VERDE TIME

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lunedì 10 agosto 2020

VERDE TIME : LA TILLANDSIA


La Tillandsia (conosciuta anche come “figlia dell’aria”) è una pianta che appartiene alla grande famiglia delle Bromeliacee e presenta caratteristiche molto particolari, che ben la distingue in questo ampio panorama. Grazie alle peculiari caratteristiche delle foglie (spinose o senza spine, pubescenti oppure a scaglie, lineari, lanceolate o filiformi) e grazie anche alle caratteristiche anatomiche e fisiologiche della pianta stessa, il genere Tillandsia riesce ad adattarsi perfettamente a qualsiasi tipologia di ambiente.

Non sono piante che temono condizioni climatiche particolarmente avverse: riescono, ad esempio, ad adattarsi perfettamente anche ai climi più secchi e aridi, grazie proprio alle foglie, che riescono a trattenere l’umidità direttamente dall’atmosfera. Questo significa che la capacità di adattamento, anche per quanto riguarda il terreno, è davvero incredibile. La Tillandsia è originaria del continente americano: presente sia nella fascia centrale del Nuovo Continente, che nelle zone più a sud dell’America Latina, dove è il clima tropicale a regnare. Proprio in queste zone si contano tantissime specie di Tillandsia, che appunto si nutrono dell’umidità ambientale.

Sono piante non solo molto forti e resistenti, ma anche molto belle e che riescono sempre a farsi notare: le foglie disposte a rosetta di alcune specie formano una grande coppa (qui si raccoglie l’acqua piovana), mentre i fiori si manifestano in tutta la loro bellezza toccando sfumature cromatiche ben diverse a seconda della specie. Ogni frutto contiene nella sua capsula tre semi alati. La  maggior parte delle specie di Tillandsia non presenta un apparato radicale sotterraneo e non per forza deve essere collocata nel terreno per vederla crescere sana e robusta e per ammirare la fioritura. Tutto questo può sembrare davvero molto strano, ma è così.

Sono piante davvero spettacolari, uniche.

Nello specifico, si tratta di una pianta epifita che cresce naturalmente su fusti e rami degli alberi, su rocce, e non è inconsueto trovarla su pali e fili elettrici. Ciò di cui ha bisogno è un semplice sostegno. Ecco perché spesso sono identificate anche come “piante aeree”,   “piante dell’aria” o ancora come “figlie dell’aria”.Al contrario di molte altre piante, utilizza le radici solo come ancoraggio, mentre la normale funzione di assorbimento è portata a termine dalle foglie. Quanto appena detto è reso possibile dai tricomi che ricoprono la pianta, i quali riescono a incamerare l’umidità necessaria per crescere.

Pianta senza radici, pianta aeree e anche pianta dell’aria: con un’unica parola, Tillandsia. Oltre che avere delle lunghe foglie che assorbono quanto necessario al sostentamento della pianta, radici con mera funzione di ancoraggio e sostegno, le piante appartenenti a questo genere svolgono anche una importante funzione. Qual è? Riescono a purificare l’aria dagli agenti contaminati. Incredibile, vero?

Ancora una volta entrano in gioco i tricomi, che assorbendo le sostanze inquinanti presenti nell’aria, le metabolizzano, liberando l’aria anche dagli idrocarburi policiclici aromatici (derivano dall’utilizzo di combustibili fossili). Quindi, che ne dite di collocare nel proprio giardino o in casa queste spettacolari piante? Oltre che essere molto belle, svolgono anche la funzione di naturale indicatore della qualità dell’aria. Il posto perfetto ove collocarle? Ovviamente, vicino una stazione meteo da giardino, giusto per avere tutto sotto controllo.

Scherzi a parte, purificando l’aria, la Tillandsia è ideale da coltivare anche in casa.


Tillandsia cyanea: l’altezza della pianta non supera i 50cm, in genere è in media di 40 cm o più piccola. Per crescere e arrivare al suo massimo sviluppo sono necessari all’incirca 5-10 anni. Caratterizzata da fogliame di tipo persistente;


T. usneoides: è conosciuta anche come “muschio spagnolo” o “barba di Mosè” ed è utilizzata per decorazioni e splendide composizioni;


T. ionantha: originaria del Nicaragua e Messico, vive a quote collinari, fino ad arrivare a 1700 m sul livello del mare. Non ama stare per lunghi periodi all’umidità;


T. aeranthos: molto appariscente e che regala un vero spettacolo durante la fioritura. Originaria del sud del Brasile, Paraguay, Uruguay e Argentina. È una pianta di medie dimensioni e le sue foglie di solito raggiungono circa 10 cm;


T. xerographica: è una pianta tropicale di piccola taglia, con vistosi steli fiorali appiattiti, fiori blu e brattee rosa;


T. caput medusae: particolare l’infiorescenza, che si materializza in una spiga rossa che sorge dal centro della pianta e che porta da 6 a 12 fiori azzurri o viola;


T. bulbosa: durante la fioritura le foglie diventano di un bel rosso brillante;


Tillandsia argentea: si caratterizza per le foglie sottilissime ricoperte di squame color argento. I fiori sono di colore rosso acceso;


T. stricta: caratteristiche molto simili alla precedente, ma le foglie sono leggermente più larghe e rigide, mentre il fiore a forma di spiga è di colore rosa;


T. bergeri: si presenta con gambo forte e lungo e con bellissimi fiori, dai petali larghi e ondulati, di color celeste o lilla;


T. fasciculata: foglie rigide e fiore di colore bianco o rosso;


Il periodo della fioritura varia a seconda della specie, ma generalmente le piante appartenenti al genere Tillandsia fioriscono verso la fine dell’estate e l’inizio del periodo autunnale. Una fioritura che in ogni caso (per ogni specie) è decisamente spettacolare e regala dei giochi cromatici davvero incantevoli. I colori accesi dei fiori ben risaltano tra le sottili foglie allungate dai colori più tenui. Alcune specie emanano un gradevole profumo, come la Tillandsia usneoides.

Un consiglio: al termine della fioritura rimuovete lo stelo, in modo tale da alleggerire la pianta.


La Tillandsia è una pianta che ben si presta ad essere coltivata all’aperto nella maggior parte delle zone italiane,  ma con l’unica accortezza di collocarla in zone abbastanza luminose e al contempo riparate. Vicino ad altre piante, magari di grande dimensione, è la scelta migliore. Anche in zone di mezz’ombra riusciranno a crescere senza particolari problemi.
L’ideale è posizionarla sotto degli alberi.  All’aperto,  le innaffiature devono essere rare, perché riesce a prendere l’umidità della notte, l’acqua piovana e anche sostanze nutritive dalla corteccia a cui è attaccata.


La Tillandsia è uno straordinario biorilevatore: è in grado di raccogliere dall’aria gli agenti inquinati (IPA) sospettati di provocare il cancro. Una volta catturati li metabolizza, ripulendo l’aria in modo naturale. Ogni chilogrammo di pianta riesce a catturare circa 0,2 milligrammi di sostanze tossiche.


Conoscete la leggenda della Tillandsia usneoides (“muschio spagnolo”)?

Una pianta che cresce anche su grandi alberi, in questi casi con portamento ricadente. La leggenda narra dei capelli di una giovane sposa spagnola, tagliati dai Cherokee, come avvertimento per il marito.

Quest’ultimo, infatti, con le sue piantagioni stava occupando i loro territori e i capelli della moglie furono adagiati proprio su una grande pianta di sua proprietà. Ecco, secondo la leggenda, l’origine di questa specie.

Oltre che svolgere una importante funzione di purificazione dell’aria come riportato sopra, molti sostengono che la Tillandsia riesce anche a catturare le radiazioni elettromagnetiche di tv, computer, cellulari ed elettrodomestici. Infatti, è conosciuta anche come pianta mangia-radiazioni, poiché riesce ad eliminare qualsiasi tipologia di radiazione proveniente dalle prese di corrente. Non esistono però studi scientifici a sostegno.

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