VERDE TIME

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giovedì 6 agosto 2020

VERDE TIME : CANNA INDICA


La Canna Indica è una specie esotica appartenente alla famiglia delle Cannaceae. I fiori, che assumono le più delicate tonalità del giallo e quelle più intense del rosso, donano alla pianta un aspetto molto elegante.
Fiori con bellissime sfumature di colore e che guardano dall’alto le grandi foglie. Sorretti da steli, che possono superare anche il metro di altezza, i fiori della Canna Indica sembrano osservare il territorio circostante, per avere sempre sotto controllo la situazione in giardino. Infatti, quando si parla di piante ornamentali da utilizzare per la creazione di grandi aiuole e raffinate bordure, questa che è la specie più conosciuta e diffusa del genere Canna, cerca sempre di sopraffare la bellezza di qualsiasi esemplare che occupa spazi vicini.Ecco che dall’alto e con fare sicuro, i fiori di questa pianta cercano di mettere in soggezione anche le più belle piante per esterni. Ci riescono? Sempre. I vistosi mazzi di fiori colorati, in mezzo a bel fogliame che caratterizza molte specie del genere di riferimento, non passano di certo inosservati, creando un effetto davvero straordinario.
La Canna Indica è una bulbosa originaria dell’America tropicale e subtropicale ed ha una crescita molto rapida. Le foglie sono simili a quelle della specie Musa Cavendish (Banano Nano), ma tra quelle della pianta che stiamo descrivendo, al contrario per quanto accade per la specie citata per il paragone, appaiono bellissimi fiori luminosi e spesso screziati.
Piantare nel proprio giardino la specie Indica significa portare un po’ di tropici proprio a casa. Le foglie della canna fiorifera o canna da fiore (così è anche conosciuta la specie di cui stiamo parlando) avvolgono gli alti fusti, creando una spirale molto particolare. Possono raggiungere i 60cm di lunghezza e svilupparsi in larghezza per più di 20cm.
La Canna Indica con fiori di colore rosso è la specie maggiormente conosciuta del genere di appartenenza, nonché quella più diffusa per la coltivazione in vaso e in piena terra. È una pianta che può tranquillamente essere definita come la Regina dei Giardini e non solo per il suo spettacolare aspetto. Infatti, tra le qualità di questa esotica pianta possiamo anche ricordare la sua resistenza e le poche cure che richiede per la coltivazione.


Tante sono le varietà ornamentali che vengono utilizzate per abbellire grandi e piccoli giardini, ma tra tutte ricordiamo:
  • Canna indicaflava: bellissimi i suoi fiori di colore giallo.
  • Varietà maculata: i fiori gialli si presentano sempre con delle piccole macchie rosse.
  • sanctae rosea: molto apprezzata per la coltivazione in vaso. Le dimensioni di questa varietà di Canna Indica sono decisamente ridotte rispetto a tutte le altre.
  • Canna indica warszewiczii: la sua caratteristica principale sono le foglie violacee e con sfumature bronzo.
La Canna Indica è una specie dalla fioritura estiva, protagonista di uno spettacolo incantevole. I fiori crescono su lunghi steli e fioriscono in successione. Il consiglio è quello di eliminare subito quelli che cominciano ad appassire, così da stimolare la pianta all’emissione di nuovi. I fiori possono essere gialli, arancioni, rossi o con sfumature e macchie contrastanti e sempre ben evidenti.





La Canna Indica, di origine centro-sudamericana, era coltivata in Perù già 4500 anni fa.

In Colombia le Canne sono utilizzate per la produzione di diversi alimenti. Estraendo l’amido di achira (altro nome utilizzato per identificare la Canna Indica) si riesce ad ottenere prodotti artigianali come biscotti e pane. Questi processi agroindustriali si stanno perfezionando sempre più, portando le piccole aziende dedite all’estrazione dell’amido e le imprese artigianali locali a crescere sempre più.
La canna da fiore si mangia! Proprio così, avete letto bene. Il rizoma è commestibile ed è molto utilizzato, ancora oggi, come integrazione nella normale alimentazione. Solitamente vengono consumati cotti al forno o alla griglia e, grazie alla presenza di amidi, risultano essere facilmente digeribili. Invece, le cime della pianta possono essere mangiate stufate o bollite.
La Canna Indica è conosciuta anche come:
  • achira, sagù o chisgua (in Colombia);
  • capacho o maraca (in Venezuela);
  • achera o atzera (in Perù e in Ecuador);
  • biri (in Brasile).
Le foglie della Canna Indica venivano spesso utilizzate dalle popolazioni del Sud America come cicatrizzanti (si utilizzano le foglie appena recise), mentre il decotto di radici come potente diuretico.
Due sono i significati (contrastanti) della Canna Indica all’interno dell’affascinante mondo del linguaggio dei fiori:
  • saggezza e duttilità (significato positivo);
  • debolezza (significato negativo).
La duttilità, intesa come adattabilità del proprio comportamento a diverse situazioni, è una qualità necessaria al saggio. Le Canne si piegano, ma non si spezzano.La debolezza è intesa come vera e propria mancanza di energia e questo significato è associato alla Canna Indica poiché la stessa è presente nelle acque stagnanti degli inferi, prendendo in considerazione la mitologia greco-romana. Una pianta vicina alla morte, quindi priva di forze e molto debole.

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