la riserva idrica. La fioritura avviene nella stagione primaverile: essa è lunga circa 40 cm e produce fiori molto appariscenti e colorati che variano dalle sfumature del rosso all’arancione, al bianco. Essi hanno una forma molto allungata, sono penduli e ricordano la classica forma a trombetta. La Pitcairnia ha un periodo di fioritura molto lungo: esso inizia in primavera e prosegue per tutta la stagione estiva ed autunnale. La riproduzione della pianta avviene principalmente per divisione di cespi. La procedura preveder di prelevare, con una precisa e igienica recisione, i germogli basali che si riproducono nel periodo immediatamente successivo a quello della fioritura. Essi vanno posti a radicazione e, dopo la rinvasatura, generano immediatamente un consistente apparato radicale. Un altro metodo, meno utilizzato, è la moltiplicazione per semi. Essi sono contenuti nei frutti della Pitcairnia.



Tale pianta ha origine nelle zone dell’America Centrale e Meridionale: in Perù, Brasile e Columbia. Anche se in quantità nettamente minori, la Pitcairnia è presente anche in Paesi come il Messico e Cuba. Essa predilige ambienti particolarmente umidi. La temperatura ideale per la crescita sana della pianta è di 18 °C. Poiché la Pitcairnia viene spesso coltivata in casa, essa teme i bruschi colpi di freddo e le temperature molto basse. Altre specie presenti in natura, ma poco commercializzate, resistono meglio al freddo e ai venti. E’ necessario, pertanto, assicurare alla pianta alcune ore solari, senza esagerare. L’annaffiatura va compiuta con estrema regolarità, facendo attenzione che il terreno appaia sempre molto umido. Inoltre bisogna far si che il cono costituito dalla rosetta di foglie sia sempre riempito di acqua. Nei mesi in cui sono attivi gli impianti di

fiori a trombetta riscaldamento, è consigliabile nebulizzare frequentemente la pianta per assicurargli sempre l’apporto necessario di umidità. Il terreno da utilizzare è quello classico per orchidee con all’interno una discreta quantità di terriccio universale.

La concimazione va effettuata almeno una volta al mese con un apposito concime per le piante da fioritura.

La potatura richiede solamente l’eliminazione delle foglie danneggiate o secche, così che non diventino pericolosi veicoli di attacchi parassitari. La Pitcairnia rischia molto spesso l’attacco da parte della cocciniglia. Qualora l’area interessata non sia particolarmente estesa, si consiglia il lavaggio della stessa con un batuffolo impregnato di acqua ed alcool. Qualora non vi siano evidenti miglioramenti, è opportuno rivolgersi al proprio vivaista di fiducia per l’acquisto di un prodotto antiparassitario specifico. Altro nemico della Pitcairnia è l’insecchirsi delle foglie o la loro ustione: rispettivamente tali avversità sono da ricondurre ad un’eccessiva annaffiatura oppure ad un’esposizione solare diretta per un periodo di tempo eccessivamente prolungato.


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