VERDE TIME

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mercoledì 23 settembre 2020

VERDE TIME : IL MONDO DELLE PIANTE EPIFITE

 


Columnea

La Columnea è un genere molto noto di piante sempreverdi appartenente alla famiglia delle Gesneriaceae. Appartengono al genere Columnea circa 200 specie diverse di piante di natura epifita. Esse sono molto gradite per le qualità ornamentali di fiori e foglie. La Columnea cresce sugli alberi, da cui trae nutrimento. I suoi fusti sono molto sottili, si distribuiscono sia in forma rampicante che ricadente. Le foglie della Columnea hanno una forma ovale ed un colore verde scuro. Esse, inoltre, hanno una consistenza carnosa e si spartiscono in posizione opposta l’una all’altra. I fiori della Columnea sono spesso solitari, ma in alcune specie essi si raccolgono anche in gruppi di dieci. Essi sono di forma tubolare e sono visibili sia in inverno che in estate, in base alla specie di riferimento. I loro colori vanno dal rosso chiaro al rosso più intenso, sino al giallo accesso. Il frutto della Columnea è simile ad una bacca, ma di color bianco o rosa.

La Columnea si moltiplica per seme oppure mediante talea. Nel primo caso, si posizionano i semini in una cassetta con terriccio formato da sabbia e torba, alla temperatura di 24°-27°C. Tale operazione si svolge tra il mese di febbraio e quello di marzo. Badando a mantenere il terriccio sempre umido, si attende circa un mese per la nascita dei germogli che, una volta irrobustiti, possono esser trattate come piantine e poste nel vaso definitivo. La riproduzione per talea può essere svolta in qualsiasi momento durante l’anno. Si recidono con taglio netto e strumenti opportunamente disinfettati, talee della lunghezza media di 10 cm. Dopo aver eliminato le foglioline basali, si piantano in un vaso provvisorio con sabbia e torba in eguali parti. Al comparire dei primi germoglio, segno che la talea ha radicato, la piantina va posta nel vaso definitivo e curata come pianta adulta.



La Columnea trova le sue origini nell’America Meridionale e nelle zone dei Caraibi. In genere, in natura, è frequente trovarsi nelle foreste pluviali, avvinghiata ai rami di alti alberi con radici evidenti. Essendo di natura epifita, ne assume nutrimento dai tronchi e dall’aria molto umida. Nelle nostre zone è molto coltivata come pianta da appartamento.La temperatura ideale per la coltivazione della Columnea è di 27°C. E’ importante che la minima non scenda mai oltre i 15°C, poiché la pianta rischia la morte definitiva. E’ importante che la Columnea abbia a disposizione sempre la giusta quantità di umidità ambientale e non esporla mai ai raggi diretti del sole. La Columnea non necessita di grandi accorgimenti per la coltivazione. Essa viene in genere posta in cesti sospesi, con i 

fiori tubolarifusti che tendono sempre verso il basso. L’annaffiatura va eseguita regolarmente durante le stagioni più calde, in quantità molto generose. E’ necessario che il terreno sia sempre umido ma mai intriso d’acqua per evitare fastidiosi e dannosi ristagni idrici. Per favorirne l’apporto di umidità è consigliabile apporre dei sassolini di ghiaia sulla base del vaso che trattengono l’acqua in eccesso e la fanno evaporare sottoforma di umidità.

Il substrato ideale per la Columnea deve essere realizzato con del semplice terriccio di foglie mescolato con torba e sabbia per aiutare lo sgocciolo dell’acqua in eccesso.

E’ consigliato concimare la Columnea almeno una volta al mese, solo durante il periodo estivo. Durante il resto dei mesi, esse possono essere dannose per l’apparato radicale della pianta, specie durante la fase vegetativa.

La potatura va compiuta solo se notiamo che la pianta si sviluppa in maniera non ordinata o con il fogliame rado. Tale operazione è da svolgersi nella stagione primaverile, eliminando con un taglio netto gli apici vegetativi della pianta. La Columnea può essere soggetta allo sviluppo di una muffa grigiastra sulle foglie. Essa è sintomo chiaro della presenza di un pericoloso fungo. E’ necessario asportare le parti infette del fogliame e trattare con un antifungicida specifico. In genere, la comparsa del fungo, è dovuto ad annaffiature troppo abbondanti o ad un umidità troppo elevata.

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