VERDE TIME

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domenica 11 aprile 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : IMPARIAMO A CURARE LE ORTENSIE E A CAMBIARGLI COLORE

 

Le ortensie viste da vicino

La prima cosa che devi sapere è che esistono tante specie diverse di ortensie, le une anche molto differenti dalle altre. Infatti puoi trovare sul mercato piante che hanno inflorescenze e portamenti molto diversi tra di loro.

La seconda cosa che devi sapere è che le ortensie non hanno i petali, ma i sepali, cioè delle inflorescenze colorate sotto ai quali si sviluppano i fiori veri e propri che sono minuscoli. La fioritura delle ortensie di solito varia tra la primavera e l’estate, in base al tipo di varietà che si è selezionata. La temperatura per una crescita e una fioritura ottimale si aggira intorno ai 18 gradi centigradi. Puoi piantarle in piena terra, oppure in vaso, tra ottobre/novembre oppure tra marzo/aprile.

Per piantare un’ortensia in giardino o in vaso puoi scegliere molte varietà, tra queste ti proponiamo quelle piante che sono arrivate da pochissimi anni nei vivai italiani perché fino a poco tempo fa erano considerate rare o esotiche.

  • Ortensia Arborescens

Raggiunge in media gli 1,5 m di altezza. La sua fioritura va da inizio estate fino alla fine dell’autunno, e quindi decora il giardino per lunghi periodi.

  • Ortensia Paniculata

Raggiunge anche i 3-5 metri di altezza e ha dei fiori, solitamente bianchi o rosa, raccolti in gruppetti. Resiste davvero bene alle basse temperature.

  • Ortensia Quercifolia

Raggiunge i 2 metri di altezza ed è originaria del continente nord americano.

  • Ortensia Serrata

Piuttosto contenuta nelle sue dimensioni questo tipo di ortensia arriva direttamente dal Giappone. Ha dei fiori elegantissimi e le sue foglie assumono dei colori accesi e particolari durante l’autunno.

  • Ortensie Rampicanti

Esistono diverse specie anche di ortensie rampicanti che grazie a piccole ventose riescono a crescere in verticale. Puoi coltivarle come alternativa all’edera o alla vite americana, soprattutto se le devi piantare in zone ombrose e senza grande manutenzione. L’unico avvertimento è che dovrai pazientare qualche anno per vedere dei risultati più che soddisfacenti.



Il terreno e la concimazione

Una delle domande che sorgono spontanee su come curare le ortensie è la scelta del terreno nel quale dovrai piantarle, proprio perché da questo dipenderà molto il colore dei fiori. Come abbiamo detto ti sarà piuttosto facile coltivare le ortensie a patto che il terreno abbia costantemente un buon apporto di acqua e sia particolarmente drenante. Le ortensie vivono in qualsiasi tipo di terreno, ma preferiscono quelli a terra grassa e ricca, piuttosto che quella sabbiosa e povera di humus.

Per un terreno ideale puoi aiutarti con torba acida, scorza tritata, potatura di cespugli e rami ridotti in piccoli pezzi. Questi porteranno grande nutrimento alla tua ortensia. Per curare al meglio le tue ortensie dovrai concimare con una buona dose di compost organico. Il periodo migliore per la concimazione è alle porte dell’inverno per prepararla alle temperature rigide e al suo stadio di riposo vegetativo. Puoi spargere il compost intorno alla pianta e incorporarlo all’interno del terreno zappando leggermente. Durante l’inizio della stagione primaverile puoi provvedere con un concime granulare a lenta cessione ricco di ferro.

Esposizione alla luce solare

Devi sapere che le ortensie sono delle piante da mezz’ombra; questo vuol dire che amano un’esposizione ombreggiata e la luce solo quella tenue del mattino o della sera. Per curare le ortensie al meglio, piantale in luoghi riparati dalla luce solare diretta, specialmente quella delle ore più calde della giornata, e, se non ti è possibile, provvedi a creare un riparo in modo che i raggi caldi non la colpiscano direttamente.


Irrigazione

Come curare le ortensie con una giusta innaffiatura? Abbiamo visto infatti che sono piante da mezz’ombra, ma non per questo sono fiori che amano i terreni secchi. Se vedi la pianta stanca, appassita e disidratata, soprattutto nelle ore più calde della giornata aspetta il fresco della sera, le ridarà vigore e vivacità. Se questo problema però dovesse persistere anche la mattina seguente procedi con una maggiore ombreggiatura e con una pacciamatura della base per evitare troppa dispersione di umidità.

Quando e come potare le ortensie

Sembra complicato, ma in realtà potare le ortensie è davvero molto semplice; perché? Puoi anche potarle molto poco, giusto quel che basta per ripulire il secco dell’anno precedente.

Per avere dei bei fiori impara a non intervenire troppo con la potatura, non è necessaria una potatura drastica e annuale, ma puoi eliminare solo i rami più vecchi e disordinati. In ogni caso il periodo migliore per potarle è sicuramente fine febbraio quando puoi cominciare a intravedere i nuovi boccioli. 


Parassiti e malattie

Come curare le ortensie soprattutto dalle malattie che possono colpirle?
Le malattie più frequenti che potrebbero colpire le tue ortensie sono l’oidio, la botrite, la maculata fogliare e i marciumi radicali. Altri insetti che potrebbero attaccare le tue ortensie sono gli afidi o le cocciniglie.

Come cambiare il colore delle ortensie

Lo sapevi che alcune ortensie possono cambiare il colore dei loro fiori e tu puoi contribuire a esaltarlo sempre di più?

Ti dico subito però che questo trucchetto non vale per le ortensie a fiore bianco e alcune varietà a fiore rosso. Per le altre puoi cercare di raggiungere un punto di colore blu più intenso, oppure il colore rosa brillante.

Vediamo insieme come puoi agire.

"Ricordati che se il terreno è prevalentemente basico è molto difficile raggiungere un bel blu,e anche con tanti sforzi potrai arrivare al massimo ad azzurri deboli,  viola leggeri oppure fiori multicolor. Se il tuo terreno è alcalino/basico quindi ti consiglio di esaltare il colore rosa che è tipico di questo tipo di terreno."

Se al contrario il terreno è acido (pH 6 è sufficiente) puoi provare ad ottenere un bel blu intenso fornendo alla pianta del solfato di alluminio, che assorbito dà proprio il colore blu al fiore. Ricordati che il terreno deve essere al massimo di pH 6 altrimenti il solfato di alluminio (in commercio si trova con il nome di “azzurrante”) non si scioglie e rimane inaccessibile alla pianta. Un altro escamotage, a patto sempre di avere un terreno acido, è quello di inserire nel terreno dei chiodi o delle limature di ferro.

Le opzioni che puoi seguire quindi sono tre.

  • Puoi sceglie di esaltare il colore della tua pianta in base agli elementi naturali e al pH già presente nel terreno.
  • Armati di tanta pazienza e trasferisci la tua pianta in un terreno dalle caratteristiche del colore che più desideri
  • Se coltivi le ortensie in vaso puoi provare a cambiare totalmente il terreno in cui sono piantate!









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