VERDE TIME

VERDE TIME

giovedì 30 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : DRACENA MARGINATA

 

Il genere Dracena comprende più di 40 specie arbustive, sempreverdi, molto impiegate per scopi ornamentali

Una delle varietà di Dracena più diffusa e conosciuta è indubbiamente la Dracena marginata. Si tratta di piante arbustive, che in alcuni casi assomigliano a veri e propri alberi come la Dracena draco.

La Dracena pianta da appartamento si compone di un solo fusto, sottile ed elegante, di colore chiaro con ricco ciuffo terminate di foglie. Spesso 213 piante di altezza diversa sono riunite nello stesso vaso per creare un effetto visivo a palchi sovrapposti. Le foglie possono essere di forma ovale o allungata e motto appuntita, il colore varia dal verde vivo al verde scuro con striature color crema o sfumature rosse.

Come coltivare la Dracena

Posizionare la pianta lontana dai termosifoni per evitare l’eccessivo calore e la ridotta umidità dell’aria mettendola al riparo da correnti d’aria fredda.Ricordarsi di lasciar asciugare il terreno in superficie tra un’annaffiatura e l’altra e di eliminare l’acqua nel sottovaso per evitare ristagni. Se si utiliza il sottovaso, disporre sui fondo uno strato di ghiaia. Fare il rinvaso in primavera, ogni 2-3 anni, scegliendo un nuovo vaso di misura superiore. 

Esposizione

Abbondante luce diffusa ma al riparo dal sole diretto.

Temperatura

costante e intorno ai 20°C in estate, almeno 15°C in inverno.

Acqua

innaffiare 2 volte alia settimana in estate, 1 volta in inverno. Evitare i ristagni d’acqua.

Terreno

ben drenato, due parti di torba e una di sabbia.

Concimazione

durante Ia primavera o lestate, impiegare un prodotto liquido per piante verdi, o universale, ogni 15 giorni.

Fioritura

le fog lie costituiscono l’elemento decorativeì della dracena e Ia fioritura piuttosto rara.

Riproduzione

per talee apicali tratte dal fustoo da una ramificazione laterale.

Dracena cura

Foglie gialle

Eccessi o carenze di acqua o di luce, temperature troppo basse o troppo alte.

Foglie afflosciate o punte secche

Presenza di colonie di piccoli insetti alle estremitàapicali: afidi. Limitare le concimazioni e utilizza un insetticida specifico a base di thiacloprid o imidacloprid.

Foglie ingiallite e in parte secche

Presenza di colonie di scudetti di colore bruno su foglie e steli: cocciniglie. Si eliminano manualmente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol denaturato e, in caso di forte infestazione, con un trattamento a base di olio minerale attivato con clorpirifos-metile o imidacloprid o thiacloprid.

Macchie e ragnatele sulla parte inferiore delle foglie

Ragnetto rosso. Trattare con un acaricida specifico avendo cura di bagnare bene tutta la vegetazione.

Presenza di tacche necrotiche tondeggianti di colore bruno sulle foglie

Maculatura fogliare della Dracena (malattia delle piante fungina). Eliminare le parti di pianta colpite, e in caso di forte attacco utilizza un fungicida a base di rame.

mercoledì 29 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : SANSEVERIA

 


La Sansevieria è un genere che comprende circa 70 varietà di piante succulente originarie dell’Africa

La Sansevieria, appartenente alla famiglia delle Agavaceae, è originaria dall’Africa tropicale e dell’Asia Sud-Orientale, nota con la denominazione comune di “lingua della suocera“. È una pianta d’appartamento molto decorativa per il suo fogliame eretto, verde e variegato di colorazioni che spaziano dal bianco-grigio al bianco-avorio o bianco-crema. Ha un rizoma strisciante corto e spesso da cui di dipartono le foglie rigide, spesse, spadiformi e fibrose. Le foglie di molte varietà sono punteggiate, chiazzate o presentano bande formando motivi diversi. Le piante mature producono racemi di piccoli fiori bianco-verdastro portati da alti steli. Sono principalmente diffuse e coltivate due varietà:

  • la sansevieria cylindrica ha alte foglie cilindriche, acuminate, verde opaco e fiori tubulari rosa chiaro o bianchi;
  • la sansevieria trifasciata ha foglie rigide, dritte, erette con apice smussato e bande verde-grigiastro e verde scuro.
  • Coltivazione

    Sono estremamente facili da coltivare: richiedono poca acqua e terreni ben drenati, moderatamente ricchi. Si possono coltivare sia al sole sia all’ombra. Gli spessi rizomi riempiono rapidamente i vasi, perciò le piante devono essere rinvasate ogni anno. Eliminiamo la polvere dalle varietà di appartamento servendoci di una spugna.

  • Sansevieria talea

    Si propaga con la talea di foglia. Il periodo ottimale per realizzarla è maggio-giugno. Asportiamo dalla pianta madre una foglia perfettamente sana che si taglia in tante parti come  descritto sotto. Per la riproduzione di questa pianta può essere usato anche un segmento del rizoma con un nodo.

    1. Dopo aver individuato la foglia sana tagliamo le talee fogliari della larghezza di 3-4 cm.
    2. Riempiamo una cassetta con una miscela di torba e sabbia in parti uguali. Interriamo le talee in posizione eretta fino alla metà della loro lunghezza.Manteniamo umido il terriccio con vaporizzazioni d’acqua. Una volta comparsi  i germogli trapiantiamo in vasi di 12-14 cm di diametro.

martedì 28 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : PIANTE DA APPARTAMENTO VERDI

 

Le piante da appartamento ci regalano il sapore dell’estate anche durante l’inverno

L’interno di casa non è il luogo ideale per coltivare le piante. La maggior parte di esse proviene da coltivazioni protette o forzate in serra; invece, allo stato spontaneo, vivono in zone tropicali o sub tropicali in un clima e in un ambiente caratterizzato da calore intenso, costante luminosità e alto grado di umidità. Però, con qualche accorgimento e semplici cure, possiamo comunque far sviluppare queste piante anche al chiuso. Esposizione, luce, umidità e irrigazione dovranno essere attentamente osservate. Le piante da appartamento, in genere, si dividono in due categorie: le piante da appartamento con foglia e le piante da appartamento con fiori.

Tipologie di piante da appartamento

Pur nella miriade di tipologie di piante da interno si possono individuare gruppi con caratteristiche simili.

  1. Ricadenti. Hanno grandi qualità decorative e vanno collocare in vasi sospesi o posti sul bordo di piani e ringhiere.
  2. Erette. Spesso di grandi dimensioni, occupano spazi vuoti con un ottimo impatto estetico. In molti casi necessitano di grandi vasi.
  3. Grasse. Di varie forme e dimensioni stanno bene dappertutto e non “patiscono” quasi niente.

  4. Fiorite. Danno splendide note di colore anche nei mesi invernali. Alcune di esse rifioriscono ripetutamente. 

    Piante da appartamento verdi

    Le piante a foglia possono essere verdi o variegate con vivaci e predominanti colorazioni, sono piante da appartamento resistenti e più facili da coltivare.

    Le variegate necessitano in genere di temperatura e umidità più elevate e sono più difficili da far vivere in casa se non trovano le giuste condizioni ambientali.

  5. Alcuni esempi di piante verdi da appartamento:

lunedì 27 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : COME STABILIZZARE UNA SCARPATA

 

Per stabilizzare una scarpata, individuando il giusto rimedio, dobbiamo considerare il tipo di terreno e la pendenza. Sicuramente, per stabilizzare una scarpata,  la base va delimitata e contenuta con una barriera di altezza variabile. Se vogliamo mantenere l’aspetto naturale del terreno, purché la sua composizione lo consenta, la pendenza dev’essere contenuta in 30-35°; un’inclinazione superiore renderebbe difficoltoso trattenere l’acqua d’irrigazione. Se la scarpata ha un’altezza considerevole, un sistema è quello di realizzare uno o più gradoni.

Da sapere:

  • Per stabilizzare una scarpata realizzando un muro di sostegno dobbiamo prevederlo con una sezione a trapezio rettangolo con il lato verticale contro il terreno da contenere. La base minore dev’essere larga almeno 1/5 dell’altezza del muro. La base maggiore è larga circa il doppio di quella minore; il muro deve permettere il percolamento dell’acqua.

stabilizzare una scarpata, stabilizzare scarpata, stabilizzare terreno, scarpata

Stabilizzare una scarpata con gradoni


Per ridurre l’effetto negativo della pendenza, possiamo realizzare alcuni ampi gradoni, ognuno dotato di un muretto di contenimento che contrasta la spinta del terreno. 

I gabbioni


I gabbioni metallici sono realizzati con robusti fili d’acciaio zincato, si prestano per essere riempiti con pietre o ciottoli, ottenendo un contenimento drenante senza predisporre canalizzazioni e con aspetto naturale. 

Muro a moduli


I moduli a secco consentono di erigere muri di contenimento di altezza e robustezza notevoli. Il primo corso si posa entro uno scavo e poi si sale riempiendo con ghiaia gli spazi tra i blocchi. 

Stuoie preseminate

stabilizzare una scarpata, stabilizzare scarpata, stabilizzare terreno, scarpata

Se la pendenza non è eccessiva, l’erosione può essere contenuta con le stuoie preseminate che si decompongono durante il ciclo biologico delle piante. Alla base si colloca un sottofondo vegetale in grado di favorire un rapido inerbimento del terreno, che può avvenire tramite lo strato di cellulosa preseminato inserito nella stuoia o per semina successiva. Il materiale è solitamente una miscela di paglia e fibre di cocco o similari.

Sassi e piante


Arbusti, siepi, piante di vario tipo, erba e grossi sassi inseriti profondamente nel terreno (nella parte bassa) contribuiscono a stabilizzare la scarpata, sempre contenuta da un muretto di base. 

Moduli a incastro

stabilizzare una scarpata, stabilizzare scarpata, stabilizzare terreno, scarpata

Robusti ed eleganti muretti di contenimento si possono realizzare con i moduli prefiniti a sovrapposizione e incastro. Sono disponibili in svariate forme e dimensioni. La loro struttura permette di incastrarli in modo scalare, più o meno accentuato, per seguire l’inclinazione del terreno. Il fronte del muro non è continuo, ma lascia regolari aperture nelle quali possono essere messe a dimora piante e fiori che abbelliscono l’insieme, oltre che stabilizzare il terreno con le radici.

domenica 26 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONE DI GIARDINAGGIO: GAULTHERIA

 

La Gaultheria è una pianta dai bellissimi fiori rosa chiaro: ecco come coltivarla

Appartenente alla famiglia delle Ericaceae, la Gaultheria è un genere di arbusti sempreverdi originari dell’America latina e centrale, anche se è facile scovarne alcune varietà in Australia e Nuova Zelanda. Di facile coltivazione, la sua struttura è ideale per i giardini rocciosi.

La pianta e le varietà

Arbusto sempreverde, le sue foglie sono di un bel colore verde lucido, mentre le bacche, prodotte in primavera, contengono oli essenziali molto impiegati in fitoterapia. Sempre in primavera sviluppa inoltre infiorescenze rosa o bianche, molto simili per struttura a quelle dell’Erica. Una varietà apprezzata e coltivata è la Gaultheria procumbens, un arbusto piuttosto tappezzante, alto soli 5 o 15 cm, che produce bei fiori bianchi o rosa e bacche di colore rosso vivo, che contengono un olio utilizzato per comporre il tabacco e nella medicina naturale. 

Esposizione

Scegliamo una posizione illuminata, ma non tale da farle ricevere il sole diretto: predilige, infatti, esposizioni a mezz’ombra.

Tipo di terreno

Scegliamo un terreno comune da giardino preferibilmente privo di calcare e ben drenato, con un’eventuale aggiunta di sabbia.

Messa a dimora

Piantiamola in autunno o primavera direttamente a dimora in una buca profonda almeno 10 cm.

Irrigazione

Annaffiamo regolarmente, in modo da mantenere sempre umido (ma non esagerando!) il terreno.

Concimazione

In primavera applichiamo un fertilizzante liquido specifico per piante da fiore, da diluire nell’acqua di irrigazione.

Propagazione

Si può propagare per seme, ma anche per pollone, per talea o per divisione dei cespi in autunno o primavera.

Malattie e cura

Non teme attacchi parassitari o insetticidi, ma soffre di quei problemi tipici e derivati da una errata coltivazione. Ristagni idrici su tutti. I quali possono determinare la marcescenza delle radici.

Gaultheria olio essenziale

Le bacche sono commestibili, mentre con il fogliame è possibile realizzare alcuni infusi. Queste bacche contengono un olio essenziale dalle eccellenti proprietà antalgiche e antinfiammatorie, molto utili in fitoterapia o nella medicina naturale.

sabato 25 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: PLUMBAGO

 

Il plumbago, noto anche come piombaggine o come gelsomino azzurro è un genere nativo di regioni calde e tropicali, capace di regalarci bellissime fioriture

La famiglia delle Plumbaginaceae comprendente oltre 15 varietà di arbusti rampicanti, perenni o annuali, ma solo pochissime vengono coltivate (in particolr modo la plumbago auriculata)

Plumbago rampicante

Sono piante annuali o perenni (a seconda delle varietà) dal portamento arbustivo e globalmente rampicante e da una crescita molto disordinata. I suoi fusti, nelle piante a sviluppo spontaneo, arrivano anche a raggiungere i 4 o 5 m di altezza. Il gelsomino azzurro è ideale soprattutto d’estate come rampicante per le bellissime fioriture: basta mantenerlo su sostegni adeguati. Produce fiori a spiga lunga circa 25 cm, e generalmente sono di colore azzurro o rosso, sempre a seconda della varietà. 

Esposizione

Sono piante che mal sopportano climi freddi, almeno al di sotto dei 10 °C. Tollerano bene le calde temperature estive: esponiamole in piena luce o anche a sole diretto, ma in questo ultimo caso, mai quando ci si trova nelle ore più calde della giornata. Soffrono le correnti d’aria. Utilizziamo dei graticci e dei pali per fissare le radici: ricordiamoci che sono per lo più rampicanti.

Tipo di terreno

Coltiviamole in vasi di terracotta con composta a base di terra, aggiungendo un po’ di sabbia grossolana o dell’argilla espansa per facilitare il drenaggio.

Irrigazione

Annaffiamo regolarmente durante il loro periodo vegetativo, quello di massima attività metabolica, dalla primavera all’estate, ma aspettiamo che il terreno sia completamente asciutto prima di intervenire nuovamente. Non tollera i ristagni idrici, che causano marcescenza alle radici.

Concimazione

Applichiamo ogni due settimane, dalla primavera all’estate, un buon fertilizzante liquido diluito nell’acqua di irrigazione contenente azoto, fosforo e potassio.

Potatura

Potiamo i rampicanti a fine inverno, eliminando i germogli secondari fino a tre gemme dai fusti principali.

Propagazione

Si propagano ottimamente per talee semi-mature in estate.

Malattie e cure

Sono piante piuttosto rustiche, resistenti a attacchi insetticidi e parassitari. Le uniche avversità possono palesarsi per errori in fase di coltivazione, come il rinsecchimento fogliare, dovuto a un’eccessiva irrigazione. Facciamo attenzione alla loro esposizione durante climi freschi: le gelate possono letteralmente far morire le parti aeree colpite. Copriamole, tenendole bene al riparo.

venerdì 24 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : NINFEE

 

Le ninfee sopravvivono senza problemi alle nostre temperature, non necessitano di particolari cure e vanno immesse in vasche con la profondità dell’acqua che va da 40 cm a oltre un metro.

Sotto il nome di ninfea (Ninphaea), la più famosa delle piante acquatiche, si comprendono circa cinquanta piante acquatiche perenni rizomatose, con fiori molto ornamentali, spesso molto profumati.
Le foglie delle ninfee sono galleggianti e crescono dal fondo ancora arrotolate, si srotolano quando raggiungono la superficie dell’acqua e ricoprono superfici anche molto ampie.
I fiori sono molto grandi di svariati colori, galleggianti. Si aprono di giorno e si chiudono di notte. Durano qualche giorno, ma ne compaiono continuamente di nuovi da maggio a settembre.
Le ninfee vanno collocate sul fondo di un laghetto posto in pieno sole o all’ombra parziale. è bene collocare i rizomi in recipienti molto capienti, riempiti con terriccio universale, sabbia e farina di ossa. La terra da utilizzare è quella normale da orto, possibilmente argillosa; non sono consigliabili torba o terriccio pronto che non permettono la corretta crescita delle piante. In presenza di pesci grandi che possono smuovere la terra, è bene mettere sopra la terra uno strato di 2 o 3 cm di ghiaia che protegge la pianta. Una pianta appena inserita fiorirà poco; dopo uno o due anni, quando si sarà formata una colonia più grande, farà anche più boccioli in una volta, generando una fioritura migliore.
Sono consigliati concimi granulari a lenta cessione da inserire nella terra oppure concime organico maturo; il concime aumenta la fioritura e la crescita delle piante.

Alcune tipologie di ninfee

ninfee tipi

Alcuni tipi di ninfee distinguibili per la differente colorazione.

  1. White Sultan bianca
  2. Texas Dawn gialla
  3. Blue Capensis blu
  4. Celebration rosa
  5. Aurora cangiante
  6. Escarboucle rossa
  7. Divisione e trapianto
    ninfee 1

    1. ninfee 2

      ninfee 3

      ninfee 4

    1 Possiamo preparare in proprio i contenitori adatti (anche se si trovano già pronti nei negozi di garden) traforando col trapano alcuni vasi in plastica.

    2 Foderiamo l’interno dei vasi con tela di sacco che evita la dispersione rapida del contenuto in acqua. 3 Estraiamo dall’acqua le ninfee da dividere e tagliamo il vecchio contenitore, diventato ormai troppo piccolo.

    4,5 Tagliamo via le foglie morte e le radici più vecchie prima della divisione dei cespi. Accorciamo un poco tutte le radici.

    6,7,8 Inseriamo le radici nel nuovo vaso, che riempiamo di terra (e farina di ossa). Poi premiamo per bene. Sopra spargiamo uno strato di pietrisco.

    9 Immergiamo i vasi nell’acqua. Se il fondo fosse troppo profondo appoggiamo il vaso su qualche pietra o mattone.

    10 La ninfea distende le sue foglie in superficie ed è pronta a svilupparsi ulteriormente.

giovedì 23 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: OSMANTO ODOROSO

 

L’Osmanto è pianta arbustiva sempreverde asiatica, che grazie ai fiori fragranti e le belle foglie è l’ideale per una siepe… con profumi d’oriente 

L’Osmanto odoroso (Osmanthus fragrans) è un albero o arbusto sempreverde a portamento eretto, coltivato per la bellezza del fogliame e dei fiori colorati. Il nome deriva dal greco, ed è l’unione di due parole: “osme” cioè “profumo” e “nathos” che significa “fiore”.

È una pianta rustica originaria della Cina e può raggiungere diversi metri d’altezza. I suoi fiori caratteristici, come suggerisce il nome, sono profumatissimi. Si tratta di infiorescenze a 4 lobi di colore bianco o arancione. Le foglie sono oblunghe, lucide e di colore verde scuro. Si tratta di un arbusto molto apprezzato per il suo aspetto estetico, adatto a realizzare siepi. 

Altre varietà

Esistono altre varietà di Osmanto e tra le più comuni troviamo:

  • Osmanthus Heterophyllus – Anche detto “Osmanthus tricolor” o Goshiki (cioè cinque colori) è un arbusto fitto e folto, con fiori bianchi e foglie seghettate simili all’agrifoglio. Può arrivare ai 2,5 m di altezza.
  • Osmanthus Armatus – È un arbusto rustico e folto che può raggiungere i 4 metri. Ha foglie verdi con seghettature accuminate. I fiori sono bianchi e sbocciano in autunno.
  • Osmanthus Aquifolium – Gli alberi di aquifolium possono raggiungere i 10 metri di altezza. Ha foglie variegate e fiori bianchi. 

    Coltivazione

    Terreno

    L’Osmanto si adatta a qualunque tipo di terreno. È quindi adatto anche a giardini rocciosi e aiuole. Se coltivato in vaso si consiglia il rinvaso ogni 2 o 3 anni. 

    Esposizione

    Predilige le zone di semi-ombra ed è in grado di resistere a temperature molto al di sotto dello zero.

    Irrigazione

    L’Osmanto ha bisogno di irrigazioni consistenti sia in primavera che in estate, mentre si consiglia i diminuire la quantità di acqua in autunno e in inverno. 

    Concimazione

    Si consiglia l’impiego di concime organico da inizio primavera e fine estate.

    Potatura

    È bene potare la pianta nel periodo tra fine inverno ed inizio primavera per garantirle un’ottima produttività

mercoledì 22 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: ACANTO

 


L’Acanto, la pianta dalle belle foglie ornamentali che ispirò gli scultori greci

L’Acanto (o Acanthus) è un’erbacea appartenente alla famiglia delle Acanthaceae. È una pianta perenne coltivata per la bellezza del suo fogliame e ha un aspetto cespuglioso, con foglie lucide e di colore verde intenso, innervate e con i margini dentellati. Ha fiori molto belli a forma di spiga e di colori vari (bianco, rosa, porpora). La pianta ha una radice a fittone molto robusta e in grado di assorbire nutrimenti molto in profondità. A questa si associano altre radici avventizie che moltiplicano la capacità di assorbimento. Il frutto è una sorta di capsula liscia di colore verde, nella quale sono contenuti i semi.

Questa pianta è spesso coltivata in giardini, sia singolarmente che in abbinamento ad altre piante da fiore, principalmente utilizzata per abbellire aiuole o bordature. Si adatta anche alla coltivazione in vaso. Le foglie di Acanto sono da sempre molto apprezzate per il loro aspetto decorativo; persino nell’antichità vennero riprese dagli scultori greci come ornamento del capitello corinzio.

Coltivazione

Moltiplicazione

La propagazione può avvenire per divisione dei cespi in autunno, tenendo però conto che questa è un’operazione delicata che rischia di compromettere l’apparato radicale. Un metodo alternativo è la semina che avviene in primavera direttamente in piena terra; i semi vanno interrati a pochi centimetri a una distanza di 40cm, avendo cura di mantenere sempre il terreno umido.

L’Acanto si moltiplica anche per talea in primavera, prelevando una porzione di 15 cm dalla pianta e interrandola; quando spuntano i nuovi germogli è il momento di trapiantare in vaso o in pieno campo.

Terreno

Predilige terreni fertili, umidi e leggermente basici; si faccia attenzione che il suolo sia ben drenato così da evitare i ristagni. 

Esposizione

Ama i luoghi ben soleggiati e le zone in semi-ombra. Nelle regioni del nord si consiglia di posizionare al sole la pianta, mentre al sud è preferibile una posizione semi-ombreggiata.

Irrigazione

In estate si proceda con irrigazioni costanti, così da evitare danni causati dalla siccità. In inverno sospendere le annaffiature.

Per le piante in vaso si consigliano irrigazioni frequenti.



Concimazione

In inverno disporre dello stallatico maturo per garantire una fioritura abbondante. In primavera ed estate invece aggiungere concime a lenta cessione ogni due mesi.

Malattie e parassiti

L’Acanto teme alcune malattie fungine tra le quali il mal biancol’oidio e il marciume radicale. Inoltre può subire attacchi da parte di cocciniglia e afidi, che devono essere rimossi pulendo la pianta con alcool e cotone e per mezzo di prodotti specifici. Inoltre le lumache, che vanno ghiotte delle foglie, possono contribuire a rovinare la bellezza di questa pianta.

martedì 21 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: CHAMAECYPARIS

 

Il Chamaecyparis, la pianta sempreverde perfetta per realizzare siepi

Il Chamaecyparis è una conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Cupressaceae. È più comunemente conosciuto come “falso cipresso” per via della somiglianza. Si presenta con un fusto bruno o rossiccio, ricoperto da una corteccia a scaglie. Ha foglie aghiformi piatte, talvolta squamose, di colore verde tendente al blu o al giallo a seconda della varietà.

La Chamaecyparis è una pianta rustica, spesso impiegata nella realizzazione di siepi e muri frangivento. Può raggiungere altezze discrete, in alcuni casi anche i 25 metri.


Coltivazione

Moltiplicazione

Avviene in primavera per seme, oppure per talea legnosa rimuovendo una porzione di ramo che va interrata in vaso. Solo dopo un paio di anni si procede con la messa a dimora della pianta. 

Terreno

Predilige terreno sciolto e ben drenato, ricco di materiale organico.

Esposizione

Questa pianta rustica ben si adatta a climi caldi o freddi. Resiste alle gelate e agli inverni rigidi. Apprezza le zone umide e fresche.

Irrigazione

Di norma si accontenta dell’acqua piovana, ma si consiglia di annaffiare nei periodi estivi di lunga siccità.

Concimazione

In primavera e autunno concimare la base della pianta con fertilizzante organico.

Potatura

La pianta va potata in primavera allo scopo di mantenere la siepe ordinata e con bordi definiti. È buona norma rimuovere i rami secchi.

Malattie e parassiti

Teme i marciumi radicali, ma possono essere tenuti a bada evitando i ristagni idrici del terreno.

Può subire l’attacco della Metcalfa, un parassita che si nutre della linfa della pianta. Per contrastare questo insetto vanno impiegati antiparassitari specifici.


Varietà

  • Chamaecyparis lawsoniana  – Anche detto Cipresso della California; ha portamento eretto e colonnare con rami decombenti e piccole foglie aromatiche di colore verde. È una pianta rustica che può raggiungere i 20 metri di altezza. La Chamaecyparis lawsoniana ellwoodii è una sottospecie alta fino a 3 metri, con foglie azzurre e grigiastre ricurve.
  • Chamaecyparis obtusa – Pianta rustica dal portamento conico; ha una corteccia rossastra e fibrosa e foglie verdi-argetee squamose. Produce piccole pigne di colore marrone.
  • Chamaecyparis pisifera – Si presenta con rami orizzontali e portamento conico. Ha una corteccia bruna e foglie verdi nella parte superiore e bianche al margine e sulla superficie inferiore. È una pianta rustica che raggiunge i 15 metri di altezza.

lunedì 20 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: SARCOCOCCA

 

Tante varietà di Sarcococca perfette per abbellire giardini, bordature di muri e molto altro; tanti colori brillanti e profumi inebrianti da questa pianta sempreverde con fioritura invernale

La Sarcococca è una pianta pollonifera sempreverde con fioritura invernale. Si tratta di una pianta a portamento cespuglioso o a forma di arbusto (struttura che varia a seconda della qualità). Le foglie ovali a punta sono di colore verde scuro, i fiori chiari di colore bianco, crema e in alcuni casi rossi. Produce delle bacche di colore rosso e nero chiamate drupe.

I fiori recisi della Sarcococca sono l’ideale per profumare gli ambienti della casa. Il profumo di alcune varietà è così intenso da poter essere percepito da diversi metri di distanza.


Varietà

Esistono diverse varietà di questa pianta, ognuna con caratteristiche differenti. Vediamo quali sono. 

  • Sarcococca Confusa – Detta anche Bosso di Natale, è originaria dell’Asia meridionale. Ha una forma cespugliosa che può raggiungere anche i due metri di altezza. I fiori sono di colore bianco e dal profumo molto intenso, mentre le bacche sono di colore nero. Normalmente viene impiegata come pianta ornamentale nei giardini.
  • Sarcococca Ruscifolia – È un arbusto con fiori dal colore bianco-rosato e crema. Può raggiungere 1 metro di altezza ed è spesso utilizzata come bordatura di muri o come siepe. Si adatta bene al clima mediterraneo.
  • Sarcococca Digyna – È una pianta molto rustica, con foglie allungate e a punta. L’altezza varia dai 50 centimetri al metro e presenta bacche di colore rosso.
  • Sarcococca Humilis  – Questa varietà è originaria della Cina; proviene infatti dalle sue alte montagne. Il luogo d’origine la rende particolarmente resistente al freddo. Si tratta di un arbusto molto piccolo e compatto, che difficilmente supera i 50 centimetri di altezza. I suoi fiori hanno un profumo molto intenso che può essere avvertito da diversi metri di distanza. I fiori sono bianchi tendenti al rosa, mentre le bacche sono di colore nero brillante.
  • Sarcococca Orientalis – Aspetto simile alla Confusa, ma le foglie sono più grandi e i fiori rossi. La fioritura avviene già in novembre.

Coltivazione

Terreno

Predilige un terreno ricco di humus, leggermente alcalinico oppure neutro. Si consiglia di drenare accuratamente il suolo, optando per una pacciamatura di foglie per garantire un certo grado di umidità.

Esposizione

È una pianta che prospera in ambienti soleggiati. Proprio per questo è l’ideale per ricoprire aree di mezz’ombra, come bordatura di muri esposti a nord o aree sotto gli alberi. Si tratta di piante rustiche in grado di resistere a temperature sotto lo zero. Tra le varietà precedentemente elencate la Ruscisfoglia è la più delicata e necessita di maggior protezione dalle basse temperature.

Moltiplicazione

Il metodo di propagazione migliore è quello per talea. Le talee vanno interrate in vasi con torba e sabbia (in eguali proporzioni) e una volta radicate vanno trapiantate in vivaio. La moltiplicazione può avvenire anche per seme, ma le nuove nate possono subire variazioni rispetto alla pianta madre.



domenica 19 settembre 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : AGRIFOGLIO

 

L’agrifoglio è la pianta del Natale: la versatilità, la sua coltivazione e i suoi significati

Siamo in Irlanda, diciannovesimo secolo. Qui si mormora, ancora oggi, che l’agrifoglio abbia più significati. Il primo, proteggere dai demoni le case; il secondo, di natura prettamente “sociale”, in quanto unica pianta che anche le famiglie più povere possono acquistare per decorare le abitazioni durante il periodo natalizio.

Quello che sappiamo con certezza, è che l’agrifoglio, per certi aspetti, è considerato, a pieno regime, la vera e unica pianta di Natale. Un arbusto perenne e anche estremamente semplice da coltivare. 

Agrifoglio pianta

L’agrifoglio, (ilex aquifolium), è un albero o arbusto sempreverde a portamento eretto, appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae. Le sue foglie sono coriacee, di colore verde scuro o variegate, ondulate, con i margini spinosi nelle piante giovani e lisci e non spinosi in quelle adulte. In primavera, i soggetti maschi, più precisamente tra aprile/maggio, sbocciano piccoli fiori di colore bianco; mentre i soggetti femminili, se fecondati, danno origine a frutti rossi o neri a seconda delle varietà. I frutti rossi sono caratterizzanti e principalmente utilizzati nelle composizioni e colorazioni natalizie.


Agrifoglio coltivazione

Condizioni

L’agrifoglio vive bene sia al sole sia all’ombra, e non ha bisogno di particolari tipi di terreno. Si coltivano nel periodo di marzo, anche se è abbastanza attuabile la sua crescita nel periodo invernale, a patto che il clima risulti mite e che il terreno non sia troppo umido.

Agrifoglio in vaso

Si coltivano generalmente in vaso, anche se non amano i trapianti: poniamoli da subito a dimora in un vaso abbastanza capiente, dove possano rimanere per alcuni anni, senza necessitare di un rinvaso.

Esposizione

L’agrifoglio in vaso richiede una posizione in pieno sole. Tollera anche bene la mezz’ombra.

Temperature

Sopporta inverni rigidi ed estati calde, ma dobbiamo sempre garantirgli un minimo di irrigazione.

Irrigazione

L’agrifoglio va annaffiato frequentemente subito dopo la messa a dimora per evitare la possibile e successiva caduta delle foglie. È poco esigente, ma evitiamo la formazione di ristagni idrici.

Tipo di terreno

Qualunque terreno da giardino può essere adatto, meglio se ben drenato, fertile e non eccessivamente umido.

Concimazione

L’agrifoglio non ha particolari esigenze di concimazione: consigliamo comunque l’utilizzo di un buon fertilizzante liquido.

Fioritura

Primavera inoltrata, tra aprile e maggio.

Propagazione

Per propagare l’agrifoglio, possiamo ricorrere alla propagazione per talea di fusto legnoso: preleviamo in agosto i rametti nuovi con una porzione del ramo portante (ascella). Si coltivano generalmente in vaso, anche se non amano i trapianti: porgiamoli da subito a dimora in un vaso abbastanza capiente, dove possano rimanere per alcuni anni, senza necessitare di un rinvaso.


agrifoglio talea

Agrifoglio malattie e cura

L’agrifoglio, nonostante la sua forte adattabilità, è spesso soggetto ad alcuni attacchi. Proviamo a sintetizzare e spiegare quali sono i più minatori per la vita della nostra pianta.

  • Presenza di scudetti sui rami: cocciniglie. Sono piccolissimi insetti dai corpuscoli bianchi che possono essere rimossi dai rametti tramite l’aiuto di una spazzola o nei casi più gravi, possiamo effettuare un trattamento specifico con insetticidi sistemici più o meno in combinazione con un olio minerale.
  • Presenza di “pustole” giallastre su foglie e fusticini: ruggine (malattia fungina). Impieghiamo dei prodotti fungicidi a base di tebuconazolo o ciproconazolo.
  • Presenza di una patina polverulenta biancastra sulle foglie e sui germogli, oidio o mal bianco: effettuiamo un trattamento con un fungicida a base di zolfo o con un antioidico specifico a base di tebuconazolo.