Il genere Canna, della famiglia delle Cannaceae, comprende numerose specie (circa 50) originarie del continente americano. Crescono in zone dal clima tropicale e subtropicale, ma dopo esser state introdotte anche nel continente europeo sono riuscite ad adattarsi anche nelle zone con clima mite del nostro Paese. Però, dato che sono piante che necessitano sempre di un habitat molto particolare per la crescita, non è facilissime trovarle in natura, poiché si parla solo di ampia diffusione come piante ornamentali da coltivare in spazi aperti.
Non è difficile coltivare una Canna, ma è bene rispettare delle regole ben precise, appunto per garantire alla stessa il miglior habitat. Ad esempio, meglio evitare di piantarla in giardini di regioni dal clima freddo, poiché teme particolarmente le gelate. Anche il terreno deve avere precise caratteristiche e annaffiature e concimazioni devono essere regolari. Prima di passare ai consigli sulla coltivazione delle specie più belle e conosciute del genere di riferimento, osserviamole più da vicino.Possono essere descritte come piante dall’esotico fascino, capaci di mescolare forme selvagge a dettagli più delicati, creando sempre un bellissimo quadro dai colori meravigliosi.
Le grandi foglie verdi (in alcuni casi con tonalità bronzo) accompagnano grandi fiori di colore rosso, rosa, gialli, arancioni o con sfumature e macchie di colore molto appariscenti. Quanto appena detto permette di capire che sono piante perfette per creare delle straordinarie aiuole di grandi dimensioni o per realizzare delle bordure affascinati in giardino.
Non sono piante piccole, ma neanche possono essere definite come esemplari dalle dimensioni fuori dal comune.
Possono essere divise in due gruppi: le Canne alte, che raggiungono il metro e mezzo di altezza; Canne nane, che difficilmente superano i 60cm di altezza. Queste bulbose, dalla crescita rapida, necessitano di spazio quando coltivate in piena terra: addossare più esemplari di certo non è la miglior cosa da fare per veder crescere la Canna in modo rigoglioso. I fiori sono bellissimi, ma anche le foglie giocano un ruolo importante per quanto riguarda la bellezza estetica: con la loro forma a paletta e una considerevole lunghezza, ricordano quelle del banano nano.
Canna flaccida
Specie rizomatosa che riesce a superare il metro e mezzo di altezza. Ha foglie di colore verde chiaro e bellissimi fiori colorati di un delicato giallo. È originaria degli Stati Uniti del Sud (dalla Carolina alla Florida), ma è molto diffusa anche nelle Antille e Panama. Non è una specie che può essere coltivata in regioni colpite dal gelo del freddo inverno, poiché perde la parte aerea con le basse temperature. Anche se di grandi dimensioni, può essere coltivata in ampi vasi e fioriere.
Canna Cleopatra
Bellissimo fiore estivo dai vivaci colori. I fiori si presentano con le più accese tonalità del rosso e del giallo, spesso sfumati e con petali bicolore. Il bulbo deve essere piantato in primavera in terreno particolarmente drenante e ad una profondità di circa 10cm. Può essere tranquillamente abbinata ad altre piante perenni da esterno per creare meravigliose aiuole e colorate bordure.
Canna Pretoria
I delicati fiori di colore rosso o arancio si mescolano al bellissimo fogliame dal colore verde chiaro. Quest’ultimo presenta delle leggere venature gialle ed è particolarmente decorativo. Fiorisce nel periodo estivo ed è fortemente consigliata per trasformare un anonimo giardino in un piccolo angolo di paradiso tropicale.
Canna glauca
Specie con fusti eretti e che possono raggiunge i 160cm di altezza. Le grandi foglie lanceolate fanno da sfondo a vistosi fiori di color giallo chiaro. Predilige terreni umidi e una esposizione in pieno sole. Cresce anche in zone di mezz’ombra, ma la fioritura sarà limitata. Anche se è una delle specie più forti e resistenti, le basse temperature possono essere un pericolo, quindi necessita di riparo durante l’inverno.
Canna Tropicanna
Impossibile non ammirare con stupore gli esotici tratti di questa Canna. Gli alti steli sorreggono luminosi fiori di colore arancione e le foglie brillanti, con sfumature precise di rosso, rosa e giallo sono a dir poco fantastiche. I colori vivaci garantiscono uno spettacolo straordinario in qualsiasi giardino, dove cresce rigogliosa in breve tempo.
La fioritura estiva delle specie appartenenti al genere Canna riesce sempre a catturare l’attenzione di tutti. È impossibile non soffermarsi ad ammirare i colori e le forme di queste tropicali piante.
Alcuni consigli per favorire una copiosa fioritura:
- I fiori, quando appassiti, devono essere rimossi rapidamente, così da spingere la pianta all’emissione di nuovi.
- Quando il gambo non produce più fiori è bene reciderlo, insieme al fogliame che lo avvolge, per dare la possibilità alla Canna di ricevere più luce e concentrare le sue forze sullo sviluppo delle altre parti e di nuovi fiori.
Lo sapevate che nelle Hawaii e nelle isole Fiji la coltivazione di alcune specie di Canna è sotto stretto controllo? Introdotta come pianta ornamentale è diventata un serio problema per gli ambienti naturali più umidi, dove riesce a svilupparsi in modo incontrollato, riuscendo anche a prendere il sopravvento sulla vegetazione spontanea.
La specie più conosciuta, cioè la Canna Indica, è utilizzata anche in cucina e l’amido estratto viene impiegato per la produzione di pane e biscotti. Anche il rizoma viene mangiato, cotto al forno o alla griglia.Non sono piante tossiche e pericolose per l’uomo. Le foglie appena recise erano utilizzate dalle popolazioni indigene del Centro e del Sud America come rimedio per cicatrizzare le ferite.Due sono i significati (contrastanti) della Canna all’interno dell’affascinante mondo del linguaggio dei fiori:
- saggezza e duttilità (significato positivo);
- debolezza (significato negativo).
La duttilità, intesa come adattabilità del proprio comportamento a diverse situazioni, è una qualità necessaria al saggio. Le Canne si piegano, ma non si spezzano.
La debolezza è intesa come vera e propria mancanza di energia e questo significato è associato alla Canna poiché la stessa è presente nelle acque stagnanti degli inferi, prendendo in considerazione la mitologia greco-romana. Una pianta vicina alla morte, quindi priva di forze e molto debole.
Nessun commento:
Posta un commento