VERDE TIME

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mercoledì 23 ottobre 2019

VERDE TIME : GIARDINAGGIO PRATICO


Iris e Ophiopogon

Tanti ani fa, Iris japonica ‘Variegata’ entrò nella mia vita assolutamente per caso: il giardiniere della mia nuova vicina di casa avendo trovato questa pianta in un’aiuola del giardino e non sapendo che cosa fosse pensò bene di estirpare tutte le piante e di gettarle via. Avevo sempre e soltanto visto ed utilizzato le varietà a foglie verdi e sinceramente non pensavo che esistesse anche la versione a foglie verde e bianco. Il fogliame variegato mi ha sempre incuriosito e così recuperai quelle piante dal cassonetto dei rifiuti, avendo anche il sospetto, rivelatosi poi fondato, che avesse una parentela con Iris Japonica.
I fiori di Iris japonica ‘Variegata’ sono in tutto e per tutto uguali alla specie con le foglie verdi ed anche lo sviluppo è lo stesso: esageratamente esuberante come tappezzante. Ma la versione a foglie variegate dona alle bordure tutta un’altra storia. Infatti, poiché la pianta preferisce un’esposizione semi-ombreggiata, le foglie variegate risaltano e illuminano moltissimo queste zone. Questo effetto si apprezza specialmente in inverno quando in giardino i colori sono pochi e i fogliami hanno perso in parte o del tutto la loro brillantezza primaverile..
L’eccezionale sviluppo vegetativo di Iris japonica può essere ottimamente sfruttato per coprire grandi zone in poco tempo, considerando anche che la pianta, a parte qualche annaffiatura durante i mesi più asciutti dell’estate, non necessita di particolari cure. Si adatta benissimo a tutti i tipi di terreno, non soffre il freddo, non è soggetta a malattie e raramente ha foglie mangiucchiate, non richiede pulizie perché gli steli fioriferi e le foglie secche vengono elegantemente nascoste nella vegetazione e non è quindi necessario asportarle.
Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’ è una di quelle erbacee davvero indispensabile per le bordure in semi-ombra. Anche se in un primo momento si potrebbe pensare che i fogliami molto scuri non siano i più indicati per le zone con poca luce, essi si abbinano molto bene al verde chiaro di Pachisandra Terminalis e di Geranium Macrorrhizum o a quelli più scuri e sfumati di Epimedium.
Nel gioco delle altezze che sempre si studia quando si progetta una bordura mista, volendo rispettare la tonalità scura del fogliame di Ophiopogon, senza appesantire l’effetto cromatico dell’insieme, si possono utilizzare piante con fiori o bacche che richiamano proprio gli stessi toni scuri di Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’, come gli ellebori per i fiori, i Viburnum Davidii per le bacche, la Mahonia aquifolium ‘Apollo’ per il fogliame e per le bacche.
Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’ è pianta alquanto rustica che ben si adatta anche ai terreni più poveri e non richede alcuna manutenzione. È però lenta a svilupparsi, e i primi tempi è opportuno aiutarla con una concimazione, ma una volta che si sarà compattata ci si potrà dimenticare di lei: non lascerà che le erbacce nascano fra la sua vegetazione, non necessiterà di essere innaffiata, e formerà un bellissimo tappeto scuro su cui spiccheranno i numerosi steli con deliziosi fiorellini bianchi seguiti da bacche scure.
Una bella ed insolita cromia si ottiene unendo Iris japonica ‘Variegata’ a Ophiopogon planiscapus ‘Nigrescens’, anche se l’irruenza vegetativa di Iris deve essere tenuta sotto controllo affinché non abbia il sopravvento sul più tranquillo Ophopogon.

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