Una domanda ricorrente che mi viene posta è la seguente : è possibile coltivare in vaso piante da frutta? Difficile ma non impossibile: la frutta per chi è sprovvisto di giardino non è un miraggio, occorre solo seguire buone regole. Ecco quali. Partiamo da un assunto: gli alberi da frutta, così come li comprate in vivaio, non si prestano alla coltivazione in vaso. Molti dei frutti che mangiamo (come mele, pere, albicocche, pesche, susine, ciliegie) appartengono alla famiglia delle rosacee e sono alberi grandi, che possono sopportare la coltivazione in vaso per pochi anni, quasi certamente senza alcun segno di fruttificazione.
Per coltivare alberi da frutta in vaso occorre acquistare un albero nano, cioè innestato su un portainnesto che si adatterà al vaso. In questo modo non otterremo certo così tanta frutta da poter vendere marmellate, ma un discreto raccolto che ci consentirà di mettere in tavola frutta fresca e coltivata in casa.
Agrumi
La coltivazione in vaso degli agrumi è un classico. Il famoso vaso quadrato in legno detto “Versailles” era stato concepito proprio per coltivare questi alberi, che in inverno venivano ritirati nelle immense serre, e nella bella stagione portati fuori.
Possiamo sperare, seguendo molto bene le regole di coltivazione degli agrumi, in fruttificazioni da limoni e mandarini, più difficilmente da aranci e pompelmi. In ogni caso meglio acquistare varietà nane, che si potranno adattare a conche o normali vasi in cotto (un albero “comune” gradirebbe almeno un orcio o una mezza botte). Importante sarà seguire le regole per la coltivazione in vaso (drenaggio, buona terra, ottimo concime) e rinvasare almeno ogni due anni nella stagione di dormienza (inverno), rimuovendo il terriccio, accorciando le radici e la chioma e rinnovando il terriccio esausto.
La coltivazione in vaso degli agrumi è un classico. Il famoso vaso quadrato in legno detto “Versailles” era stato concepito proprio per coltivare questi alberi, che in inverno venivano ritirati nelle immense serre, e nella bella stagione portati fuori.
Possiamo sperare, seguendo molto bene le regole di coltivazione degli agrumi, in fruttificazioni da limoni e mandarini, più difficilmente da aranci e pompelmi. In ogni caso meglio acquistare varietà nane, che si potranno adattare a conche o normali vasi in cotto (un albero “comune” gradirebbe almeno un orcio o una mezza botte). Importante sarà seguire le regole per la coltivazione in vaso (drenaggio, buona terra, ottimo concime) e rinvasare almeno ogni due anni nella stagione di dormienza (inverno), rimuovendo il terriccio, accorciando le radici e la chioma e rinnovando il terriccio esausto.
Il Kumquat
L’unico agrume che è meglio coltivare in vaso è il noto Kumquat, proprio per via della sua piccola taglia, che tende a farlo disperdere in un giardino – anche se in verità andrebbe più spesso coltivato in piena terra, poiché ha un fogliame tutt’altro che disprezzabile. Di solito viene trattato come una pianta ornamentale: in molti non raccolgono i frutti perché il colore arancio caldo li rende assai decorativi. È pur vero che non hanno un sapore eccelso (la polpa è aspra, mentre la buccia è dolce) e la loro lavorazione culinaria è un po’ elaborata per via dei numerosi semi. Ma se vi piace l’idea della frutta in vaso, e magari non siete proprio degli esperti, il Kumquat potrebbe essere una scelta giusta per impratichirsi e passare a frutti dalla gestione più impegnativa.
Il pero e il melo
Per coltivare pero e melo, tra i frutti più comuni e desiderati, occorre senza dubbio partire da una varietà nana. Scegliete con cura quella o quelle che più vi piacerebbe avere sulla vostra tavola.
Alcuni saranno un po’ scoraggiati perché avranno sentito dire che esistono piante che non fruttificano, come il ciliegio o il melo, perché non sono autofertili. Occorrerà semplicemente in questo caso acquistarne più esemplari, ma potete affidarvi anche agli alberi da frutta vicini, se ce ne sono. Tenete conto che solitamente chi vende piante da frutto nane, dovendo comunque innestare la pianta, in genere aggiunge un altro innesto in modo da ovviare al problema.
Per coltivare pero e melo, tra i frutti più comuni e desiderati, occorre senza dubbio partire da una varietà nana. Scegliete con cura quella o quelle che più vi piacerebbe avere sulla vostra tavola.
Alcuni saranno un po’ scoraggiati perché avranno sentito dire che esistono piante che non fruttificano, come il ciliegio o il melo, perché non sono autofertili. Occorrerà semplicemente in questo caso acquistarne più esemplari, ma potete affidarvi anche agli alberi da frutta vicini, se ce ne sono. Tenete conto che solitamente chi vende piante da frutto nane, dovendo comunque innestare la pianta, in genere aggiunge un altro innesto in modo da ovviare al problema.
Un altro “compito” che dovrete imparare è la potatura degli alberi nani, che non è affatto eguale a quella degli alberi di grandi dimensioni. In genere, infatti, gli alberelli nani vengono potati ad astone con poche branche laterali.
La vera pianta nana
Ecco una pianta da frutto nana. Come si può facilmente evincere, sono solo le dimensioni della pianta ad essere rimpicciolite: i frutti hanno dimensioni normali, come anche il fogliame. Non sono una gran bellezza, se proprio bisogna essere sinceri, poiché la potatura è molto rigorosa e la pianta, nell’insieme, tende ad apparire un po’ artificiale.
Acquistate preferibilmente una pianta già in frutto, in modo da essere sicuri che l’anno successivo ci sarà una produzione, e affidatevi a un ottimo vivaio che vi confermi la corrispondenza tra pianta e cartellino.
Il melograno nano
Su questo piccolo albero c’è purtroppo un po’ di confusione. Il melograno (Punica granatum) è un piccolo albero, che a scopo ornamentale è possibile coltivare in vaso, a patto di non aspettarsi certo un’abbondante fruttificazione, quanto invece del bellissimo fogliame giallo in autunno.
Esistono delle cultivar di melograno “nano”, che sono più dei cespuglietti che degli alberi, e producono dei frutticini, minuscoli e molto decorativi, ma immangiabili. Perciò non dovrete chiedere un “melograno nano” (in quel caso vi verrà data una pianta ornamentale), ma un melograno nanizzato, cioè con un innesto nano, specificando che desiderate un albero a scopo non ornamentale ma produttivo.
Su questo piccolo albero c’è purtroppo un po’ di confusione. Il melograno (Punica granatum) è un piccolo albero, che a scopo ornamentale è possibile coltivare in vaso, a patto di non aspettarsi certo un’abbondante fruttificazione, quanto invece del bellissimo fogliame giallo in autunno.
Esistono delle cultivar di melograno “nano”, che sono più dei cespuglietti che degli alberi, e producono dei frutticini, minuscoli e molto decorativi, ma immangiabili. Perciò non dovrete chiedere un “melograno nano” (in quel caso vi verrà data una pianta ornamentale), ma un melograno nanizzato, cioè con un innesto nano, specificando che desiderate un albero a scopo non ornamentale ma produttivo.
La vite e il kiwi
La vite è una delle poche piante da frutta, rampicante per giunta, che si presta alla coltivazione in vaso, a patto di dotarla di un contenitore ben grande e di seguirla nell’impostazione e nella potatura.
Anche il Kiwi (Actinidia deliciosa) può essere coltivato in vaso ma ricordate che la pianta è dioica e occorrono due esemplari di sesso differente.
La vite è una delle poche piante da frutta, rampicante per giunta, che si presta alla coltivazione in vaso, a patto di dotarla di un contenitore ben grande e di seguirla nell’impostazione e nella potatura.
Anche il Kiwi (Actinidia deliciosa) può essere coltivato in vaso ma ricordate che la pianta è dioica e occorrono due esemplari di sesso differente.
I piccoli frutti
Non dimentichiamo una grandissima fascia di frutta che non cresce su alberi, ma su cespugli, la maggior parte dei quali è coltivabile in vaso. Mirtilli, more di rovo, ribes, lamponi, e le fragole stesse, sono piante adattissime ai contenitori.
Non dimentichiamo una grandissima fascia di frutta che non cresce su alberi, ma su cespugli, la maggior parte dei quali è coltivabile in vaso. Mirtilli, more di rovo, ribes, lamponi, e le fragole stesse, sono piante adattissime ai contenitori.
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