Chiamate comunemente piante grasse, le succulente sono un genere davvero vario, estremamente suggestivo e allo stesso tempo semplice da gestire. Sono piante perfette per i climi caldi e secchi ma possono essere coltivate con ottimi risultati davvero ovunque, avendo semplicemente l’accortezza di piantarle in contenitori che verranno riposti in casa durante l’inverno.
Anche se nel nostro Paese siamo abituati a vedere succulente e cactus crescere spontaneamente solo in località di mare, molti amanti del giardinaggio decidono di inserirle nel proprio giardino, o tra le mura domestiche, anche se risiedono in zone lontane dal mare e caratterizzate da inverni rigidi.
Il fascino di queste piante è indiscutibile e la grandissima varietà di specie disponibili le rende perfette per creare negli spazi outdoor o direttamente in casa zone dall’aspetto mediterraneo, colorate e davvero accattivanti.
Per coltivare con successo le piante grasse è necessario collocarle in zone molto luminose; se si risiede in località dagli inverni miti possono essere lasciate all’esterno anche durante i mesi più freddi, altrimenti andranno spostate all’interno sempre avendo l’accortezza di posizionarle, ad esempio, di fronte ad una finestra dove possano godere della luce solare, anche se indirettamente, per molte ore.
L’altro importante accorgimento riguarda il terreno di piantumazione, il quale deve essere sempre poroso e ben drenante in modo che non siano mai possibili ristagni di acqua, che farebbero marcire le radici delle piante.
Per quanto concerne la loro riproduzione, si tratta di un processo molto semplice che dà ottimi risultati nella maggior parte dei casi.
Per riprodurre le succulente può essere possibile staccare semplicemente le foglie delle piante oppure praticare un taglio con un cutter, questo dipende dalla specie in questione. Nel caso della Echeveria, ad esempio, i fusti si ramificano producendo una grande quantità di plantule e queste possono essere staccate dalla pianta madre per generare nuove piantine.
Se invece desiderate riprodurre, ad esempio, la Aeonium sarà necessario praticare un taglio alla base della foglia in tutti i casi. Per quanto riguarda i cactus, invece, il discorso è differente; bisognerà attendere che la pianta produca spontaneamente un nuovo germoglio che andrà poi staccato dalla pianta madre e piantato separatamente. Affinché la talea di una succulenta attecchisca bene è necessario attendere alcuni giorni prima di piantarla nel terreno, questo per far sì che la base della talea sia abbastanza asciutta e non corra il rischio di marcire.
Sia che si pratichi un taglio con uno strumento idoneo, sia che si stacchi manualmente la foglia dalla pianta, è necessario che la frattura sia sempre “pulita”, ovvero che non permangano residui né sulla porzione staccata né sulla pianta madre.
Per questa ragione è necessario praticare l’incisione con una lama ben affilata o, nel caso lo si faccia a mano, dare uno strappo secco e deciso alla foglia.
Una volta che le foglie sono state separate dalla pianta madre andranno riposte in un contenitore per il tempo necessario a farle asciugare. A seconda delle condizioni climatiche in cui risiediamo possono bastare un paio di giorni oppure una settimana.
Una volta che avremmo la certezza che le talee saranno ben asciutte andranno appoggiate in un contenitore sopra ad uno strato di terriccio umido, con la parte convessa rivolta verso il terreno, per circa 4 settimane.Il terreno sul quale poggiane le foglie recise dovrà essere mantenuto umido ma mai bagnato, poiché troppa acqua le farebbe marcire.
Trascorse le quattro settimane le talee avranno incominciato a radicare e dopo circa sei o sette settimane avranno radici abbastanza stabili da poter permettere la piantumazione.
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