VERDE TIME

VERDE TIME

mercoledì 12 agosto 2020

VERDE TIME : MONARDA DIDYMA

 

La Monarda didyma, nota come fiore del Bergamotto, è una pianta erbacea perenne aromatica che viene coltivata sia a scopo ornamentale per la bellezza dei fiori, sia come pianta officinale per le proprietà benefiche delle foglie.

La pianta tende a formare cespugli abbastanza folti, alti circa 60, 90 centimetri di colore verde scuro, densi, compatti e molto decorativi.

La Monarda didyma ha una robusta radice rizomatosa dalla quale partono steli erbacei, eretti  a sezione quadrangolare, spesso striati da venature rossastre, coperti da foglie lanceolate con pagina leggermente rugosa, margini dentellati e apice a punta. Le foglie sono verde scuro, sono aromatiche e se strofinate emanano un gradevole profumo molto simile a quello della Menta.

I fiori sono generalmente rosso scarlatto, colorano la pianta a partire da metà giugno a fine agosto. Si riuniscono in infiorescenze a forma di ombrello, fungendo da richiamo per api e farfalle. La Monarda didyma seppur sia una pianta officinale interessante, è poco citata nei libri di fitoterapia. E’ più nota invece come pianta ornamentale.


La Monarda didyma fiorisce abbondantemente in estate nel periodo compreso da giugno ad agosto. Durante il periodo della fioritura sugli apici dei fusti sbocciano fiori profumati con forma sferica  e con brattee di colore rosso, rosa o bianco. I fiori  generalmente sono riuniti in infiorescenze a forma di ombrello e sono ricchi di nettare, per questo attirano molte specie di insetti e soprattutto le api.


Il nome botanico Monarda è un tributo al nome del medico spagnolo, Nicolaus Monardes (1493-1578), uno dei fondatori della nuova farmacognosia.

La Monarda era molto nota ai nativi americani che ne avevano distinto ben quattro varietà in base al profumo: era largamente usata sia come erba medicinale, che come pianta sacra durante le capanne sudatorie cerimoniali in quanto favorisce la sudorazione.La varietà con il fiore rosso è comunemente conosciuta come tè Oswego, perché originariamente furono proprio gli indiani Oswego ad utilizzarla nella preparazione del tè, introdotto poi in Europa nel XVIII secolo.

Questo tè è ricordato nella storia americana, come il sostituto del tè inglese dopo il “Boston tea Party”, nel 1773, quando i patrioti americani con un atto di protesta contro le leggi sulla tassazione commerciale, gettarono in mare un intero carico di tè proveniente dall’ Inghilterra: questo fatto fu visto come la causa scatenante che fece poi scoppiare la guerra di indipendenza americana.

Nel linguaggio comune queste bellissime e robuste piante sono chiamate “menta selvatica”, “menta dei cavalli”, “balsamo delle api”, “té di Oswego” e “tè di Pennsylvania”.La Monarda didyma è anche usata per scopi officinali. Vengono usati sia i fiori tubulosi e bilabiati che le foglie essiccate, raccolte al tempo della fioritura, con le quali si confeziona anche una tisana nota come “tè Oswego”. La pianta contiene antocianine, olio essenziale, fenoli, sostanze amare e tannini.

Viene largamente usata in omeopatia, per aromatizzare bevande rinfrescanti, per abbassare la febbre, come digestivo e, grazie al suo colore vivo, per conferire una nota colorata alle tisane. Dai fiori si può ricavare anche uno sciroppo dissetante molto buono, particolarmente apprezzato dai bambini.

L’infuso viene preparato con le foglie della Monarda didyma e si usa per trattare disturbi digestivi, in caso di flatulenza, come diuretico, febbrifugo ed espettorante. Dalla pianta è inoltre ricavato un olio essenziale rubefacente, antimicotico, antibatterico e antinfiammatorio; è ottimo anche come tonico per capelli.Le giovani foglie e gli apici vengono usati anche in cucina, crudi o cotti, per insaporire pietanze, da aggiungere in insalate o per aromatizzare bevande. Per guarnire le portate vengono usati i fiori, eduli e aromatici.

Nessun commento:

Posta un commento