VERDE TIME

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domenica 2 giugno 2019

VERDE TIME: STAGNO IN VASO NEL GIARDINO


Non vi è nulla di più piacevole, in un piccolo giardino, che approfittare di un minuto specchio d’acqua. Un ruscello artificiale, o uno stagno, rimanda infatti a immediata freschezza nella stagione calda, nonché può ospitare alcune delle varietà acquatiche più eleganti, come i fiori di loto. Non sempre, però, si può intervenire direttamente sul suolo per ricreare uno stagno, sia per una questione di costi che di limiti strutturali. Perché, allora, non approfittare di un grande vaso?
Realizzare un piccolo stagno in un vaso di terracotta, oppure in una grande giara da giardino, è molto facile e divertente. Bastano poche ore di lavoro, infatti, per ottenere un decoro molto elegante, fresco e adatto a qualsiasi tipologia di giardino. Di seguito qualche indicazione utile, da modificare ovviamente a seconda dei propri gusti o delle esigenze di spazio. 

Per realizzare un elegante stagno artificiale, l’occorrente è davvero a portata di mano. Si parte ovviamente dal vaso o dalla giara che si vorranno sfruttare: il diametro sulla superficie dovrà essere di almeno 70-80 centimetri, mentre la profondità sarà variabile a seconda delle proprie esigenze. Questi elementi da decoro sono molto comuni nei negozi specializzati in attrezzature per giardino e, di norma, hanno costi contenuti.
Trovato il vaso, è necessario dotarsi di qualche cestello per piante acquatiche, questi disponibili in qualsiasi centro di botanica. Serviranno per facilitare lo sviluppo dell’apparato radicale sul fondo del vaso, nonché a mantenere stabilmente fisse sul fondo le piante scelte, affinché possano poi svilupparsi facilmente anche in verticale. Infine, si recuperino dei vecchi cocci, dei sassi di varie dimensioni, della ghiaia e un buon quantitativo di sabbia. Adatte a questo scopo saranno sia le sabbie fini e impalpabili che quelle più corpose: le prime, tuttavia, richiederanno maggiore attenzione al momento di riempire il contenitore con l’acqua.

Il primo passo per realizzare il proprio stagno artificiale è quello di pulire accuratamente il vaso. Questa operazione permetterà di rimuovere eventuali residui, anche chimici, che potrebbero poi sciogliersi in acqua. Inoltre, si tratta del metodo più rapido per identificare eventuali fori o piccole crepe, da sigillare dall’interno con stucchi e cementi resistenti all’acqua, per evitare la fuoriuscita della stessa.
Si passa quindi alla predisposizione dell’interno. Sul fondo andrà adagiato un fitto strato di cocci, ghiaia e sassi, non solo come isolante, ma anche per garantire sia la stabilità del vaso che fornire una base per adagiare successivamente le piante. A questo punto, si posizionano i cestelli forati per le varietà acquatiche e, poco dopo, si ricopre il tutto con circa cinque centimetri di sabbia. I cestelli non andranno ricoperti totalmente, anche per facilitare l’inserimento in dimora dei vegetali scelti.
Realizzato il fondo, gli step successivi sono quelli che potrebbero richiedere qualche attenzione in più. Innanzitutto, si vagli la tipologia di piante a propria disposizione: quelle galleggianti non richiedo particolari interventi e possono essere inserite al termine delle operazioni. Quelle sommerse o quelle palustri, invece, devono essere posizionate nei cestelli poc’anzi citati, dopodiché ricoperte nuovamente da un lieve strato di sabbia, per assicurarne la stabilità. Infine si versa l’acqua, aiutandosi con una canna da giardino e orientando il getto lungo le pareti, per non smuovere troppo il fondale artificiale. In caso molta sabbia fosse dispersa, basterà semplicemente lasciare riposare il tutto per qualche ora.
Il piccolo laghetto creato è in grado, per l’azione delle piante presenti, di mantenere l’acqua sempre pulita e ossigenata, anche se di tanto in tanto potrebbe essere utile un rabbocco. Qualora si volessero inserire anche dei pesci rossi, meglio attendere un paio di settimane.

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