In questa minilezione vi parlerò e spiegherò dell’innesto della rosa, delle sue fasi, degli utensili necessari e tanto altro.
Innestare una rosa non è difficilissimo, anche se bisognerà seguire alcune operazioni fondamentali che non daranno risultati immediati. L’innesto consiste nell’unire due piante che forniranno radici (portinnesto) e parte aerea dando vita ad un’altra pianta.
La prima cosa da fare per procedere con l’innesto sarà quella di scegliere un portinnesto, nel caso in cui no si riuscisse a procurare bisognerà optare per la semina. Nella maggior parte dei casi le rose più usate per questo scopo sono la rosa canina e la rosa multiflora. La rosa canina ha radici molto robuste e non è molto esigente per quando concerne il terreno, si adatta a diversi tipi dello stesso; è molto adatta come portinnesto in caso si vogliano ottenere rose con fiori grandi. Nel periodo autunnale-invernale vanno raccolte le bacche che contengono ognuna circa venti semi. La rosa multiflora ha delle radici di tipo superficiale quindi si addice maggiormente come portinnesto per rose nane o in vaso.
Per ottenere un portinnesto da semina, si dovranno interrare i semi di queste due varietà in vaso oppure in pieno campo; affinché le piantine siano abbastanza grandi e robuste da poter essere innestate, dovranno passare circa due anni. Il trapianto delle nuove piantine andrà eseguito durante il periodo invernale successivo.
Per un portinnesto da talea, andranno prelevati dei rami di una lunghezza di circa venti centimetri durante il periodo invernale e andranno piantati nel periodo estivo successivo e, in questo stesso periodo, si potrà procedere con l’innesto.
Innesto a gemma
Il tipo d’innesto applicato maggiormente alla rosa è quello a gemma dormiente. Questa operazione si dovrà effettuare in un periodo compreso tra il mese di giugno e quello di settembre; cosa fondamentale sarà che il portinnesto o il ramo che metterà a disposizione la gemma sia nella sua fase vegetativa perché durante questo periodo la corteccia si stacca molto facilmente dal legno.
Prima di procedere con l’innesto, dovremo procurarci gli strumenti necessari come forbici ben affilate e pulite e materiali per la legatura e cercare di avere una temperatura di venticinque gradi nel luogo dove avverrà l’operazione.
Le fasi preliminari da effettuare prima dell’effettivo innesto, consistono nel scegliere come gemma un ramo sano e primo di difetti della varietà preferita e, cosa fondamentale, come spiegato nel paragrafo precedente, assicurarsi che la corteccia si stacchi facilmente dal legno.
Eseguite queste operazioni necessarie si potrà procedere finalmente con l’innesto.
Per prima cosa si dovranno eliminare le foglie al picciolo e le spine, si preleverà la gemma e si praticherà un’incisione alla corteccia sopra la gemma (ricordatevi che la parte legnosa dovrà restare attaccata al ramo), a questo punto si dovrà staccare la gemma dal ramo molto delicatamente per evitare di danneggiarla e, successivamente, si farà un taglio a forma di T sul portinnesto all’interno del quale si inserirà la gemma staccata. Fatto l’innesto vero e proprio, si passerà alla legatura attraverso della raffia o altro materiale, facendo in modo di coprire bene ogni taglio apportato.
In genere dopo circa un mese l’innesto attecchisce, passato questo tempo quindi togliete la raffia di legatura e controllate l’avvenuto attecchimento.
Dopo la fase di attecchimento bisognerà procedere con altre operazioni molto importanti. Ad esempio, nel mese di febbraio, si dovrà tagliare il portinnesto sopra il punto in cui è avvenuto l’innesto; durante il periodo primaverile invece, nel momento in cui apparirà il primo germoglio dalla gemma innestata e avrà raggiunto una lunghezza di circa quindici centimetri, andrà cimato e in concomitanza si elimineranno tutti i germogli selvatici che il portinnesto produrrà.
Nel periodo estivo avremo la nuova rosa.
Si consiglia, qualche giorno prima e circa venti giorni dopo aver effettuato l’operazione d’innesto, di non concimare la rosa onde evitare di bruciarla e di apportare acqua in modo continuo e regolare.
Forse non tutti sanno che le nuove varietà di rose immesse sul marcato ogni anno sono, per la maggior parte, coperte da brevetto. Queste varietà frutto di incroci tra diverse specie, sono create all’interno di vivai specializzati, dove prendono vita rose di ogni colore e forma. Queste operazioni di incroci presentano dei costi elevati e tempi molto lunghi, per questo quando si compra una rosa nel prezzo è compresa anche una specie di tassa che va a favore del possessore del brevetto e delle nuove necessarie per creare nuovi ibridi.
Può capitare che per sfizio o solamente per metterci alla prova, ci venga in mente l’idea di provare a moltiplicare questo tipo di rose; è bene precisare che naturalmente nessuno ci vieta di riprodurre anche varietà protette da brevetto, purché esse non vengano commercializzate.
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