Il nome del genere Fritillaria deriva dal latino fritillus, bossolo per dadi, per la variegatura a scacchi di alcune varietà
Appartenente alla famiglia delle Liliaceae, la Fritillaria è un genere di piante bulbose native dell’Europa occidentale, del Mediterraneo, dell’Asia e del Nord America. Poche varietà sono comunemente coltivate e soltanto nei climi più freschi. Queste piante, in particolare la corona imperiale, sono splendide nei giardini misti di bulbi, o di perenni o annuali miste. Piantiamole a ciuffi per ottenere il massimo effetto. Fioriscono a primavera o a inizio estate, a seconda della varietà.
La pianta e le varietà
La varietà più diffusa è la spettacolare corona imperiale, la Fritillaria imperialis, con un grappolo di fiori campanulati arancioni, gialli o rossi, che pendono sotto una corona di foglie verdi, su fusti alti dai 50 ai 90 cm. Un’altra varietà apprezzata è la Fritillaria meleagris, la testa di serpente, che si trova facilmente nei prati inglesi ed europei, molto facile da coltivare: i suoi fiori maculati sono porpora e rosa-porpora.
Coltivazione
Le necessità variano a seconda della varietà da coltivare; le più comuni e facili prediligono terreni fertili, ben drenati, ma che trattengano l’umidità, in posizione soleggiata. Piantiamo le varietà più piccole nei giardini rocciosi, quelle più alte in bordure miste o di arbusti. Si propagano in autunno per seme che germina nei semenzai. Lasciamole congelare in inverno o rimuoviamo i germogli dai bulbi maturi.
Malattie e cura
Tutte le piante di questo genere soffrono marciumi radicali causati da eccessive irrigazioni: evitiamo quindi annaffiature abbondanti, per non incorrere a malattie fungine. Nelle piante giovani prestiamo attenzione, in primavera, alla presenza del coleottero Lilioceris lilii, particolarmente presente in Italia.
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